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Quanto Basta: Una ricetta buona e leggera – Recensione Film

1 Apr 2018 | Recensioni Film, Cinema, Film, Recensioni

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L’autismo è un tema di cui si parla poco e con grande fatica. Negli ultimi anni, tuttavia, questo disturbo è stato inserito in molti film, che abbiamo avuto modo di vedere sui grandi e piccoli schermi. L’argomento, la maggior parte delle volte, risulta però secondario, quasi nascosto, come nel caso di The Accountant, dove Ben Affleck interpreta un ragazzo con la sindrome di Asperger. La stessa di soffre Guido, il protagonista del nuovo film di Francesco Falaschi Quanto Basta, con Vinicio Marchioni e Valerio Solerino e Luigi Fedele.

Vinicio Marchioni e Luigi Fedele nel film Quanto Basta

Arturo (Vinicio Marchioni) è uno chef talentuoso, finito dentro per rissa, che deve scontare la pena ai servizi sociali tenendo un corso di cucina in un centro per ragazzi autistici dove lavora Anna (Valeria Solarino), mentre Guido (Luigi Fedele) ha la sindrome di Asperger e una grande passione per la cucina. L’improbabile amicizia tra i due aiuterà Arturo a cambiare vita. Come? Scopritelo al cinema!

È veramente il caso di dirlo, Luigi Fedele ha le stigmate del grande attore, il ragazzo, di soli 20 anni, offre infatti una prestazione straordinaria in un ruolo non solo difficile, ma rischioso visto che si poteva facilmente incappare in una caricatura. Che l’Italia abbia trovato il suo Charlei Plummer? Vinicio Marchioni si trova a meraviglia nelle vesti di cuoco, aiutato dall’aver svolto praticamente ogni tipo di lavoro all’interno di una cucina, Valeria Solarino, invece, diventa la spalla perfetta ed il ponte che collega questi due personaggi così diversi tra loro.

Valeria Solarino, Vinicio Marchioni e Luigi Fedele durante una scena in cucina del film Quanto Basta

Quanto Basta è un film leggero, non impegnativo, ma che offre numerosi spunti di riflessione e muove anche qualche critica trattando un tema decisamente non banale. Francesco Falaschi ne parla con una leggerezza quasi fiabesca, facendo una stupenda fotografia della realtà sociale del nostro Paese: i ragazzi e le ragazze affetti da queste problematiche riescono piano piano ad entrare nel mondo del lavoro.

Ma l’universo dei fornelli non viene risparmiato da qualche critica :“Il mondo ha più bisogno di un buon spaghetto al pomodoro, piuttosto che di un’amatriciana all’aceto balsamico”, è questo il rimprovero mosso da Arturo ai grandi chef stellati che, correndo dietro all’innovazione, finiscono per rovinare la tradizionalità di alcune ricette. Voi da che parte state? Ristoranti Gourmet o Trattorie? E, soprattutto, cosa pensate di Quanto Basta?

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Quanto Basta

7.2

Regia

7.0/10

Fotografia

7.5/10

Montaggio

7.0/10

Interpretazioni

7.5/10

Sceneggiatura

7.0/10

Pro

  • La grande prova di Luigi Fedele
  • I magnifici paesaggi della Toscana

Contro

  • L'effetto un po' fiabesco
  • Tutto molto già visto

Alessandro Spiriti

Studia Ingegneria Meccanica a Roma, città in cui vive e che ama. Nato guardando "I Soliti Sospetti" di Bryan Singer e ascoltando, soprattutto, (What's the Story) Morning Glory? degli Oasis. La cucina, lo sport e le sfide completano il quadro delle sue passioni.

Alessandro Spiriti

Studia Ingegneria Meccanica a Roma, città in cui vive e che ama. Nato guardando "I Soliti Sospetti" di Bryan Singer e ascoltando, soprattutto, (What's the Story) Morning Glory? degli Oasis. La cucina, lo sport e le sfide completano il quadro delle sue passioni.

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