Coriolis – Il Terzo Orizzonte è un Gioco di Ruolo cartaceo di origine svedese creato da Fria Ligan nel 2017 e localizzato in Italia da Wyrd Edizioni grazie ad un crowdfunding finanziato in soli 15 minuti e che ha superato di 6 volte l’obiettivo fissato inizialmente.
Questo gioco ci spedisce in un’altra galassia, in realtà un cluster di sistemi stellari, chiamata Terzo Orizzonte, dove i nostri personaggi potranno fare… molte cose.
Uno sfondo stellato
Il manuale può essere suddiviso in due macro sezioni, capitoli esclusi:
la prima metà è dedicato al regolamento effettivo di gioco, con sistema e tutte la varie specifiche dello stesso, la seconda parte, più corposa rispetto alla prima, è dedicata esclusivamente all’ambientazione.
Si parte con una breve introduzione che ci riassume in breve tutto il regolamento, subito seguita dal capitolo su come creare il personaggio, ogni capitolo successivo ci da le specifiche necessarie per la creazione non solo dello stesso ma anche del gruppo di gioco.
Segue un imponente capitolo sulle attrezzature e sulle astronavi.
Avremo a disposizione di tutto, pensate ad un oggetto che la fantascienza moderna, traendo spunto dagli ultimi 10 anni di filmografia e videogame, probabilmente vi sarà possibile trovarlo in questo capitolo, da esoscheletri ad armi ad accelerazione, ad astronavi a velocità luce, sarà tutto qui.
Ho trovato ammirabile la facilità di gestione data all’equipaggiamento, il sistema di gioco, in effetti, non richiede così tanta numerologia o conoscenze della matematica, tutto deve essere facile e scorrevole, e onestamente i presupposti ci sono.
Il Terzo Orizzonte
L’ambientazione di questo gioco è la parte più corposa del manuale stesso.
I nosrti Personaggi si trovano in un mondo fantascientifico i cui rimandi alla visione della fantascienza moderna sono considerevoli, viene consigliato nello stesso manuale di prendere spunto da opere d’arte quali la saga di Alien, Firefly e Rivelazioni e i romanzi successivi, ma anche The Expanse e Mass Effect, oltre che Dune.
Tutto questo però va riconsiderato in una chiave culturale totalmente diversa da quella che comunemente prendiamo in considerazione, infatti la base culturale di partenza è quella araba/medio orientale; troveremo molti termini legati a questo mondo, soprattutto per quanto riguarda la vita quotidiana.
Ma cosa è il Terzo Orizzonte, e perché proprio Terzo e non primo?
Questa è una questione storica interna al gioco stesso:
grazie ad artefatti presenti del vuoto dei sistemi stellari, dei portali, l’umanità è stata in grado di fare dei salti tra ammassi stellari, il più vicino fu chiamato Primo orizzonte, il successivo Secondo Orizzonte, e il terzo e ultimo, naturalmente, Terzo Orizzonte.
Quest’ultimo a causa di una guerra interstellare tra i 3 orizzonti, finita molto male, rimase isolato dagli altri, lasciando quindi l’ultima parte di Universo esplorata, a se stessa. Dopo secoli dalla chiusura dei portali, una nave Arca, partita prima della scoperta dei portali, giunse in questo cluster di sistemi stellari, il suo nome era Zenith, unica sopravvissuta delle due partite dalla Terra. Gli abitanti di questa astronave riciclarono la stessa trasformandola in una stazione spaziale abitata e dandogli il nome di Coriolis
11 Classi
I Giocatori possono interpretare vari ruoli all’interno di Coriolis – Terzo Orizzonte, ma la scelta, sebbene sia quasi totalmente libera è comunque vincolata al gruppo di gioco, infatti è bene prendere in considerazione vari fattori:
- Il gruppo interpreta e gioca un equipaggio di una nave con un concetto: Agenti, Esploratori, Liberi Commercianti, Mercenari o pellegrini.
- Ogni concetto di equipaggio offre un vantaggio ai giocatori con la presenza di alcune classi specifiche, chiamati qui Concetti: Apripista, Artista, Fuggitivo, Marinaio, Negoziatore, Operativo, Pilota, Predicatore, Ragno dei dati, Scienziato, Soldato. Ognuno di questi ha 3 sotto-concetti.
Quindi è bene organizzare insieme il gruppo di gioco, perché bisogna considerare che i membri del gruppo saranno un vero e proprio equipaggio che viaggerà nello spazio e che ognuno sarà di vitale importanza per l’altro!
Il concetto di gruppo ci identifica per quali sono le motivazioni generiche che spingono i Personaggi Giocati a intraprendere avventure nel Terzo Orizzonte oltre che a indirizzare il tipo di astronave che avremo a disposizione, nonostante sia naturalmente possibile accedere a navi personalizzate.
Il concetto di personaggio invece è a tutti gli effetti una classe, spiegando cosa il PG sa fare, ci da a disposizione un aspetto generico che potrebbe avere il nostro personaggio, le sue doti, i suoi problemi personali, come si relaziona con gli altri personaggi, il suo equipaggiamento standard, i 3 sotto-concetti, tra cui bisogna sceglierne uno, invece determinano le 4 abilità che avrà il personaggio.
