Pubblicato da Chaosium Inc. nel 2025 (nel mese di maggio) e ideato da Pedro Ziviani, Age of Vikings è un gioco di ruolo storico-fantastico ambientato nella mitica Islanda dell’Età vichinga. Disponibile esclusivamente in inglese, si presenta come un manuale completo e denso, sia per giocatori che per master, capace di evocare l’atmosfera epica e brutale delle saghe islandesi, dove l’onore, la famiglia e il destino si intrecciano in un mondo dominato dalla natura, dalla legge e dai sogni. Basato sul sistema Basic Roleplaying (BRP), il motore collaudato di RuneQuest e Call of Cthulhu, Age of Vikings si distingue per una miscela efficace tra simulazione storica e mitologia nordica vissuta come realtà quotidiana.

Il manuale si apre con un’introduzione accurata al mondo islandese, un luogo privo di re e di regine, retto dalla legge e dal consenso delle assemblee, ma anche segnato da faide di sangue e giuramenti indissolubili. L’ambientazione non è una mera ricostruzione storiografica, bensì una rappresentazione viva e mitizzata dell’Islanda medievale così come gli stessi islandesi la percepivano nelle loro saghe: un mondo in cui spiriti, dèi e mostri sono reali e attivi nella vita quotidiana, ma in cui il vero conflitto nasce spesso tra esseri umani, all’interno delle comunità familiari, dei villaggi e delle lotte per l’onore.
Il sistema di gioco è il BRP in versione classica: ogni abilità è espressa in percentuale, e i giocatori devono tirare un dado percentuale (D100) per determinare il successo o il fallimento delle azioni. Un risultato pari o inferiore alla percentuale dell’abilità indicata è un successo; risultati particolarmente bassi (1/5 o 1/20 del valore) indicano successi speciali o critici, mentre un fallimento critico si verifica con risultati alti in condizioni specifiche. Questo sistema garantisce realismo e coerenza con il tono del gioco e si adatta bene sia a scene sociali sia a momenti di combattimento o magia. Il manuale chiarisce ogni aspetto del regolamento, fornendo esempi di gioco narrativi e ambientali estremamente evocativi, che rendono il regolamento accessibile anche a chi è alle prime armi con BRP.
La creazione del personaggio è forse uno degli elementi più riusciti dell’opera. Il manuale guida il giocatore attraverso una dettagliata costruzione del proprio “eroe” (così sono chiamati i personaggi), che parte dal nome e dal soprannome (evocativi e radicati nella cultura islandese) fino alla genealogia familiare, con eventi generazionali che modellano le passioni e i tratti caratteriali del personaggio. Passioni come l’Onore, la Fedeltà al goði (capo spirituale e giudiziario) e l’Amore per la famiglia non sono semplici elementi narrativi, ma statistiche vere e proprie che influiscono sulle azioni e possono essere attivate per ottenere bonus o reagire a eventi drammatici. Questo approccio alla personalità offre un forte incentivo al roleplay e alle scelte morali.

Il sistema di abilità è ampio e ben strutturato, coprendo tutti gli aspetti della vita islandese: dalla sopravvivenza nelle terre selvagge alla legge orale, dalla poesia all’uso delle armi. Il combattimento, come da tradizione BRP, è letale e tattico, con colpi localizzati e punti ferita suddivisi per parti del corpo. L’uso dell’armatura, il danno da armi contundenti o da taglio, e le regole per i duelli rituali (holmgang) rendono ogni scontro carico di tensione.
Un elemento fortemente distintivo è la doppia magia del gioco. Da un lato la magia runica, basata sulla combinazione di rune norrene per ottenere effetti mistici; dall’altro il seiður, pratica sciamanica legata al filo del destino e allo scambio con gli spiriti, più rituale e spirituale. Entrambi i sistemi magici richiedono preparazione, materiali, tempo e conoscenza, evitando l’approccio “a fuoco rapido” della magia fantasy tradizionale. La magia è potente, ma pericolosa ed alienante, come dovrebbe essere in un contesto in cui l’invisibile permea il quotidiano senza mai dominare la narrazione.
La struttura sociale islandese è resa con precisione e profondità: il sistema legale basato sull’assemblea (Alþing), il ruolo dei goðar, la pratica della vendetta, la reputazione come capitale sociale, le eredità familiari e la gestione della terra sono tutti elementi centrali del gioco. La sezione dedicata alla vita quotidiana nell’Islanda mitica è affascinante e utilissima per creare scenari verosimili e coinvolgenti, con dettagli su economia, religione, abbigliamento e festività. Anche il sistema di viaggi e navigazione marittima è ben sviluppato, comprensivo di regole per il movimento delle navi, il combattimento navale ed i vari pericoli del mare.

La creazione dell’ambientazione continua nei capitoli dedicati ai “Popoli Nascosti” (gli huldufólk, simili agli elfi), e al bestiario, che mescola creature leggendarie nordiche come troll, draugar e spiriti della natura con animali più realistici. Il tono di queste sezioni è coerente con il resto dell’opera: l’elemento fantastico è presente, ma filtrato attraverso la lente culturale degli islandesi medievali, che vedevano il soprannaturale come una realtà viva ma non necessariamente protagonista.
Il manuale si conclude con una campagna introduttiva, The Alþing, strutturata per essere rigiocata con esiti differenti, e un ricco ventaglio di personaggi pregenerati. È un esempio eccellente di avventura legale-sociale, che pone l’accento sullo scontro di reputazioni, sulla diplomazia e sul diritto orale più che sull’azione fisica. Perfettamente in tono con il resto dell’opera, serve anche da guida al gamemaster per padroneggiare la complessità dell’ambientazione.

In definitiva, Age of Vikings è un prodotto di altissimo livello, forse il più riuscito tentativo di trasformare in gioco di ruolo lo spirito delle Íslendingasögur. Il mix di accuratezza culturale, realismo sociale, magia evocativa e struttura narrativa emergente rende questo manuale un must per gli appassionati di storia nordica, mitologia e roleplay intenso. Richiede un certo impegno iniziale, specie per chi non conosce il BRP, ma ripaga con un’esperienza unica, autentica e memorabile.Non è un gioco per chi cerca potere sfrenato o dungeon da saccheggiare. È un gioco per chi vuole raccontare storie di onore, vendetta, giustizia, poesia e sopravvivenza sotto il cielo gelido d’Islanda. Un’ode al mito, alla memoria e alla parola.
Se volete provare Age of Vikings con noi, prestissimo lo porteremo in live su Twitch, scriveteci qui sotto nei commenti o sui nostri social per partecipare!
*Copia fisica e digitale del manuale fornite da Chaosium in cambio di una recensione onesta.