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Causa: Voices of the Dusk – Per una buona causa – Recensione

2 Lug 2021 | Recensioni Videogiochi, PC

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Il mondo è un campo da gioco, e ognuno di noi ha le sue carte. Per vincere contro gli avversari di ogni giorno serve però, oltre ad una buona mano, anche la consapevolezza di combattere per la giusta causa.

Avevamo già avuto modo di calcare i campi di gioco di Causa: Voices of the Dusk un anno fa, quando il card game era stato rilasciato in Early Access su Steam dagli sviluppatori di Niebla Games, e a seguito di una disamina avevamo promosso le sensazioni nate dalle nostre esperienze sul gioco di carte. Oggi, a distanza di tempo, il promettente titolo esce dalla sua fase embrionale e riceve la consacrazione ufficiale tramite il lancio su Steam. Noi di Serial Gamer Italia siamo di nuovo qui a farci un giro sul titolo, con annesso imprecisato numero di partite.

Una parte importante del progetto del team di Niebla è il setting: Causa Voices of the Dusk presenta infatti una apprezzabile modalità campagna che, attraverso una serie di partite PvE, introduce il giocatore all’interno di un universo narrativo originale con i suoi personaggi e la sua lore, per quanto quest’ultima non sia particolarmente profonda. Ci si rende anche conto che questa componente non è quella che vuole essere fondamentale nell’economia del titolo, e risulta pertanto più una ulteriore possibilità di fruire il gioco, piuttosto che il punto focale della produzione.

Quello che invece è il succo della questione è sicuramente il fruire il titolo, il susseguire le partite in PvP una dopo l’altra e il gameplay del card game.

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Il gameplay proposto da Causa Voice of the Dusk viene percepito ora alla sua release esattamente come era stato proposto in early access. Si tratta di un card game tutto sommato canonico, che introduce delle meccaniche peculiari all’interno del comparto per rendere le partite sempre un po’ uniche. La feature principale è quella della “Dedica” che permette una volta per turno di dedicare una carta alla nostra causa, da una parte sacrificandola e dall’altra rendendola simile ad una Carta Terra del ben più blasonato Magic the Gathering. Ogni carta che dedichiamo infatti ci darà la possibilità, nei turni seguenti, di usare carte sempre più potenti e mettere in campo spiegamenti di forze e magie varie e riportanti alla nostra causa maggiori possibilità di approccio. Questo tipo di dinamica porta di fatto ad un andamento ascendente del ritmo delle partite che sale in maniera esponenziale man mano che passano i turni, andando a determinare delle situazioni di grandi poteri in campo con equilibri che possono essere totalmente ribaltati in poche mosse. La necessità di saper scegliere le tempistiche con cui muovere le nostre carte e stabilire una strategia efficace basata sui ritmi della partita e sulla tenuta delle forze del nostro mazzo risulta dunque una componente essenziale con cui rapportarci prima e durante i match, fino al raggiungimento dell’agognata vittoria.

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Una menzione va fatta anche al comparto artistico del titolo, componente certo importante per un card game che per natura mette il giocatore davanti ad uno schermo spesso per lo più statico. Il colpo d’occhio che offre Causa è generalmente buono, con animazioni soddisfacenti e effetti, anche sonori, di buon livello. Per quanto riguarda lo stile delle carte invece il discorso è duplice: le key art infatti sono di varia qualità, alcune veramente gradevoli, altre forse troppo grezze e poco curate. Non si tratta di un discorso siull stile “tradizionale” che comunque permea tutto il gioco, ma proprio del probabile impiego di diversi disegnatori per creare le varie card, i cui però tratti troppo spesso cozzano tra loro facendo apparire un mazzo, anche magari studiato con cura, un mischione più che una solida orchestra.

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In conclusione, Causa: Voices of the Dusk si impone ora sul mercato come un prodotto comunque solido, coraggioso e capace di partire da buone basi per proporre qualcosa di divertente, seppur forse non unico. Sarà importante per il titolo crearsi una fanbase numerosa e comunque solida, in modo tale che gli sforzi che gli sviluppatori immetteranno in questo Free to Play siano sostenibili e possano fruttare un prodotto longevo e di buona qualità. Il gameplay del titolo, frenetico e incalzante, favorisce la fruizione da parte di neofiti e veterani del card game, e il setting all’interno di un universo narrativo originale arricchisce, per quanto in maniera forse superficiale, la percezione dell’opera.

È tempo, dunque, per ciascuno di noi di prendere in mano i mazzi, e di trovare la nostra personale causa a cui votare ogni mano di gioco, fino alla vittoria finale.

*Versione testata: PC Steam, grazie al codice fornito dal Publisher

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Causa: Voices of the Dusk

6.8

Trama / Ambientazione

6.0/10

Gameplay

7.5/10

Grafica

6.5/10

Sonoro

6.6/10

Longevità

7.5/10

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

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