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Diabolik: la doppia faccia del ladro sul grande schermo – Recensione

17 Dic 2021 | Cinema, Film, Recensioni, Recensioni Film

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In questi giorni è finalmente arrivato nelle sale cinematografiche il nuovo film di Diabolik, la pellicola nata dalle menti romane dei Manetti Bros incentrata su uno dei personaggi più iconici del panorama fumettistico italiani, con il suo cast d’eccezione, tra i quali la bellissima Miriam Leone, Luca Marinelli e Valerio Mastrandrea, pronti a dare spettacolo. Dopo il ritardo nella sua uscita, prevista nel 2020, finalmente abbiamo potuto mettere gli occhi sulla produzione distribuita da 01 Distribution, vediamo dunque se il film è riuscito a mantenere le aspettative.

Il ladro e l’ereditiera

Con 60 anni di storia alle spalle il brand di Diabolik è ovviamente famosissimo e ben riconosciuto, per questo i Manetti Bros hanno deciso di attingere per il loro film ad una delle innumerevoli storie scritte sul personaggio: in particolare il duo romano ha plasmato la sua pellicola sul terzo albo della prima serie, “L’arresto di Diabolik”, nel quale compare per la prima volta anche Eva Kent. Dopo una sequenza introduttiva che vede Diabolik alle prese con la più classica delle fughe dalla polizia e dall’ispettore Ginko, il film introduce proprio il personaggio di Eva, una ricca ereditiera in possesso del fantastico diamante rosa, ovviamente prossimo obiettivo del ladro. Il tutto si svolge in una Clerville degli anni ’60 dove Diabolik e la bella ereditiera si incontrano quando il primo mette in atto il suo piano per rubare il sopracitato gioiello; da qui si sviluppa la storia tra i due protagonisti che li porta a diventare complici in tutta una serie di piani ed evasioni che li andranno a legare ad altri personaggi come il viscido George Caron, col quale si andrà ad intrecciare anche una storia di ricatti e vendetta.

DIABOLIK M.Leone L.Marinelli Serial Gamer

La doppia faccia del ladro

L’obiettivo dei Manetti Bros è decisamente impegnativo, portare sul grande schermo una figura come Diabolik non è semplice ed il risultato è altalenante: sin da subito il film soffre per quanto riguarda il ritmo, dato che per tutta la pellicola si passa da scene d’azione spettacolari a situazioni molto più lente e descrittive; per esempio dalla prima sequenza che apre l’opera, l’inseguimento di Jinko a Diabolik, si passa ad una lunga parte introduttiva spezzando completamente quanto visto qualche minuto prima; si prosegue poi sempre con un andamento discontinuo arrivando anche a momenti di stallo nel corso del film che potevano senza dubbio essere studiati meglio.

diabolik recensione film manetti bros luca marinelli miriam leone 4 Serial Gamer

Mettendo da parte il ritmo della produzione Diabolik presenta una doppia faccia come film: da una parte viene presentato e messo in scena come una pellicola noir in alcuni frangenti bello da vedere e decisamente caratterizzato grazie alle scenografie di Noemi Marchica con costumi e quant’altro azzeccatissimi che riescono a dar vita ad un atmosfera unica; dall’altra parte però troviamo una scrittura non sempre convincente soprattutto per quanto concerne i dialoghi dei personaggi che non ci sono sembrati all’altezza andando a creare delle situazioni troppo impostate.

Diabolik Luca Marinelli 696x392 1 Serial Gamer

A risollevare questo aspetto ci hanno pensato i principali attori che sono stati in grado di dar vita a delle buonissime interpretazioni andando dal glaciale Diabolik, in alcuni momenti forse anche fin troppo distaccato dal suo personaggio, passando alla bellissima e ambiziosa Eva Kant, per arrivare al caparbio Ginko che con la sua pipa continua ad inseguire e mettere i bastoni tra le ruote al pericoloso ladro.

Diabolik recensione film 2 Serial Gamer

Un film controverso

Diabolik arriva al cinema con grandi ambizioni anche se il risultato è discreto. Il film dei Manetti Bros vive di una doppia personalità consegnando ai fan delle atmosfere ed un contesto unico basandosi sul più classico dei noir, ma mettendo in mostra alcune problematiche sotto l’aspetto della scrittura e del ritmo che non riescono a fare il proprio lavoro nel migliore dei modi.

Diabolik

File votoDiabolik Serial Gamer

  • Regia 65% 65%
  • Fotografia 75% 75%
  • Montaggio 65% 65%
  • Interpretazioni 75% 75%
  • Sceneggiatura 60% 60%

Pro

  • Atmosfere e costumi ottimi
  • Interpretazioni dei personaggi principali buonissime

Contro

  • Ritmo discontinuo
  • Dialoghi un po’ impostati
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Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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