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Assetto Corsa: la nostra recensione

23 Gen 2017 | Recensioni Videogiochi, Recensioni

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Dopo il grande successo su pc, il team tutto italiano di Kunos Simulazioni dona anche agli utenti console la possibilità di fronteggiare la sfida di un vero simulatore di guida.

Assetto Corsa è uno dei vanti d’orgoglio della creatività videoludica italiana. Un progetto di poche persone è riuscito a mettere su una vera e propria “simulazione di guida”, che non ha nulla da invidiare a titoli ben più rinomati.

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Chi ha apprezzato i vari Gran Turismo / Forza Motorsport (a seconda della propria fede di hardware) ed è alla ricerca dell’intrinseca difficoltà che comporta il cercare di spingere al limite delle auto da sogno, che non lasciano nulla al caso, sui tracciati più impegnativi del pianeta troverà pane per i propri denti. Caso a parte il mercato pc, che offre simulatori ben più complessi (leggasi iRacing, per citare il più impegnativo).

Ebbene, dopo aver dato il meglio di sé su pc, la collaborazione tra Kunos Simulazioni e 505 Games ha permesso il porting su console di quello che è attualmente considerato uno dei più performanti simulatori di guida sul mercato.

All’avvio del gioco si presentano subito le 3 modalità principali: Carriera, per un progressivo adattamento ai vari mezzi a disposizioni; Guida, che presenta le varie discipline disponibili (nonché l’accesso all’hub del multiplayer); Eventi Speciali, per alimentare continuamente l’interesse di chi ama giocare in singolo.

La premessa importante da fare riguarda le periferiche: il gioco è ben adattato all’uso del controller, ma resta inciso che si potrà apprezzare a pieno il prodotto solamente per mezzo di un volante. Bastano i primi giri per vedere come il modello di guida sia poco permissivo: anche con i vari aiuti di guida, non basterà premere a fondo tasti e levette per far girare bene la macchina sul tracciato. In questo aiuta molto la Carriera, perché le ore passate con i veicoli meno performanti insegneranno come gestire a dovere i comandi in vista di sfide ben più impegnative.

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Si noterà da subito che la difficoltà è estremamente elevata: basta considerare che, per superare i primi campionati, il gioco prevede non tanto le vittorie, quanto l’accontentarsi dei piazzamenti; certo, si può sempre abbassare il livello di difficoltà e vedere per primi la bandiera a scacchi (anche se è da condannare una forbice tra i vari livelli un po’ troppo ampia), ma così facendo non si avrà il giusto stimolo per limare la propria tecnica di guida, per togliere i secondi prima ed i decimi poi dai propri tempi. La difficoltà dell’intelligenza artificiale diverrà un po’ più permissiva, ma il livello di sfida in singolo resterà sempre elevato.

Va sottolineata un po’ la mancanza di varietà della carriera, che fa saggiare tutte le categorie di auto ma non tutti i tracciati (non c’è nessun evento carriera che contempla il Nordschleife); a questo sopperiscono gli Eventi Speciali, che ampliano l’offerta accoppiando auto e veicoli che altrimenti, con la normale progressione, non si andrebbero a provare. Da notare che è qui che il gioco dà la possibilità di provare in singolo le auto che vengono aggiunte man mano con i DLC (a tal proposito, è obiettivo dei ragazzi di Kunos fornire lo sviluppo in contemporanea dei pacchetti sia su pc che su console).

Oltre alla gara veloce – weekend di gara, gran parte del proprio tempo verrà investita nelle prove contro il tempo: che sia nel giro veloce o nel time attack (simile ad una gara a checkpoint), trovarsi a tu per tu con auto e tracciato è l’unico modo per capire come sfruttare al meglio i centimetri di strada a disposizione, che faranno la differenza tra gioie e dolori. Non ci stancheremo di ripeterlo: è un gioco difficile, impegnativo, per primeggiare serviranno impegno e dedizione.

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Tutto il duro lavoro troverà campo d’applicazione nel comparto multiplayer: la ricerca delle sessioni aperte funziona in maniera fluida, ed il gioco online è abbastanza stabile, devono entrare in gioco connessioni pessime per avere auto che vanno a scatti sulla pista. Se qualcuno abbandonerà la gara sarà per due motivi: o non è soddisfatto, o ha avuto impedimenti.

Imparare a guidare le varie auto non sarà facile. Il garage è discretamente ampio, su vari livelli di prestazioni, ed ogni classe di vetture avrà i suoi pro ed i suoi contro: auto più lente come una 500 Abarth richiederanno un’attenta gestione dello sterzo per non perdere la scarsa trazione di cui sono dotate, mentre guidare una FXX-K comporterà una discreta cura dei dettagli più minuti, basterà poco per ritrovarsi con l’auto di traverso.

Le auto sono ben fatte, piacevoli da vedere e da sentire: le differenze del rombo dei motori tra le visuali esterne ed interne, nonché l’attenzione nei dettagli come lo stridere delle gomme, lasciano intendere l’attenzione dedicata ai vari veicoli, simili ma unici. Si passa dalle utilitarie a trazione anteriore, alle berline (anche in configurazione gt), alle supercar, per finire con le formula monoposto (che daranno emozioni di guida non indifferenti, staccare per credere).

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Gli effetti particellari non sono da fantascienza, ma fanno il loro dovere; i danni estetici sono presenti ma non eccezionali, ben più influenti quelli meccanici (urtare un’altra auto e dover andare sui rettilinei con lo sterzo inclinato può essere frustrante); buoni gli elementi di controllo, quasi nulli i pop-up di elementi a schermo. Il framerate si mantiene quasi sempre stabile, ma nelle fasi più concitate, come la presenza di più piloti a schermo a ruote bloccate, si può avvertire qualche calo. Non sarà DriveClub, non sarà un pc a configurazione Ultra, ma il colpo d’occhio è gradevole e coinvolgente.

Assetto Corsa è un titolo hardcore. Non è alla portata del giocatore di passaggio, richiede dedizione per imparare a gestire le vetture, per sfruttare la pista, per esultare o disperarsi sul filo di lana dopo una gara tirata. È per chi gode della sfida, per chi ha voglia di applicarsi sul volante (di gran lunga preferibile al joypad), per chi sorvola qualche difettuccio d’interfaccia o menù per andare dritto al sodo, a mordere cordoli ed asfalto. È per chi ama le auto, ama le simulazioni di guida. E soprattutto ama l’Italia ed il made in Italy, perché è giusto ricordarlo: questo videogioco che ha fatto tanto ben parlare di sé è un orgoglio tutto italiano. Ed allora sì che avrete voglia di guidare una Ferrari a Vallelunga, perché è giusto apprezzarlo così.

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Assetto Corsa

7.6

Gameplay

8.0/10

Grafica

8.0/10

Sonoro

8.0/10

Multiplayer

7.0/10

Longevità

7.0/10

Pro

  • Titolo hardcore non per novellini
  • Ottima simulazione di guida
  • Ottimo porting della versione PC

Contro

  • Titolo hardcore non per novellini
  • Tracciati ben realizzati ma riproposti con troppa ripetitività

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