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Narita Boy, sei la mia unica speranza! – Recensione

8 Apr 2021 | Recensioni Videogiochi, Mac, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Recensioni, Videogiochi, Xbox One, Xbox One X

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Narita Boy è il sorprendente debutto della software house indipendente Studio Koba, uscito il 30 marzo 2021 grazie a Team17 per Mac e PC (via Steam), PlayStation 4, Switch ed Xbox One; si tratta di un titolo action con alcune contaminazioni di stampo metroidvania, incantevolmente caratteristico in ogni aspetto della sua realizzazione ed uno dei giochi che più è riuscito ad emozionarmi nell’ultimo periodo.

Narita Boy è riuscito a conquistare appieno il mio cuore, inizialmente per una mera questione superficiale quale è la resa tecnica del prodotto, che va a svilupparsi in una pixel art a dir poco superba condita da un’ancor più valida colonna sonora, ambedue aspetti di cui avremo modo di parlare approfonditamente più avanti; però, immergendomi poco alla volta al suo interno, ho realizzato di trovarmi di fronte ad una storia commovente, avvolta in un mistero da svelare pian piano e di cui condividere il fardello con quel piccolo eroe pixelloso con cui sono entrato profondamente in empatia. Ad ogni passo al suo interno otterremo una sempre maggiore consapevolezza di ciò che effettivamente sta accadendo ed è già accaduto, una maggior consapevolezza che si traduce spesso e volentieri con un peso maggiore che andrà a gravare sul nostro cuore di eroi digitali. Un’avventura incantevole di cui spero di far trasparire l’incanto, anche solo in minima parte, qui di seguito.

Una guerra a cavallo tra la realtà, il Digital Kingdom e la psiche di un uomo

Narita Boy ci catapulta nella fittizia città metropolitana di Old York nel fiore dello splendore targato anni ‘80, dove un anonimo ragazzino viene risvegliato dal proprio computer, un nuovo e sgargiante modello di Narita One, la più grande avanguardia videoludica del momento. Avvicinandosi per verificare quale diavoleria abbia permesso al pc di accendersi in totale autonomia, il ragazzo ne viene letteralmente assorbito, ritrovandosi in un mondo fantastico chiamato Digital Kingdom.

Ad evocarlo in soccorso di questo mondo è stata Motherboard, il Programma Supervisore attualmente sita nella Capitale. Sarà proprio lei a spiegarci su cosa si fonda la struttura di questa realtà digitale, ovvero del Trichroma, un’energia che scorre all’interno di ogni stringa di codice (…si, tipo la Forza, ma senza spade laser… o quasi…) e che noi, in qualità ufficiale di Narita Boy nonché Salvatore, potremmo sfruttare appieno per sconfiggere un’entità ribelle chiamata semplicemente LUI.

I tre piani formati dal Giallo, dal Blu e dal Rosso hanno da sempre vissuto in perfetta pace ed armonia, formando un equilibrio perfetto rappresentato proprio dall’ideogramma del Naka, onnipresente in tutti i luoghi del regno. Ma il Supervisore del Rosso si ribellò, sostenendo la superiorità del proprio colore rispetto agli altri, rompendo inevitabilmente l’equilibrio e così facendo divenendo LUI. Sfruttando il proprio potere iniziò a corrompere alcuni programmi, facendoli divenire il proprio esercito personale meglio noto come Stallions, iniziando così la conquista del Regno in toto. Fortunatamente Motherboard riuscì a distruggerlo momentaneamente, ma per sbarazzarsene per sempre il Creatore, il pionieristico programmatore nippo-americano Lionel Pearl Nakamura, dovrà recuperare i suoi ricordi e cancellare LUI definitivamente dal codice sorgente.

Solo noi giocatori, nei panni del Narita Boy, possiamo accedere ai Totem dei Ricordi, ed è proprio per questo compito che siamo stati richiamati ed attesi tanto a lungo in quanto rappresentiamo una vera e propria entità messianica per ciascun abitante del Digital Kingdom. Partirà un viaggio mirabolante che ci permetterà di scoprire ciò che realmente si nasconde dietro al Digital Kingdom, a LUI e a noi stessi, donando a Narita Boy una profondità sempre maggiore ad ogni piè sospinto al suo interno.

