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Best of 2017 – L’anno del Gallo di Fuoco – Paolo “Eno” Lorenzini

22 Dic 2017 | Videogiochi, Extra, Speciali

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Il 2017 è stato il primo anno di Serial Gamer Italia ed anche il mio primo anno nelle vesti di caporedattore, per questo mai come ora sono stato così dubbioso nell’assegnare i tre posti del podio del mio Best of videoludico.

In questi dodici mesi abbiamo avuto la fortuna di provare tantissimi titoli validi e veri e propri capolavori, così come sarebbe stupido negare che il lancio di Switch e dei due titoli più rappresentativi della line-up della console ibrida Nintendo resteranno probabilmente delle pietre miliari indelebili nella storia di questo giovane medium che tanto amiamo. The Legend of Zelda: Breath of the Wild e Super Mario Odyssey però non entreranno nella mia personale classifica perché non sono (ancora) in possesso di Switch, e non avendoli giocati approfonditamente non sarebbe giusto assegnare a questi capitoli di brand leggendari una posizione del podio. Così come, per correttezza, non entreranno nemmeno Horizon: Zero Dawn ed Hellblade: Senua’s Sacrifice, che ho iniziato ma non ho avuto ancora tempo di terminare e di godermi per bene, nonostante entrambi mi stiano piacendo molto e avrebbero serie possibilità di contendersi quantomeno le due medaglie minori che assegnerò qui sotto. Tra gli altri titoli degni di menzione vorrei segnalare Star Wars Battlefront II, a cui sto dedicando moltissime ore online e che ho trovato molto più convincente del primo capitolo sviluppato da DICE e PlayerUnknown’s Battlegrounds, maltrattato dalla stampa italiana ma che ha quantomeno dimostrato che ci sono titoli Early Access che riescono a ricevere un supporto costante sia a livello contenutistico che, soprattutto, a livello di ottimizzazione e che può piacere o no, ma merita una doverosa menzione d’onore essendo uno dei titoli più venduti, seguiti e amati dai giocatori di questo 2017.

Veniamo però alla ciccia, con i tre titoli che più mi hanno personalmente convinto, impressionato o emozionato:

Terzo posto: NieR: Automata

Nier: Automata

Medaglia di bronzo ed ultimo gradino del podio per NieR: Automata, action di Platinum Games diretto da Yoko Taro che ha avuto il pregio di sdoganare il genio creativo del director nipponico anche in occidente, dove i suoi precedenti titoli non sono stati apprezzati e capiti se non da un’esigua percentuale di giocatori.

NieR: Automata porta una ventata di freschezza nel genere action con una narrazione e una direzione artistica davvero eccezionali, in aggiunta ad un gameplay fresco, vario e molto personalizzabile e ad un numero spropositato di finali ne che innalzano ulteriormente la rigiocabilità.
Trovate la mia recensione approfondita a questo indirizzo, in cui assegnavo al titolo un 91/100.

Secondo posto: Prey

prey02 Serial Gamer

Sviluppato da Arkane Studios e pubblicato da Bethesda Softworks, Prey era uno dei titoli da me più attesi in questa annata, ed è l’unico di questi giochi in cui il risultato finale ha superato addirittura le mie pretenziose aspettative. Un thriller sci-fi con elementi di BioShock, System Shock, Deus EX, Dead Space con una trama davvero ben strutturata che non utilizza i soliti canoni del genere, che si rivela un’esperienza molto libera, immersiva e profonda. Il livello tecnico-artistico di Prey non è da meno di quello narrativo, con uno dei level design fantascientifici più ispirati di questa generazione e con animazioni e modelli poligonali molto migliori rispetto ai già ottimi precedenti progetti di Arkane Studios (Dishonored). Trovate la mia recensione approfondita qui, in cui assegnavo al titolo un ottimo 92/100, che confermo e certifico con questa medaglia d’argento nel mio Best of.

Primo posto: Thimbleweed Park

ThimbleweedPark Reyes Pigeons Italian Serial Gamer

Il primo 100/100 (0 10/10) non si scorda mai, e per questo motivo la medaglia d’oro nella mia personale classifica dei migliori videogiochi del 2018 non poteva che andare alla nuova fatica di Ron Gilbert e Gary Winnick, Thimbleweed Park, sviluppato da Terrible Toybox e disponibile su PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch, è un’avventura grafica punta e clicca con le opzioni utilizzabili a schermo, esattamente come le gloriose ed iconiche produzioni Lucasarts della fine degli anni ’80/inizio anni ’90 dello scorso secolo che hanno reso celebri soprattutto lo stesso Ron Gilbert e Tim Schafer. Ambientato in una comune cittadina americana che da il titolo al videogioco nel 1987 e l’incipit è un “semplice” omicidio di uno sconosciuto sotto ad un ponte. Ovviamente, come avrete modo di scoprire nel corso delle 12-14 ore che vi occorreranno per completare la prima volta quest’avventura, di comune a Thimbleweed Park c’è davvero poco, così come il risolvere l’assassinio districherà in realtà una matassa di eventi e di colpi di scena esilaranti, geniali e che non troverete narrati in questo modo in nessun’altra produzione. Insomma, un gioco adatto a tutti i videogiocatori, di cui trovate la recensione completa a questo indirizzo.

Fatemi sapere cosa ne pensate del mio podio videoludico del 2017 e scrivete le vostre classifiche nei commenti o sui nostri canali ed account sui social network.

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Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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