Lo stupefacente caso di Mörk Borg nell’ambito dei GDR è un esempio più unico che raro nel panorama sempre più vasto di giochi che, pur partendo spesso con un grande seguito ed interesse, finiscono per essere dimenticati o quasi nel giro di una stagione o poco più.
Tutt’altra storia viene scritta da questo piccolo capolavoro.
Plasmato sullo “scheletro” di un gdr di una sola pagina (per l’appunto “Dark Fort” di cui Mörk Borg è la traduzione in svedese) il titolo edito da Ockult Örtmästare Games e Stockholm Kartell e distribuito da Free League Publishing è un gioco che fa sua l’esperienza OSR e la reinterpreta prendendo ciò che gli serve senza per questo legarsi ad una corrente, diciamolo, ormai un po’ abusata.

Il Manuale
Ma cosa ha permesso ad un gioco giovane e nato da un piccolo collettivo svedese di insidiare i primati di giochi consolidati con un seguito decennale?
Bene la risposta è: grazie al suo manuale!
Sembra una risposta semplicistica, ma è tutto l’opposto: Mörk Borg è stato studiato nei minimi dettagli con consapevolezza, sovvertendo ogni dogma di genere da Pelle Nilsson responsabile di testi e game design e, soprattutto, da Johan Nohr che ha realizzato illustrazioni e graphic design. Sicuramente un progetto innovativo e nato dalle stesse passioni degli autori, con un obiettivo e dei riferimenti solidi (e dichiarati) in testa. Già dalla copertina, in uno sfolgorante giallo e nero, Mörk Borg fissa i suoi punti “Un album doom metal fatto gioco. Una mazza chiodata in faccia. Regole leggere, pesante tutto il resto.”
Apprezzatissime, tra le altre presenti, le tabelle in seconda e terza di copertina che ci forniscono spunti per nomi, oggetti maledetti e non, presenti sui cadaveri e persino tempo atmosferico oltre ad un riassunto delle poche regole ed un essenziale indice per destreggiarsi nelle iperboliche divergenze grafiche del manuale.
Perché tra le decine di font, goffrature metallizzate, colori fluo e impaginazioni a dir poco avventurose è facile smarrirsi. Ciliegina sulla torta per i più arditi: provate ad esporre il manuale alla luce “UV” ne resterete colpiti!
Tutto fa di questo manuale un piccolo gioiellino editoriale; un artbook di quasi cento pagine in formato A5 che strizza l’occhio alle fanzine metal/punk dei passati decenni e lo riveste con un eccellente copertina rigida, ben rilegato e dotato di segna libro. I materiali, inutile dirlo, sono di ottima qualità, come ormai da prassi per Free League.

Il Gioco
Come già detto il setting di Mörk Borg fa sinuosamente capolino già dalle prime tabelle, nel (qui sì!) più classico stile OSR, dove ogni pezzo d’equipaggiamento, trappola o refurtiva è un pretesto per buttare uno sguardo nel buio di un mondo allo sbando e desolante.
Dopo i vari credits e ringraziamenti c’è da segnalare una chicca troppo poco usata in moltissimi giochi, una playlist, o meglio un elenco di band da ascoltare per calarsi meglio nel mood del gioco; selezione per altro decisamente avallata! Grandi!
Il volume si apre con una sintetica storia del mondo e in particolare di alcune profezie ritrovate nella tomba di un monaco morto oltre 300 anni prima, dettate dai sussurri di un basilisco a due teste. Ad oggi ogni profezia si è avverata e l’ultima parla della fine stessa del mondo.
Un mondo “dove nessuno ha visto più il sole da anni” ed i valori e la morale sono essi stessi pallidi ricordi di cui sghignazzare o piangere al buio. Un mondo dove i due immensi basilischi bicefali (si, sono due, madre e figlio reietto) sono le creature più vicine agli dèi, anch’essi dimenticati… tutti tranne Nechrubel dio dell’oscurità e dell’agonia, che sussurra il futuro nell’orecchio di Verhu, una delle teste del basilisco maschio (la più adorata) che ha profetizzato così la fine inesorabile del mondo, borioso della sua preveggenza ed avido di costante adorazione non meno della sua seconda testa, suo fratello Gorgh avvelenato da rancore e invidia per il suo gemello ed i suoi infallibili vaticini.
Si passa poi alla descrizione di regioni e luoghi rilevanti di questo mondo oscuro e deprimente, dove la speranza stessa è (quasi?) scomparsa, questo concetto è enfatizzato sia nella costante desolazione ed oscurità dei luoghi, quanto nella psicotica disperazione e nichilistica sopravvivenza dei personaggi che lo popolano.
Ogni città, regno o foresta è abbozzata ma molto caratterizzata ed evocativa, i vuoti da riempire sono lasciati al gruppo quasi a ricomporre la carcassa palpitante di uno zombie.

