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Birds of Prey: il girl power a Gotham City – Recensione

9 Feb 2020 | Cinema, Film, Recensioni, Recensioni Film

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Da sempre uno dei principali argomenti di discussione è l’emancipazione femminile e la ricerca di quest’ultime della parità dei sessi, proprio in questi grandi argomenti si può racchiudere la nuova fatica di DC e Warner, ovvero Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn (Birds of Prey and the Fantabulous Emancipation of One Harley Quinn) che come è possibile vedere dal titolo originale punta subito ad argomentazioni ben più profonde di quanto si possa pensare.
Ma basteranno i buoni propositi e il cosìdetto girl power a confezionare un’opera da ricordare? Scopriamolo insieme in questa recensione.

Le Birds of Prey

Tutto inizia subito dopo la rottura tra Harley Quinn (Margot Robbie) e Joker con la ragazza che capisce fin da subito di essere praticamente sola: tutte le persone che la cercavano lo facevano solo per il suo rapporto con il Joker, che contribuiva anche alla sua protezione e immunità in caso di azioni non ordinarie. Ed è così che Harley fa dapprima esplodere l’azienda chimica dove nacque la storia con il suo “pudding” per poi essere inseguita da tutta una serie di persone a cui aveva fatto dei torti nei mesi precedenti.
Proprio da questi momenti entra in scena la prima delle donne che comporranno le cosìdette Birds of Prey, ovvero Renee Montoya (Rosie Perez), una valorosa detective che continua ad essere sminuita e messa in secondo piano rispetto ai suoi colleghi uomini che in alcune situazioni prendono anche i suoi meriti lavorativi. Con il passare della storia veniamo anche a conoscere le altre tre ragazze che andranno a comporre nella parte finale della pellicola il quintetto cardine del film, ossia Cassandra Cain, una giovane ragazza che riesce a rubare qualsiasi cosa anche mettendosi in grossi guai, Helena Bertinelli (Mary Elizabeth Winstead), soprannominata Cacciatrice, che dopo aver assistito allo sterminio della propria famiglia vive la sua vita solo all’insegna della vendetta; infine troviamo Dinah Lance (Jurnee Smollett-Bell), o per gli intenditori Black Canary che con la sua voce incredibile riesce a fare qualsiasi cosa. Per una serie di vicissitudini tutte e cinque le ragazze si ritroveranno a dover collaborare con l’unico obiettivo di salvare la città dal meschino Black Mask/Roman Sionis (Ewan McGregor) e il suo compare Victor Zsasz che vogliono ovviamente dominare incontrastati su tutti i cittadini.
C’è da dire che in generale il lato narrativo della produzione non spicca per originalità, anzi in diverse occasioni le storie delle protagoniste vengono narrate, più o meno bene, attraverso dei classici flashback che finiscono poi per essere interrotti con scelte di montaggio non proprio azzeccatissime.

Birds of Prey Serial Gamer

Girl Power

Proprio l’emancipazione femminile è il fulcro di questa produzione che sin dalle fondamenta mette in primo piano la figura femminile: la regista è Cathy Yan (According to My Mother), mentre la sceneggiatrice è Christina Hodson (Shut In) che vanno a supportare il quintetto sopracitato in un film all’insegna del girl power dall’inizio alla fine che cerca di intraprendere una strada quasi analoga a Deadpool, riprendendo sia lo stile fuori di testa e sopra le righe sia gli intermezzi dettati da violenza gratuita e sequenze spensierate e divertenti. Insieme a questi ingredienti nel grande calderone che è Birds of Prey troviamo scene d’azione spettacolari, forse fin troppo, che in alcune situazioni risultano un po’ troppo esagerate come nel caso dell’assalto alla centrale di polizia di Harley che finisce come un semplice tiro al bersaglio a suon di fumogeni e altre armi.

Birds of Prey1 Serial Gamer

In conclusione Birds of Prey non riesce a convincere fino in fondo per colpa di diversi difetti che colpiscono la produzione tra sceneggiatura, montaggio e un filo narrativo che collega il tutto praticamente assente. A svettare però ci pensano le protagoniste della pellicola che riescono in ogni caso a trasmettere il concetto di base della pellicola, ovvero l’emancipazione femminile, coadiuvate da un’ottima fotografia che riesce ad esaltare la cultura pop.

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Birds of Prey

6.6

Regia

6.0/10

Fotografia

7.5/10

Montaggio

6.0/10

Interpretazioni

7.5/10

Sceneggiatura

6.0/10

Pro

  • Harley Queen praticamente perfetta
  • Ottime interpretazioni
  • Fotografia di alto livello

Contro

  • Narrazione un po' debole
  • Caratterizzazione dei personaggi non al top
  • Qualche problema di montaggio

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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