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It Takes Two: Una folle e colorata avventura, per due – Recensione

8 Apr 2021 | Videogiochi, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Xbox One, Xbox Series S, Xbox Series X

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Sviluppato dagli autori di A Way Out, Hazelight Studios di Josef Fares e pubblicato da Electronic Arts sotto l’etichetta EA Originals, It Takes Two è un platform in co-op per due persone (in locale oppure online) disponibile dallo scorso 26 marzo 2021 su PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X|S.

Da una lacrima possono nascere tante ore di divertimento

La trama di It Takes Two prende il via da una breve cutscene di qualche minuto, in cui conosciamo Cody e May, due giovani genitori che dopo una brevissima scena introduttiva comunicano alla figlioletta Rose di aver deciso di prendere due strade diverse, cosa che purtroppo succede anche nella realtà in molte famiglie. Rose chiede di poter andare a giocare nella sua camera, fugge dalla finestra e si reca nel garage, dove prega il protagonista di un libro, “Il Libro dell’amore” del Dr. Hakim da lei comprato in una bancarella di fare restare insieme i suoi genitori, piangendo poi sui due pupazzetti che ha creato con le sue mani con argilla e legno che raffigurano proprio mamma e papà, e così facendo comincia la magia.

Infatti i giocatori da qui in poi si troveranno ad impersonare proprio i due pupazzetti, di Cody e May, in una divertentissima avventura che li porterà dal garage ad esplorare tutti i mondi fantastici che il Dr. Hakim, fisicamente il libro animato, gli farà esplorare obbligandoli a collaborare per cercare di ricostruire il filo del loro rapporto ormai pericolosamente vicino allo spezzarsi definitivamente.

Descrivere il gameplay di It Takes Two non sarebbe solo lungo, ma vi priverebbe anche dell’effetto sorpresa e del poter scoprire come superare gli ostacoli con i pupazzetti di Cody e May, quindi mi limiterò a dirvi che dovrete affrontare circa quattordici ore in compagnia di un amico, della vostra compagna o del vostro compagno, di un parente o di un congiunto online o in locale con una serie di livelli divertentissimi in cui le meccaniche, prevalentemente platform con enigmi ambientali, ma non solo, sfruttando l’ambiente circostante e lo straordinario level design creato da Hazelight Studios, preparandovi ad essere stupiti sempre tra citazioni e trovate divertenti. A questo aggiungete 25 mini giochi che potrete scovare nei livelli, una tonnellata di oggetti interattivi utili per terminare gli stage ma anche inutili ed inseriti per puro divertimento e una manciata di zone segrete e una serie di boss fight davvero, davvero ispirate.

La trama riesce a trasmettere numerosi messaggi pur mantenendo un tono leggero ed utilizzando poche parole e tanti fatti e sono sicuro che in mezzo alla tonnellata di trovate divertenti e geniali che esplorerete progredendo nella storia riuscirete sinceramente ad emozionarvi, oltre come già detto a rimanere stupiti dalla diversificazione del gameplay livello dopo livello. Ogni zona della casa della famiglia e le immediate vicinanze avrà un altro aspetto, nei panni di un pupazzetto, se tutto ciò che vi circonda è vivo e mira a farvi collaborare e a far ricucire il filo rosso che univa la coppia di coniugi.

Collaborare tra i colori

Oltre al già citato level design di una qualità così elevata da riuscire a sorprendere livello dopo livello ed una direzione artistica che non stento a definire sopraffina, anche il resto della parte tecnica, dalle animazioni, agli effetti particellari, alle dinamiche di gameplay e così via, è squisitamente e nettamente sopra la media. It Takes Two ha un dinamismo incredibile e un framerate costante sia su Xbox Series X e Series S che su Xbox One (le piattaforme dove abbiamo provato il gioco).

Sotto l’aspetto prettamente grafico è chiaro che la natura del titolo non cerca un fotorealismo estremo e anche le espressioni facciali dei pupazzetti e delle controparti umane dei coniugi non sono quelle di un AAA ad alto budget, ma in questo genere di giochi, secondo me, non è nemmeno necessario ed in ogni caso non stiamo parlando di una produzione con un budget illimitato. Il doppiaggio in inglese è ottimamente realizzato e le musiche aiutano ad immedesimarsi nelle situazioni ed incalzano il ritmo rapido dell’avventura e della progressione, buonissimi anche i sottotitoli in italiano.

In conclusione, It Takes Two è un titolo che secondo il mio modesto parere tutti dovrebbero provare, in virtù del fatto che grazie al Pass Amici chiunque può scaricarlo e basta che sia uno dei due giocatori ad averlo acquistato, purtroppo non è possibile cercare altri giocatori tramite matchmaking e quindi è necessario per forza avere una persona, fisicamente oppure online, con cui giocare l’avventura, che non è assolutamente giocabile in single-player in nessun modo (ed è giusto che sia così, essendo strutturata interamente per favorire la collaborazione dei due giocatori).

Un gioco che riesce ad essere sorprendente per tutte le 14 ore di durata grazie ad un gameplay incredibilmente vario e divertente e che anche narrativamente è capace di stupire ed emozionare davvero tutti/e. Sono sicuro che chiunque darà un’occasione a questa produzione, non ne rimarrà deluso e anzi vorrà condividere l’esperienza con altre persone.

Versione testata: Xbox, su Xbox Series X|S e Xbox One X.

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It Takes Two

€39,99
9.7

Trama/Ambientazione

10.0/10

Grafica

8.5/10

Gameplay

10.0/10

Sonoro

10.0/10

Longevità

10.0/10

Pro

  • Gameplay incredibilmente vario e divertente
  • Level design funzionale e geniale
  • Artisticamente meraviglioso

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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