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Pandemic – Qualcuno ha detto Pandemia? -Recensione

13 Mag 2020 | Giochi da Tavolo, Recensione BoardGame, Recensioni

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Storia del gioco

Periodo giusto per pubblicare una piccola recensione su un gioco quanto mai attuale.
Parliamo di Pandemic, un gioco da tavolo che a 12 anni dalla sua prima uscita, in un mondo ludico totalmente diverso, continua ad offrire forti emozioni e sfide quantomai ostiche.

Pandemic trova posto negli scaffali nel 2007, pubblicato da Z-Man Games e distribuito in Italia da Asmodee, firmato da Matt Leacock, Designer di vari giochi da tavolo, anche se possiamo dire che gli ultimi 13 anni li ha dedicati prettamente a questo titolo, le sue espansioni e varianti dello stesso gioco.

Nota di colore e a grandissimo favore dell’autore: il 15% dei proventi da questo gioco vanno a Medici Senza Frontiere, onore al merito!

Ambientazione

Pandemic prende spazio sulla Terra in un contesto storico moderno, dove quattro pericolose malattie stanno per dare vita ad una vera e propria pandemia, i giocatori dovranno fare del loro meglio per salvare l’umanità, ehi, abbiamo parlato da poco di Plague.inc?
Qui i giocatori faranno esattamente il contrario, ma non aspettatevi di avere vita facile.

Tipo di gioco

Il gioco è un collaborativo e potrebbe essere definito un Game Versus Player, non avrete scampo, pensate di vincere facilmente? Non è possibile. 

Ad un livello di gioco normale, la ratio di vittorie è abbastanza bassa, soprattutto se si scelgono casualmente i personaggi, ma c’è qualche piccolo trucco da poter prendere in considerazione per avere una vita più semplice, senza lesinare sul divertimento.

Numero di persone

Da giocare, nella versione provata, ovvero la Metal Box dedicata all’anniversario decennale del gioco edito nel 2008, equivalente alla versione base dello stesso, ma non espandibile, in 2-4 giocatori.

scatola metallica Serial Gamer

 

Ore di gioco

I preparativi, spiegazione a parte, sono abbastanza veloci, vengono indicati 10 minuti,  possiamo dire che sono effettivi anche se, una volta presa la mano, ci si può impiegare tranquillamente la metà del tempo indicato, così come il tempo di gioco, pari a 45 minuti dichiarati, può essere effettivamente non troppo discordante dalla realtà, tutto in dipendenza delle capacità dei giocatori di prendere decisioni, oltre al numero effettivo di persone in cui si gioca, quindi si può dire un tempo variabile dai 30 ai 60 minuti.

Un gioco breve e intenso, possiamo giocarlo più volte in una serata, o se abbiamo poco tempo, accontentarci di una sola partita.

Età minima

Viene proposto per un’età 8+.

Il tema del gioco rimane abbastanza particolare, sicuramente non c’è bisogno di un parental control, da non lasciare in mano la metal box, 3kg di gioco sono effettivamente pericolosi.

Difficoltà di apprendimento delle regole

Il regolamento, nella versione esaminata consta di 11 pagine e descrive ogni cosa, una lettura approfondita, e anche molto veloce allo stesso tempo, permette di ottenere tutte le informazioni necessarie tramite esempi con figure dettagliate quando la lettura potrebbe far avere degli eventuali dubbi.

Troviamo riassunte nel regolamento anche tutte le schede giocatore con una versione dell’abilità più specifica e chiarificatrice.

Le simbologie riportate sul regolamento sono molto semplici e chiare.

Le poche carte “particolari” inoltre sono di facile lettura e interpretazione.

Veloce, semplice, chiaro.

Difficoltà del gioco

Questa è la parte più divertente ma anche complessa del gioco, il nostro mazzo del giocatore, di 59 carte, ci permette di avere vari livelli di difficoltà, che va da 4 a 6, dove 4 sta per la partita introduttiva, 5 difficile, anche se viene definita “standard” nel regolamento, 6 eroica ovvero impossibile.

Consiglio vivamente, se siete nuovi a questo genere di giochi, o nuovi al gioco da tavolo in generale, di tentare con la difficoltà minima disponibile, così da avere un approccio più cauto e potervi godere comunque il gioco, aumentandone piacevolmente la longevità 

contenuti Serial Gamer

Descrizione dei contenuti

I contenuti della versione presa in considerazione, vedono una riedizione grafica della mappa e delle carte, egregiamente disposte nella stessa.

