In attesa che il prossimo 15 maggio 2021 esca anche in Italia il secondo volume, quest’oggi vi portiamo la recensione di Die! Die! Die! Volume Uno, fumetto scritto da Robert Kirman e Scott M. Gimple (showrunner della serie TV di The Walking Dead) e disegnato da Chris Burnham (Nameless di Grant Morrison con cui ha lavorato anche a Batman Incorporated), pubblicato negli USA da Skybound e disponibile grazie a saldaPress nel nostro paese dal 24 ottobre 2019.
Macchinazioni politiche, spie e gemelli sicari
Die! Die! Die! Vol. 01 | |
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Editore: | saldaPress |
Sceneggiatura: | Robert Kirkman, Scott M. Gimple |
Disegni: | Chris Burnham |
Colori: | Nathan Fairbairn |
Copertina: | Chris Burnham |
Pagine: | 208 |
Prezzo: | €21,00 |
Data Di Uscita: | 24 Ottobre 2019 |
Uscito a sorpresa nel corso del 2018 negli USA, Die! Die! Die! è ambientato in una versione alternativa degli USA durante il terzo mandato del presidente Obama (esteso con un colpo di stato atto ad impedire a Trump di prendere il potere), dove una misteriosa confraternita segreta che opera parallelamente alle agenzie governative si adopera , con la scusa di agire per un bene superiore, ad uccidere le persone “malvagie”, manipolando così il mondo intero a livello politico e sociale.
A tirare le fila di queste cospirazioni e macchinazioni ci sono la senatrice Connie Lipshitz, una donna senza scrupoli di mezza età con parecchi vizi e abituata a sguazzare nelle stanze del potere e il suo “collega” Barnaby Smith, un omuncolo che sembra avere agganci e affari ovunque e con chiunque. Al loro servizio ovviamente ci sono una serie di letali assassini e mercenari che si occupano di fare fisicamente il lavoro sporco, ovvero uccidere politici rivali, dittatori e persone che potrebbero essere d’intralcio con l’attuale amministrazione USA. Tra questi killer mercenari ci sono, tra gli altri, tre gemelli (Paul, John e George) che dopo aver scoperto, da bambini, che il padre era uno spietato sicario, sono stati addestrati da lui e ora sono tra i più letali assassini prezzolati in circolazione e che saranno, nel bene e nel male, al centro delle vicende di questo fumetto.
Mutilazioni, sangue ed ossa rotte
Senza spoilerare ulteriormente la trama, Kirkman e Gimple strutturano una storia che ci racconta delle macchinazioni della Lipshitz e di Smith e dei letali assassini al loro servizio in un turbinio di azione e scene sanguinolente dal taglio molto cinematografico che rappresentano evidentemente un’esagerazione del sistema statunitense reale, fino ad arrivare allo scontro tra i due “dirigenti” tra colpi di scena e situazioni inaspettate. I personaggi vengono approfonditi da diversi flashback, che contribuiscono a dare spessore alla loro caratterizzazione e dare risalto alle vicende personali e a motivare ciò che sono diventati.
Gli splendidi disegni di Chris Burnham e i colori di Nathan Fairbairn si distinguono per un tratto pulito e molto dinamico ma saturo di colori, cosa che serve anche a rendere più accettabile al lettore la quantità di mutilazioni e scene sanguinolente presenti nelle tavole di Die! Die! Die! e che aiutano a rendere l’intricatissima storia molto scorrevole guidando gli occhi dei lettori rapidamente da una scena d’azione a quella successiva e rendendo molto efficaci anche le scene più “riflessive” in cui vengono rivelati gli intrighi e le cospirazioni del duo Lipshitz/Smith.
In conclusione, questo primo volume di Die! Die! Die! è un fumetto che renderà felici tanto gli estimatori del genio creativo di Robert Kirkman quanto gli amanti delle spy-story, dello splatter e dell’azione senza fronzoli e senza censura. La storia continua a cambiare la percezione delle vicende capitolo dopo capitolo e si dipana tra colpi di scena e momenti inaspettati che si susseguono senza sosta. Come al solito, nelle storie di Kirkman, i personaggi non sono delle macchiette e sono caratterizzati alla perfezione, anche grazie ai flashback presenti all’inizio di ogni capitolo e ai disegni magistralmente realizzati da Burnham e colorati da Fairbairn.
*Recensione effettuata grazie ad una copia digitale del volume, gentilmente fornita da saldaPress.