Narita Boy

TEEEEEECHNO-SWOOOORD!

Ma non possiamo certamente partire per questo periglioso viaggio armati semplicemente della nostra forza di volontà, ed a questo serviranno proprio i Tecno-Padri, che grazie all’energia del Trichroma hanno forgiato l’unica arma in grado di uccidere LUI ed i suoi Stallions: la possente TEEEECNO-SPAAAAAAADA!!! (…e si, l’eccesso di vocali ed il maiuscolo erano dovuti e necessari, giocare per credere)

Grazie a questa katana tricolore che abbiamo estratto in modo cafonissimo dal suo altare, saremmo pronti ad affrontare il viaggio che gli abitanti del Regno hanno segnato per noi da tempo immemore, al fine di prepararci per il duello finale. Infatti, dispersi in ogni anfratto di questo pixelloso regno troveremo anche dei floppy-disk tramite cui acquisiremo nuovi e mirabolanti Power-Up che ci permetteranno di avanzare in territori sennò irraggiungibili e sconfiggere ondate di nemici via via sempre più agguerriti e diversi, ma anche le importantiTecno-Chiavi che ci permetteranno l’accesso a nuove sezioni, creando nell’insieme un game design funzionale. Il Regno avrà anche qualche segreto che ci permetterà di sbloccare il vero finale trovando ben 5 floppy-disk contenenti la memoria primeva del Creatore, cosa che sarà possibile solo per i giocatori più attenti. Un titolo entusiasmante grazie al suo gameplay, dal vago retrogusto metroidvania, veloce ed in molte situazioni tecnico, ma indiscutibilmente divertente da esplorare in ogni suo frangente, soprattutto anche grazie a sezioni di gioco in cui presenterà un approccio totalmente unico a diverse situazioni e/o battaglie, ma non volendo farvi troppi spoiler in merito mi limito solo a dirvi ciò.

Narita Boy

Un apice artistico di pixel e disco-music

Altro punto forte della perla videoludica che è Narita Boy è senz’altro la realizzazione tecnica, perfettamente in linea col contenuto ed egregiamente realizzata. Dal punto di vista grafico il titolo presenta una pixel art in 2D estremamente curata e dettagliata, che si diversifica e caratterizza a seconda dei vari nemici ed ambientazioni presentate, creando uno psichedelico mix di luci, colori e pixel che non si può far a meno di adorare. A tutto questo si accompagna una colonna sonora in stile anni ‘80 magnifica, che, discutendone con altri amici e colleghi, non può fare a meno di coinvolgere chiunque vi ci si approcci. Un prodotto all’apparenza semplice, ma che in realtà è una tra le produzioni più curate degli ultimi anni.

Narita Boy

Conclusioni

Come avrete modo di notare poco sopra, Narita Boy ha tutto quello che si chiede ad un buon gioco. Un viaggio che consiglio a cuore aperto a tutti, in grado di emozionarmi passando da scene dotate di una buona dose di piacevolissima cafonaggine a momenti toccanti e delicati. Questa duplice natura, a cavallo tra lo strabiliante e l’emotività, ha lasciato una bellissima impronta nel mio cuore, sia di giocatore, sia di uomo qualunque che deve affrontare le vicissitudini di ogni giorno. Nonostante il loro peso. Nonostante il dolore che suscitano e viene reiterato nel tempo. Narita Boy affronta la perdita e la desolazione, ma soprattutto insegna che vi è sempre anche rinascita, accettazione ed amore per chi ha la tenacia di lottare …e perché no… anche una buona dose di disco-music!

Versione testata: PlayStation 4, grazie al codice fornito dal publisher.

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Narita Boy

24,99 €
8.4

Trama/Ambientazione

8.5/10

Gameplay

8.0/10

Grafica

8.8/10

Sonoro

9.0/10

Longevità

7.5/10

Pro

  • Una storia emozionante, tutta da scoprire
  • Ambientazione fantastica
  • Gameplay veloce e divertente
  • Tecnicamente superbo

Contro

  • Un po’ breve

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