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Dragon Ball FighterZ – Il convincente ritorno di Goku e soci – Recensione

28 Gen 2018 | Recensioni, PC, PlayStation 4, PlayStation Vita, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox One, Xbox One X

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Sull’onda del successo della nuova serie animata curata dal geniale creatore originale Akira Toriyama, ritorna su PC, PlayStation  4 e Xbox One un titolo dedicato all’universo di Goku e i suoi compagni con Dragon Ball FighterZ, picchiaduro in 2D sviluppato da Ark System Works per Bandai Namco e disponibile dallo scorso venerdì 26 gennaio.

Terzo titolo del brand di questa generazione, dopo Xenoverse e Xenoverse II gli sviluppatori nipponici, già noti per numerosi videogiochi delle serie BlazBlue e Guilty Gear, saranno riusciti a creare un prodotto convincente e coinvolgente? Scopritelo nella nostra recensione.

Tra passato, presente e futuro

Una volta superato il suggestivo video introduttivo che permette di dare una prima occhiata al roster di combattenti presenti nel gioco, ci ritroveremo nella Sala d’Attesa, un hub social in cui potremo decidere, muovendo il nostro personaggio in versione chibi (la miniaturizzazione in chiave “tenera” dei personaggi tipico delle produzioni artistiche giapponesi) quale modalità scegliere tra le diverse possibilità offerte sia offline che online.

La modalità Storia è perfetta per imparare le meccaniche di gioco e poter così affrontare al meglio le battaglie contro avversari umani, online o in locale sul divano di casa, ed è strutturata in tre archi, che ci forniranno più punti di vista sulla trama di questa produzione, che introduce un nuovo nemico inedito, creato proprio dal maestro Toriyama per l’occasione: l’Androide numero 21.

Questo nuovo modello avanzato creato dalla Red Ribbon ha prima resuscitato i cattivi sconfitti nel corso dell’intera saga Dragon Ball Z utilizzando le Sfere del Drago del pianeta Namecc, limitato la potenza di eroi e villain con delle strane onde che inibiscono l’aura dei combattenti e poi li ha clonati mandando queste copie “oscure” a seminare il caos sulla terra. Noi impersoneremo una misteriosa anima terrestre, inserita di forza nel corpo dei combattenti ed in grado di risvegliarne i poteri sopiti dalle onde, permettendoci nel corso dei tre Archi di provare l’intero roster e di sbloccare nuovi personaggi: l’Arco Super Guerriero ci farà vestire i panni di Goku e della maggior parte dei “buoni” del brand, l’Arco Guerriero Nemico quelli di Freezer, Cell e gli altri “cattivoni” resuscitati sulla Terra, mentre l’Arco Androide N°21 ci mette nei panni di quelli cibernetici creati da Red Ribbon, tra cui le vecchie conoscenze Numero 16 e Numero 18, moglie di Crilin…

Dragon Ball FighterZ

Senza spoilerarvi ulteriormente la componente narrativa della modalità Storia, ogni Arco è strutturato in dieci capitoli, ognuno dei quali ha una mappa simile a quella dei giochi di società in cui saranno disponibili degli eventi nelle caselle. Vincendo quest’ultimi potremo arrivare ad affrontare la battaglia con il Boss per passare a mappa/capitolo successivo, il tutto intramezzato da cinematiche e video extra di alto livello qualitativo e fedelissime alla serie animata del brand, con tanto di doppiaggio giapponese con i doppiatori originali dell’anime. Per ogni mappa avremo a disposizione un numero limitato di “mosse” disponibili per spostarci di casella in casella e se saremo sconfitti potremo riprovare lo stesso evento con altri personaggi sbloccati nel roster, aspettando che quelli sconfitti recuperino energia gradualmente; l’energia viene ripristinata totalmente in tutti gli eroi sbloccati alla fine di ogni Boss Fight, con la comparsa della nuova mappa e l’introduzione del nuovo capitolo.

Gli scontri sono generalmente contro una serie di squadre di cloni e permettono, con il progredire della storia, di sbloccare, vincendo gli eventi dedicati, i personaggi del roster di quel determinato Arco. Sarà possibile scegliere quindi i tre combattenti con cui affrontare gli eventi, che forniranno come ricompense oltre ai classici Zeni (valuta del mondo di Dragon Ball) e ai punti esperienza utili a fare salire il livello dei nostri eroi, anche delle abilità che si possono attivare per la nostra squadra, scegliendo se migliorare la potenza d’attacco, la rigenerazione della salute, abbassare il livello dei nemici ed una serie di 80 “skill” collezionabili; le Abilità giocatore selezionabili prima di ogni battaglia saranno al massimo 3.

Oltre alle classiche battaglie sono disponibili all’interno delle Mappe diversi eventi tutorial che permettono di impratichirsi maggiormente con il sistema di combattimento e compaiono eventi bonus in cui sarà necessario sconfiggere dei piccoli cloni di Kid Bu sempre molto più potenti dei normali nemici, almeno per quanto riguarda il livello.