Le carte sono in cartoncino plastificato, all’apparenza molto resistenti, personalmente le imbusterei per dare maggior longevità al materiale, la finta trama telata però fa scadere la qualità, avrei preferito o che fossero effettivamente in carta telata o senza finta trama telata, nota di demerito su questa scelta.

D’altra parte, la veste grafica è molto chiara ed immediata, niente di meglio per un gioco da tavolo.

Abbiamo due mazzi di carte:
-Carte Contaminazione: queste carte riportano semplicemente le città che ritroviamo anche sulla plancia di gioco, sono divise nei 4 colori delle 4 malattie, e naturalmente corrispondono ai colori riportati sulla plancia stessa, ci indicheranno, durante la partita, quali città verranno contaminate.

-Carte giocatore: questo mazzo è composto da 3 tipi di carte: 48 carte città, 5 carte evento, 4-6 carte epidemia, dipendentemente dalla difficoltà scelta.

Sette carte personaggio, corrispondenti alle 7 miniature, riportano la descrizione del personaggio e le sue abilità, oltre una piccola descrizione, a mo’ di scheda tecnica; sul retro di tutte troviamo un riassunto delle azioni che possiamo svolgere.

Le miniature dei vari personaggi sono in plastica grigia a cui un’ombreggiatura molto intensa da’ profondità ai tratti facendole sembrare quasi in pietra, la basetta colorata è molto utile nel riconoscimento del proprio personaggio in mezzo ad una plancia di gioco dove difficilmente si potrebbe comunque mimetizzare.
pandemic carte Serial Gamer
Abbiamo vari segnalini colorati tutti in legno: cubi malattia in 4 colori diversi posizionati dentro a dei caratteristici nonché geniali vetrini Petri, e segnalini cura con colori naturalmente corrispondenti alle malattie; i segnalini di stazione di ricerca onestamente sono un po’ anonimi rispetto a tutto il resto, un segnalino contaminazione, questo mi è piaciuto particolarmente dando l’idea di causticità e pericolo, e un segnalino focolaio.

La plancia di gioco ha un colpo d’occhio molto accattivante.
Tutte le varie posizioni dove si devono piazzare carte o miniature, o gli specchietti riassuntivi sono rivestite in plastica.
Purtroppo, anche qui, abbiamo una trama in finta telatura, che da sì un aspetto interessante alla vista, ma non ci trovo il senso.
La plancia ci fornisce 48 città in cui i personaggi si spostano per curare la malattia collegate tra loro da caratteristiche linee tratteggiate tipiche di molti giochi del genere; le stesse sono suddivise nei 4 colori delle malattie, quindi sì, le malattie si svilupperanno sempre nelle stesse città.

Scopo del gioco

Lo scopo del gioco è quello di trovare la cura e magari debellare le 4 malattie prima che uno dei 3 modi per perdere avvenga:

-Il numero di cubi malattia è limitato, SE non ci sono più cubi malattia da poter piazzare sulle città, la partita termina con la sconfitta dei giocatori.
-Se il segnalino focolaio viene piazzato nell’ultima casella.
-quando non è più possibile pescare carte dal mazzo giocatore.

pandemic scatola Serial Gamer

Modalità di Gioco

Dopo aver disposto il materiale sul tavolo, per prima cosa si passa a determinare quali città siano contaminate, quindi i giocatori si trovano a fronteggiare l’inizio dell’epidemia fin da subito, solo successivamente si determinano i ruoli con la scelta casuale dei personaggi, a cui vengono poi distribuite carte in base al numero di giocatori.

Viene poi preparato il mazzo Giocatore suddividendolo in tanti mazzi quante sono le carte epidemia che vi vogliamo inserire, ognuno di questi mazzi viene mescolato a sé e infine vengono sovrapposti.

A questo punto la partita comincia.

Ogni giocatore ha a disposizione 4 azioni, con cui poter risolvere ogni evenienza possibile, non ve le descrivo, ma c’è quanto serve; l’unica di cui mi interessa parlare è quella per l’effettiva risoluzione del gioco e su cui è bene porre attenzione: scoprire la cura, una volta scoperta, SE sul tabellone non ci sono cubi del colore di quella malattia, la stessa sarà debellata e nessun cubo verrà più collocato in caso una carta contaminazione dovesse essere girata! In mancanza della cura, la malattia invece viene semplicemente arginata, e i cubi continueranno ad essere posizionati.