Come creare il personaggio
Partiamo prima di tutto dal suo background, ovvero le sue origini, da plebeo a benestante abbiamo 3 possibilità in tutto, scegliamo poi il concetto, in maniera tale da poter poi più facilmente scegliere e determinare gli attributi basilari, le abilità e le doti.
La personalizzazione viene poi affinata andando a scegliere un problema personale, ce ne sono molti suggeriti all’interno del manuale, Concetto per Concetto, a dare un bel tocco di classe c’è la relativa forzatura a scegliere in quali relazioni i nostri PG sono tra loro, così da creare a tutti gli effetti del gioco di ruolo.
Non c’è solo fantascienza, ma esistono anche delle Icone, ovvero delle divinità, se così possiamo definirle, che danno quel tocco di religione in un mondo fantascientifico, queste entità hanno un potere non indifferente nelle meccaniche di gioco.
Non finisce qui, perché la storia del Terzo Orizzonte porta anche un tocco di magia, infatti è possibile interpretare anche il malaugurato individuo in grado di usare dei poteri che vanno oltre la comprensione, la gestione di questi poteri è assimilata alle doti e come tali viene gestita.
Verso la Tenebra
Il gioco è un GDR di stampo futuristico che porta i personaggi, il loro gruppo e l’astronave su cui viaggiano a muoversi nello spazio, ma per fare cosa?
Praticamente qualsiasi cosa, tutto sta a quale concetto di gruppo i personaggi scelgono di intraprendere, perché ogni gruppo può fare meglio cose diverse: dall’esplorazione allo spionaggio, dal combattimento sia a terra a bordo delle astronavi, che utilizzando proprio le navi stesse, offrendo un ventaglio veramente ampio di possibilità a disposizione di master e giocatori.
Regole, poche e buone
La complessità del gioco è veramente bassa, si tratta di un d6 system a che utilizza il sistema dipendente dai successi ottenuti nelle prove, ispirato a Mutant: Year Zero
Vengono tirati un numero di d6 pari al valore di attributo e di abilità collegati tra loro, più un numero variabile legato ad equipaggiamenti specifici da poter usare nella prova richiesta e altri dadi bonus conferiti da situazioni specifiche o aiuti, solamente i 6 sono successi, ne basta 1 o 2 per superare la prova, mentre con 3 o più il successo diventa critico e avvengono eventi bonus a vantaggio del giocatore.
Abilità e attributi hanno un valore massimo di 5, quindi significa che poche volte riusciremo a lanciare, basandoci solo su questi due fattori, più di 10 dadi, il manuale ci fornisce anche delle pratiche statistiche e ci fa capire che avere successo è veramente difficile, cercare quindi la collaborazione con gli altri giocatori, avere equipaggiamenti ad hoc e trovare le situazioni ideali per avere modificatori positivi per ottenere più d6 possibili nel tiro DEVE essere un MUST HAVE per riuscire ad avere qualche possibilità in più di successo.
Come se non bastasse però abbiamo la possibilità di ritirare i dadi, a caro prezzo, però: se da un lato possiamo tentare la fortuna per non fallire la nostra prova, dall’altro forniamo i mezzi al master per metterci “i bastoni tra le ruote”, preferisco chiamarli Punti Sfiga, ma nel gioco si chiamano: “Punti Tenebra”.
A cosa servono?
A far accadere cose brutte ai giocatori, naturalmente, a scelta del master sul quando, il come, lo descrive bene il manuale.
Meccanica interessante, ma pare che il sistema remi proprio contro i giocatori.
Ottenere i punti tenebra è comunque possibile anche in altre simpaticissime maniere, ma questo ve lo lascio scoprire leggendovi il manuale.
Cosa Serve per giocare?
Il regolamento ha una struttura molto simile a quella di giochi assai più famosi, presentando inizialmente le classi, seguito da abilità, doti, combattimento, equipaggiamento e ambientazione, ma tale struttura è assai forte in questo caso in quanto il funzionamento del gioco si evince facilmente dalla lettura in ordine di pagine nel regolamento stesso.
Per giocare ci occorreranno tanti d6, almeno una decina, inoltre ci servirà una griglia di gioco per il combattimento, anche se in questo caso è opzionale, il gioco usa delle unità in metri per definire distanze di combattimento, avere un punto di riferimento certo è sicuramente un aiuto valido in caso di incertezze.
A fine manuale ci viene proposta, e suggerita nel capitolo dedicato, una mappa per i combattimenti spaziali.
My 2 Cents
Un gioco sicuramente da provare per tutti gli appassionati di fantascienza che vogliono trasporre la propria fantasia in un’avventura che può avere il gusto che si preferisce, in un mondo ampio e pieno di possibilità, con un’ambientazione originale e variegata.
*Manuale in formato digitale fornito da Wyrd Edizioni per la recensione