In uscita domani, 25 maggio, per PC, PlayStation 4, Nintendo Switch e Xbox One (e PlayStation 5 e Xbox Series X|S tramite retrocompatibilità), King of Seas è il nuovo titolo degli italiani 3D Clouds (autori di All-Star Fruit Racing e Xenon Racer) e pubblicato da Team 17, che ci porta a solcare i mari nelle vesti di un temibile pirata in un’avventura single-player che mescola i combattimenti navali a dinamiche RPG ed un pizzico di fantasy, in una mappa procedurale. Scopriamo assieme tutti i dettagli di King of Seas nella nostra recensione approfondita.
Pirati non si nasce, lo si diventa!
Come ci ha insegnato un’altra famosa avventura piratesca, chiamata The Secret of Monkey Island, non è necessario nascere pirati, ma lo si può benissimo diventare, con grande voglia o per necessità.
Nel nostro caso è la seconda cosa: Il Regno dei Sette Mari ha un Re che a sua volta ha due figli, vicini alla maggiore età, e noi saremo chiamati a scegliere inizialmente se vestire i panni di Marylou o di Lucky, che per la prima volta saranno chiamati a capitanare una nave della Marina Reale per il primo viaggio, una semplice visita ad un’isola poco lontana dalla capitale del Regno. Ma mentre noi e il nostro protagonista dormiremo beatamente sull’isola, in attesa di tornare il giorno successivo nella capitale per festeggiare la maggiore età, il Re viene ucciso con un rito vodoo ed è proprio noi che incolperanno i cospiratori che hanno perpetrato l’omicidio. Rientrati nelle vicinanze, ad aspettarci non ci sarà la festosa accoglienza sperata, ma una flotta di navi che affonderà il veliero di cui avevamo preso possesso solo il giorno prima, dandoci per morti. Il o la protagonista verrà quindi salvata da un gruppo di pirati, che ci affiderà un piccolo sloop per cominciare a dipanare la matassa sul complotto, scoprire la verità sull’omicidio del Re e riabilitare il nostro nome.

Senza spoilerare ulteriormente la trama di King of Seas, che durerà circa una ventina di ore nella prima run, dovremo esplorare in lungo e in largo l’arcipelago procedurale partendo da Eagle’s Den, l’avamposto segreto dei pirati.
I personaggi secondari sono ben caratterizzati e non mancano dialoghi divertenti e citazioni ad altre opere a tema piratesco e la trama, per quanto semplice è comunque davvero divertente e ci motiva a navigare per i Sette Mari e a diventare sempre più dei temibili pirati.
La mappa di gioco è ricca di città e porti in cui potremmo commerciare (e ad un certo punto del gioco anche conquistare), ogni città ha prezzi di vendita e di acquisto diversi dei beni commerciabili e permette, come nell’hub principale di visitare il carpentiere, dove riparare la nave, acquistare e vendere le varie parti dello scafo (che hanno un classico livello di rarità a colore oltre ad un livello progressivo di “potenza” che progredirà alla pari del nostro livello personale) ed acquistare via via navi più potenti, il mercato, dove appunto vendere e comprare i beni che potremo raccimolare razziando le altre navi, i relitti, le mappe del tesoro o le casse che galleggiano nel mare ed una taverna, dove potremo aggiungere membri alla nostra ciurma o accettare incarichi secondari.

La navigazione e i comandi vengono spiegate molto bene da tutorial in gioco che man mano che sbloccheremo nuove funzionalità ce le faranno provare direttamente in mare, il tutto comunque è abbastanza semplice e facilmente accessibile.
Ogni nave che sbloccheremo avrà caratteristiche diverse, sia a livello di bocche di fuoco che a livello di carico possibile e di velocità, quindi una volta sbloccate più navi dovremo scegliere tra quelle che avremo a disposizione a seconda delle missioni che dovremo affrontare.
Ogni nave ha 11 slot di personalizzazione, nella comoda ruota richiamabile nel menu, 7 di personalizzazione delle componenti della nave, dalla ciurma alle vele per arrivare ai cannoni e alle palle di cannone e quattro per le abilità utilizzabili in combattimento. Durante l’esplorazione e i combattimenti, oltre alle abilità che potremo usare con tasti preimpostati, potremo anche selezionare che tipo di attacco effettuare dai cannoni (che danneggino la nave avversaria, la ciurma o entrambe le cose) e sparare sarà legato ai grilletti destro e sinistro in base a quale lato vorremmo usare per fare fuoco.
Inoltre, ad incrementare la componente ruolistica del titolo, ad ogni livello successivo al decimo che raggiungeremo facendo punti esperienza, avremo un punto talento che potremo spendere nei tre rami disponibili, che miglioreranno lo scafo, la ciurma e l’accumulo di risorse ed esperienza durante la nostra avventura.

Il titolo è molto vario e le missioni e le situazioni che dovremo affrontare in mare sono davvero molte e quindi non ci dovremo limitare ad accumulare merci da vendere e a saccheggiare e affondare altre navi, con navi fantasma, isole vulcaniche che lanciano lapilli di lava in mare, meteo dinamico e ciclo giorno e notte, mappe del tesoro, capitani della Marina da cercare e progredendo nel gioco si aggiungono anche attività secondarie come la pesca e la conquista di avamposti.
Non vi elenco tutte le attività scopribili perché essendo un titolo single-player penso che il gusto della scoperta faccia parte assolutamente dell’esperienza e mi limiterò quindi a dire che è interessante anche cominciare run successive alla prima, anche grazie alla mappa procedurale che cambia ogni volta che riprenderemo la partita e ai numerosi livelli di difficoltà selezionabili. Inoltre in King of Seas ci sono una quantità non indifferente di easter-egg, che vi invito a scoprire, a partire dalle Taglie Leggendarie nel menu di avvio.
A livello tecnico King of Seas ha un level design molto ispirato, un sistema di navigazione ben realizzato anche se parecchio semplificato e ottimi effetti sia nei combattimenti e nelle varie abilità che nella realizzazione del mare e degli effetti atmosferici. L’unica pecca riscontrata da questo punto di vista è che in alcune occasioni le texture delle onde e della schiuma nel mare compaiono con un po’ di ritardo, ma nulla che non possa essere corretto con una patch.
A livello sonoro le musiche sono ispirate anche se alla lunga un po ripetitive mentre in generale gli effetti sonori sono ottimi, ovviamente il gioco è completamente localizzato in italiano, con voci in inglese e sottotitoli.

In conclusione, King of Seas è un ottimo titolo single-player che offre moltissimi contenuti e che diverte fin dalle prime ore di gioco, aggiungendo man mano elementi e attività che permettono al giocatore di avere sempre qualcosa di nuovo da fare senza annoiarsi o che il gioco risulti troppo ripetitivo, la grande quantità di missioni principali e secondarie e le diverse possibilità offerte dall’arcipelago procedurale, unita ai diversi tipi di nave e gli equipaggiamenti fantasy pirateschi con grado di rarità sono il segno che i ragazzi di 3D Clouds si sono impegnati a fondo per offrire un prodotto ben studiato e ben realizzato. L’unica cosa che manca è forse la possibilità di interagire anche a terra e non solo via mare, ma tutto sommato capiamo questa scelta che avrebbe di certo comportato un lavoro più lungo e uno studio approfondito di cosa permettere al giocatore e quali attività aggiungere. Assolutamente consigliato a chi cerca un titolo rilassante ma comunque con un buon grado di sfida e a chi ama le avventure piratesche e marittime.
*Versione testata: Xbox su Xbox Series X|S grazie al codice digitale fornito dal publisher