A seguito delle azioni del giocatore, vengono pescate 2 carte giocatore, se viene pescata una carta epidemia avviene una particolare procedura perfettamente descritta nel regolamento, ma che fondamentalmente incrementa la difficoltà del gioco, rendendo più veloce l’espansione delle malattie, e che può far avvenire un Focolaio, questo ci avvicina quindi ad una probabile sconfitta, tenete sempre d’occhio i cubi sulle città e fate in modo di mantenerne il  meno possibile sul campo!

Comunque sia andata, dopo aver pescato le malattie si espanderanno, più o meno velocemente, pescando dal mazzo contaminazione.

pandemic miniature Serial Gamer

Descrizioni delle dinamiche di gioco

Questa parte è fondamentale, parliamo di un gioco che premia solo la collaboratività tra i giocatori, astenersi i giocatori che pensano di poter vincere da soli perché hanno scelto il personaggio UBERPOWA, questa è la strada migliore, per perdere.

Vero è che nella collaborazione si noteranno personaggi particolarmente efficaci, ma che riusciranno a dare il 100% del loro potenziale solo se coadiuvati nel retroscena dai compagni di gioco.

Parliamo invece del fattore aleatorio:
viene definito medio, non abbiamo dadi, solo due mazzi di carte.
Le carte Contaminazione sono forse il fattore più casuale, anche se avremo modo di poterlo controllare se, sempre se, i giocatori avranno in mano le carte giuste, quelle evento, per effettuare le mosse di contenimento.
Il mazzo del giocatore, contenente le carte Epidemia, è invece controllabile solo durante la preparazione del gioco come descritto sopra, questo ci permette a tutti gli effetti di poter “contare le carte” per sapere quanto siamo prossimi alla prossima diffusione delle malattie e tentare, in una maniera o nell’altra, di agire al meglio delle nostre possibilità per evitare il peggio.

pandemic contenuti2 Serial Gamer

Conclusioni

Durante le varie partite del gioco ci è sembrato di combattere una vera e propria guerra, con il terrore di scoprire le carte che man mano pescavamo.

Debellare ogni singola malattia dopo averla tenuta sotto controllo è quanto mai appagante, conferendo al giocatore la soddisfazione nel progredire nel gioco e ottenere risultati.

La Difficoltà è incrementabile in base al livello di sfida che il gruppo vuole provare, con 6 carte Epidemia non aspettatevi di vincere facilmente, ma di perdere, ogni, singola, volta, ma c’è una scappatoia molto interessante: alcuni personaggi, stiamo parlando di un collaborativo, sono strutturati in maniera tale da avere sinergia con altri specifici, quindi il mio consiglio, se state giocando in 4 giocatori, o siete in 2 giocatori e siete in grado di gestire 2 personaggi contemporaneamente, è quello di scegliere 4 dei personaggi più sinergici e giocare al meglio delle vostre capacità, il gioco non vi darà scampo in nessuna maniera, e ogni focolaio potrebbe voler dire dover ripartire da zero su un’intera sezione della mappa, se non perdere la partita.

Opinione personale

Personalmente ho trovato nel gioco un forte collante vista la dinamica sociale tra i giocatori, in quanto si crea un’atmosfera di “desiderio della vittoria” comune a tutti, con l’ansia continua di dover fare il possibile per mantenere le sorti della partita, in totale contrapposizione alla soddisfazione nel debellare e ripulire le città dalle varie malattie.

La longevità può essere molto variabile, parliamo di un gioco che ha avuto molti successori, nella fattispecie le varie edizioni di espansione, possiamo dire quindi che, se da un lato il gioco si dimostra avere una difficoltà abbastanza variabile data dalla aleatorietà, può diventare forse noioso e ripetitivo.

Abbiamo un pezzo da collezione, per questa particolare versione del gioco, il prezzo è forse congeniale a prodotto di tal fatta, ma per il contenuto e il materiale, siamo molto sopra il costo di un gioco con gli stessi contenuti, un po’ esagerato.

*Titolo testato: Pandemic 10th anniversary.

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Pandemic

7.6

Fattore Aleatorietà

7.5/10

Componentistica

8.5/10

Difficoltà

6.6/10

Livello di sfida

8.0/10

Ore di gioco

8.0/10

Longevità

7.5/10

Regolamento

9.0/10

Prezzo

5.5/10

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