Sono già passati due anni dall’uscita nei negozi di Death Stranding, l’incredibile opera targata Kojima Productions, che ha fatto segnare il ritorno nelle scene videoludiche di Hideo Kojima in grande stile. A distanza di tutto questo tempo Sony e il sopracitato team di sviluppo hanno deciso di ridare una spolverata all’esperienza di Sam Porter Bridges portando il titolo anche su PlayStation 5 con una Director’s Cut, dando vita ad un prodotto analogo a quanto visto poche settimane fa con Ghost of Tsushima anche se, con meno contenuti aggiuntivi al suo arco. Vediamo dunque se questa nuova edizione del gioco vale il prezzo del “biglietto”.
Bridges
L’epopea di Sam Porter Bridges ci mette davanti ad un compito estremamente complicato e complesso, ricostruire le connessioni di un’America completamente diversa da quella che conosciamo oggi, un’America colpita da una tremenda catastrofe che ha portato gli esseri umani a dar vita alle Città Unite di America (UCA), con il protagonista che attraverso lunghi viaggi deve consegnare pacchi di ogni tipo andando incontro a vari pericoli e creature terrificanti. L’avventura di Sam è un concentrato di emozioni e nuove conoscenze con tanto di cast da kolossal che andranno a definire un’opera sensazionale dal taglio cinematografico che tratta tematiche forti e complesse.
Con la Director’s Cut Kojima Productions aggiunge all’esperienza base del gioco, che si assesta sulle quaranta/cinquanta ore per la storia principale, alcuni contenuti e missioni inedite che vanno ad approfondire sotto alcuni aspetti la lore del mondo di gioco, in particolare per quanto riguarda alcuni dei personaggi chiave, anche se c’è da dire che quest’ultime non brillano come il resto del racconto ed in ogni caso non vanno a modificare quanto visto due anni fa, con l’offerta generale del titolo che rimane pressoché invariata e ottima.
Novità da utilizzare
Le più grandi novità della Director’s Cut però risiedono nel gameplay con il team che ha voluto aggiungere diversi oggetti ausiliari e dotazioni che potrebbero sia migliorare le nostre scarpinate nelle impegnative lande americane sia agevolare gli scontri sia con i muli che con le CA. Una delle prime aggiunte di rilievo è senza dubbio l’Esoscheletro ausiliario che viene introdotto poco prima di quello ufficiale con il quale è possibile incominciare a portare qualche carico in più aumentando poi la capienza a pieno regime; a braccetto con l’esoscheletro troviamo poi la nuova arma Maser, una sorta di taser con una buona dose di munizioni utilissima per aver la meglio con i muli e stordirli a terra senza dover ricorrere ad azioni drastiche; infine è stato introdotto anche il “Buddy Bot”, un simpatico robottino ausiliario che permette di portare carico aggiuntivo nelle nostre consegne così da alleggerire la sollecitata schiena di Sam, anche se col suo utilizzo il voto delle missioni arriverà al massimo ad A. Novità anche per quanto riguarda la dotazione delle strutture con l’introduzione della Catapulta che permette di lanciarsi con il proprio carico e superare delle zone a rischio CA o difficili da superare, ovviamente in maniera contenuta per non avvantaggiare troppo i tempi di consegna, e del ponte chirale, utile per passare più facilmente sopra un ostacolo anche se con qualche controindicazione dovuta all’impossibilità di utilizzo dei mezzi pesanti su di esso e al fattore cronopioggia che lo disattiva all’istante. Ultima aggiunta dell’oggettistica utilizzabile nei viaggi di Sam risiede nello Stabilizzatore per lo zaino, uno strumento utile per limitare i classici danni da caduta, anche se in questo caso l’aggiunta è forse l’unica che facilità fin troppo le consegne.
Tra una corsa e una prova balistica
Trovano posto in questa edizione anche due aggiunte marginali dell’esperienza, ovvero il circuito e il poligono di tiro, con una delle due senza dubbio più a fuoco dell’altra.
Il circuito è un’aggiunta senza dubbio stravagante provando a portare un po’ di svago nell’esperienza impegnativa di Sam nelle difficili consegne americane, purtroppo però il minigioco non risulta né avvincente né riesce a catturare l’attenzione per più di qualche sfida dato che il sistema di guida è tutt’altro che perfetto con le movenze in pista dei veicoli, comprese le nuove vetture, che risultano abbastanza impacciate.
Discorso diverso invece per quanto riguarda il poligono di tiro con i giocatori che hanno la possibilità di provare le diverse armi a disposizione di Sam ed impratichirsi con esse partecipando ad una serie di missioni di diversi tipi tra assalti, sparatorie, stealth e combattimenti con CA.
Capolavoro artistico
Praticamente inalterata la bontà dell’aspetto artistico del gioco con la produzione del team di Kojima che arriva a livelli straordinari sia per quanto riguarda gli scorci, spesso incredibili, sia per quello che concerne la costruzione del mondo che è pressoché perfetta. Una delle più importanti introduzioni sotto l’aspetto tecnico invece risiede nei caricamenti, i quali risultano immediati grazie alla presenza dell’SSD che consente di spostarsi da una parte all’altra della zona senza nessuna attesa; insieme a questa aggiunta troviamo anche la presenza dell’audio 3D che arricchisce ancor di più l’ottimo sonoro della versione base aumentando l’immersività. Infine trova spazio qualche feature legata al DualSense con il gioco che si appoggia su vibrazioni e grilletti, con quest’ultimi sfruttati soprattutto con l’utilizzo delle armi, anche se bisogna dire che l’utilizzo di queste feature non è stato portato avanti al meglio visto che poteva essere una parte importante dell’esperienza di gioco.
Un viaggio da vivere
La nuova edizione di Death Stranding approda su PlayStation 5 senza snaturare il capolavoro targato Kojima Productions portando con sé alcuni contenuti inediti tra missioni, oggetti, chicche (alcune riuscite altre meno) e la nuova difficoltà “Molto Difficile”, permettendo ai giocatori di riassaporare, o gustare per la prima volta, le gesta di Sam Porter Bridges. Di sicuro la Director’s Cut è un must have per tutti i giocatori che non hanno avuto la possibilità di prender parte all’epopea di Sam su PS4, mentre per chi ha già avuto modo di scarpinare nel mondo messo in piedi da Kojima e compagni potrebbe essere l’occasione di riassaporare dei sentimenti e delle situazioni che raramente si sono viste nel mondo videoludico.
*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher
Death Stranding Director’s Cut
€ 49,99
Trama/AmbientazioneGameplayGraficaSonoroLongevità
Pro
- L’avventura di Sam è incredibile
- Le novità di gameplay non snaturano l’esperienza
- Miglioramenti nei tutorial e poligono di tiro
Contro
- Alcune novità non lasciano il segno
- Circuiti non sono il massimo