Dragon Ball FighterZ

Mentre la trama è convincente e perfettamente in linea con i fumetti e le molteplici serie animate dedicate a Dragon Ball, purtroppo il sistema delle mappe ad incontri vi costringerà a ripetere diverse decine di volte gli scontri con gli stessi nemici, rendendo l’esperienza un po’ monotona, viste le oltre 10 ore necessarie per completare i tre Archi con oltre 200 battaglie totali.

Nella modalità Arcade invece dovremo scegliere la nostra squadra (sempre di tre personaggi) per affrontare uno dei tre percorsi disponibili: Via del Serpente, Estrema Gravità e Stanza dello Spirito e del Tempo, in cui saremo chiamati ad affrontare squadre nemiche sempre più potenti, progredendo in un sistema simile alle Torri di Mortal Kombat in cui è la valutazione finale dalla nostra battaglia a decidere quali avversari ci toccherà affrontare per vincere la competizione. La modalità permette inoltre di sbloccare Goku Super Saiyan God (Vegeta invece è sbloccabile completando la Storia) ottenendo un punteggio S nella modalità Difficile della Via del Serpente, sbloccata una volta terminata in normale, oltre a diversi Trofei/Obiettivi/Achievements dedicati.

Oltre alla classica Battaglia Locale, in cui sfidare i propri amici o parenti a casa propria, la modalità Incontro Mondiale ci permette di affrontare altri giocatori in partite classificate e la modalità Allenamento, utile per provare le combo dei vari personaggi; completa l’offerta le classifiche ed il negozio, in cui sarà possibile acquistare, solo tramite valuta di gioco, le Capsule Z, che contengono nuove skin e nuovi personaggi per la sala d’attesa e altri collezionabili.

Dragon Ball FighterZ

Tecnico ma accessibile

Il combat system di Dragon Ball FighterZ è allo stesso tempo molto tecnico ma anche abbastanza accessibile ai neofiti del genere, riuscendo a diventare accattivante e gratificante per tutti i giocatori con la giusta pratica e dedizione. con i colpi ad energia relegati al tasto A/X del joypad e gli altri attacchi sui restanti tre tasti ed i grilletti divisi in due zone: quelli destri infatti serviranno per finalizzare e concatenare i nostri attacchi, mentre quelli di sinistra permetteranno di interagire con i compagni di riserva, effettuando combo con loro o chiedendo il cambio.

Nelle modalità Arcade e nelle partite online una delle peculiarità introdotte dagli sviluppatori è la possibilità di raccogliere durante gli scontri le sfere del Drago, evocando Shenron per chiedergli un favore (Aura massima, ripristino della salute o resuscitare un personaggio finito KO) capace di ribaltare le sorti di scontri e di renderli più imprevedibili.

Il roster, seppur non nutritissimo al netto di tutti i personaggi sbloccabili (per ora composto da ventiquattro lottatori), è studiato e bilanciato in maniera certosina e tutti gli eroi utilizzabili hanno un loro set di mosse e combo che li caratterizza e che, grazie alla possibilità di scegliere sempre tre combattenti utilizzabili, permettono una varietà in grado di soddisfare ogni tipo di giocatore e di affrontare in maniera diversificata ogni sfida. Le abilità finali e “Super” sono relativamente facili e accessibili con tutti i personaggi, ma solo con un livello di abilità davvero alto sarà possibile concatenarle insieme ottenendo risultati spettacolari e devastanti.

Dragon Ball FighterZ

A livello grafico i ragazzi di Ark System Works hanno fatto un ottimo lavoro con animazioni perfettamente fedeli alle serie animate della serie ed un framerate stabilissimo anche nelle situazioni più concitate, con effetti luce e scelte artistiche che lo rendono, da questo punto di vista, una delle migliori trasposizioni videoludiche del brand. Il comparto sonoro è eccellente e ripropone come già detto sopra il doppiaggio originale dell’anime giapponese con tutti i motivetti classici e la presenza di qualche nuovo tema d’accompagnamento per le nostre battaglie, tutti molto azzeccati.

In conclusione Dragon Ball FighterZ è un ottimo picchiaduro in 2D, capace di coinvolgere tanto i fan della saga quanto i semplici fan del genere che troveranno un combat system molto tecnico, stratificato e complesso da utilizzare in maniera approfondita ma che permette anche ai neofiti di ottenere soddisfazioni dopo pochi incontri. Uniche note dolenti un roster non nutritissimo (24 combattenti in totale al lancio) e una campagna in single player un po’ ripetitiva e monotona, nonostante una trama inedita apprezzabile e perfettamente in linea con il vasto universo creato dal maestro giapponese Toriyama.

Siete d’accordo con la nostra recensione? Fatecelo sapere nei commenti.

*Versione testata: Xbox One grazie ad un codice digitale fornito da Bandai Namco

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Dragon Ball FighterZ

8.6

Gameplay

9.0/10

Grafica

9.0/10

Sonoro

9.0/10

Trama

7.5/10

Longevità

8.5/10

Pro

  • Combat System tecnico, stratificato ma accessibile
  • Tantissimi contenuti
  • Artisticamente e visivamente fedele alle serie animate del brand

Contro

  • Modalità storia a tratti ripetitiva
  • Roster di lancio piuttosto limitato

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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