I PG stessi saranno parte integrante di questo panorama decadente e come tali porteranno vivide su sé stessi le sue nefaste influenze. Qui gli eroi sono molto pochi! Più facilmente si tratterà di loschi figuri che tirano a campare sfuggendo anche solo per un giorno in più alla disperazione, o magari degli illusi che si tengono aggrappati ad un codice d’onore e alla speranza che l’apocalisse sia ancora scongiurabile, o ancora dei disperati in cerca di un’ultima occasione di redenzione… come in ogni gioco, tale decisione spetta a voi.
In cotanto degrado ecco che a peggiorare le cose viene introdotta la prima regola del manuale, essenzialmente un conto alla rovescia verso l’apocalisse: Il Calendario di Nechrubel.
Quanto durerà questa lenta agonia prima della fine ineluttabile?
Sarà questo il primo passo del vostro gruppo: scegliere un dado che il GM tirerà ad ogni nuova alba, da 1d100 (un anno di dolore) fino ad 1d2 (è quasi la fine). Ad ogni risultato di “uno” sul tiro corrisponderà una sciagura che biblicamente si manifesterà da ora in avanti nel mondo, scelta tirando 1d66 e attivando il salmo corrispondente dal calendario. Potreste svegliarvi nel vostro rifugio e vedere che: “il cielo comincerà a piangere fuoco e un’enorme pietra precipiterà come una città che cada dal paradiso. Il suo dono è morte e follia il suo araldo”. (Salmo 5:5) Cose leggere insomma!
Una volta attivato, come già detto, il salmo è permanente e non potrà essere selezionato una seconda volta. Il che vi costringerà a tirare per uno differente che andrà ad aggiungersi ai precedenti appesantendo drasticamente e modificando il proseguio dell’intera campagna, immergendo il mondo in spirali sempre più catastrofiche di disperazione e smarrimento. Raggiunti sei salmi il vostro prossimo “uno” sul dado attiverà il salmo 7:7 rompendo il settimo sigillo e: “l’oscurità inghiottirà l’oscurità… il gioco e le vostre vite terminano qui. Bruciate il libro”.
Sì, proprio così… girano video online di gruppi che lo hanno fatto e successivamente gli è stato inviato un nuovo manuale… Grandissimi!

La creazione del personaggio in Mörk Borg è determinata dal caso tirando prima 1d6, 1d12 e un altro d12 per l’equipaggiamento. Perché, come recita lo stesso manuale “tu sei ciò che possiedi”.
Potete continuare a tirare dadi per creare il vostro alter ego da far vagare in questo incubo o potete usare una delle bizzarre classi proposte dal manuale ad esempio l’erborista occulto o il nobile in disgrazia che vi forniranno oltre alle statistiche: un ruolo allineato al mood di gioco, oggetti e poteri ad hoc. Se le classi proposte non vi bastassero o non vi sentiste stregati da nessuna di loro il sito di Mörk Borg vi viene in aiuto, tra le altre cose, con un generatore casuale di svariate altre classi, frutto del lavoro del team e della community. Che è la seconda risposta al nostro quesito di partenza, si perchè la community di Mörk Borg è tra le più attive mai viste e confeziona sempre novità, alimentando un progetto che và ben al di là della semplice passione.
Le armature assorbono 1d4 danni (1d2 se avete pergamene) e gli scudi assorbono un singolo danno o tutto il danno di un attacco spezzandosi.
Le abilità sono quattro: Agilità, Presenza, Forza e Tenacia. “Presenza” racchiude intelligenza e intuito. Le altre si spiegano da sole.
Tirerete 3d6 per ognuna in ordine, il risultato non servirà, userete solo i modificatori ( -3/+3 ) che andrete ad aggregare durante le prove di abilità’ tirando su un d20 e cercando di superare il valore di difficoltà deciso dal GM: generalmente 12.
Poi tirerete 1d8 e lo sommerete al vostro modificatore di Tenacia per i punti ferita, che, in ogni caso non potranno mai essere inferiori ad 1.
La magia è pericolosa ma appannaggio di chiunque sia abbastanza coraggioso o disperato da rischiare tutto ed abbia altrettanta “Presenza” ed ovviamente una pergamena.
Poi “date un nome al personaggio se volete, non lo salverà in ogni caso”.
Chiudono il manuale: un succinto bestiario con statistiche all’osso, abilità speciali e un apprezzatissimo valore della taglia: vivo, morto o di “parti rilevanti” del mostro in questione. Un breve elenco di gregari assoldabili con vari tipi di moneta. Un’avventura da una o due sessioni che rende bene il tono del gioco ed in fine altre utili tabelle casuali per generare dungeon, determinare reazioni, png e spunti per avventure o intere campagne! Cosa chiedere di più?!

Risorse e… Borg like
E giungiamo al terzo e fondamentale motivo per il quale possiamo affermare che Mörk Borg è certamente uno dei giochi che più ha influenzato il mondo del GDR da quando è uscito nel 2020; da allora infatti sono spuntati una pletora di giochi, appunto i Borg like che sfruttando il suo sistema di regole snello, declinandolo in ogni salsa immaginabile per un GDR vedi, solo per citarne alcuni, CY_Borg che sempre affidandosi a Nohr porta in scena una versione cyberpunk se possibile più cupa del consueto. O Pirate Borg che invece si propone di farci vivere avventure horror-piratesche su un veliero in balia egli oceani e tutto ciò che celano. O anche Orc Borg … che travalica l’immaginabile, in termini di tematica, in cui saremo un equipaggio di orchi che vaga nello spazio… Solo per scalfire la superficie delle decine di titoli che continuano ad uscire anche oggi. Questo perché le pochissime regole si lasciano plasmare facilmente per adattarsi ad infinite situazioni. Less is more! Isn’t it?
Ancora più vasto è il numero di hack, supplementi, ambientazioni, avventure e oggetti che vengono rilasciati ogni anno, in special modo in occasione del Mörktober, ossia un contest/evento che si svolge ogni anno ad ottobre, dove chiunque può inviare qualsiasi tipo di materiale ispirato a Mörk Borg.

Conclusioni
Forse Mörk Borg non sarà il gioco da consigliare a chiunque per ambientazione e tematiche depressive, ma per quelli dotati di un minimo di leggerezza e ironia (meglio se dark!) Mörk Borg per velocità di preparazione e comprensione delle regole ha davvero pochi rivali e questo è un ulteriore punto, sia per giocatori esperti che potranno intavolare una one shot mentre si aprono birre e si cuociono pop corn, sia per neofiti, che nel tempo di un click potranno immergersi in un’avventura col proprio personaggio.
Ad alcuni piace più crunchy!? Beh… nessuno è perfetto!
Di certo Mörk Borg è quel manuale che nei lontani e psichedelici anni ‘70 i vostri genitori temevano tanto possedeste ed usaste… ebbene questa è la vostra occasione di sfogliare davvero questo splendido, giallissimo grimorio!
*Copia fisica del manuale acquistata dal redattore, copia digitale fornita da Free League Publishing in cambio di una recensione onesta







