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P.A.M.E.L.A: L’oscurità di un perfetto futuro hi-tec – Anteprima

11 Lug 2018 | PC, Anteprime, Speciali

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Il mondo degli Horror degli ultimi anni si è evoluto notevolmente e dai semplici punta e clicca o dai primissimi survival stile Resident Evil, si è passati a titoli molto più complicati e che spesso e volentieri si concentrano principalmente su trame articolate, piuttosto che sui semplici jumpscare o continue scene splatter. E in questo nuovo fronte evolutivo che il gioco protagonista dell’odierna anteprima, Pamela, si rivela essere un degno rappresentante, nonostante sia ancora in Early Access e che quindi abbia necessità di svariati mesi di sviluppo e di pulizia per raggiungere la tanto agognata versione 1.0, la quale dovrebbe esser comunque raggiunta entro la fine dell’anno stando alle stime degli sviluppatori.

Per chiunque non lo conoscesse, Pamela è un Survival Open World FPS in cui vestiremo i panni di uno sleeper, entità misteriosa che si risveglia da un lungo sonno criogenico in una città iper tecnologica, chiamata Eden. Ma, come nelle migliori utopie a cui i film ci hanno abituato, quella che un tempo sembrava un trionfo di tecnologia, avanzamento sociale ed etica, ben presto si rivelerà per quello che è, un incubo invaso dalla nefasta spirale di una mortale epidemia, la quale ha trasformato quasi tutti gli abitanti del borgo tecnologico in una sorta di non morti aggressivi e pericolosi e trasformato lo stesso, di fatto, in una sorta di inferno ultra tecnologico.

pamela 1 Serial Gamer

Iniziamo col dire che il gioco non è affatto facile e quest’aspetto è facilmente intuibile sin dalle battute iniziali, durante le quali saremo introdotti brutalmente nel suo violento e complicato mondo dall’IA che controlla tutte le funzioni dell’agglomerato futuristico, Pamela appunto, la quale ci spiegherà brevemente alcune delle caratteristiche meccaniche più importanti, quali la scansione dei container, l’hacking, il combattimento eccetera. Tutto questo non sarà altro che un brevissimo tutorial è ben presto ci ritroveremo totalmente da soli in un ambiente di gioco estremamente ostile. Allo stato attuale dello sviluppo, il gioco è integralmente incentrato sulla pura sopravvivenza, poiché una linea narrativa solida non è stata ancora approntata. È un fattore negativo? In realtà, le meccaniche Survival del gioco sono di già piuttosto profonde e naturalmente, non appena si avrà la possibilità di addentrarsi nel mondo con uno scopo ben preciso, il fattore immersione aumenterà notevolmente.

Per quanto riguarda il sistema di combattimento, c’è ancora un po’ di strada da fare visto che la meccanica in se è un po’ legnosa e imperfetta. Gran parte del fighting avverrà attraverso l’utilizzo di armi bianche, nonostante nel gioco siano presenti alcune armi ranged, le quali non sono ancora perfettamente ottimizzate. Infatti capiterà molto spesso che i nostri attacchi non vadano a buon segno, nonostante in video si veda tutt’altro, e che i nostri tentativi di parata con uno scudo che avremo a disposizione, terminino lo stesso con un danno subito nonostante a schermo l’animazione suggerirebbe l’esatto opposto. In linea di massima, proprio a causa di un sistema ancora acerbo, ogni combattimento melee sarà sempre piuttosto lungo, ripetitivo e alle volte inutilmente rischioso, visto che spesso il loot dai cadaveri esanimi dei nostri nemici sarà piuttosto inconsistente e che gli stessi, nella maggioranza dei casi, sbucheranno all’improvviso dagli angoli più bui dell’ambiente di gioco, mettendo la nostra sopravvivenza a rischio. Di un’altra misura invece il combattimento ranged, il quale al contrario rende le cose estremamente semplici, ottenendo paradossalmente lo stesso risultato del fighting ravvicinato, ovvero una certa ripetitività e inconsistenza.

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Così, spesso e volentieri, ci ritroveremo ad optare per una fuga ingloriosa invece di affrontare i nemici in lunghe e alle volte snervanti battaglie. E questo al momento è un problema da non sottovalutare per il gioco, poiché nonostante sia esso un survival con tutti i crismi del genere, al momento Pamela non ci offrirà tantissime possibilità di costruzione se non principalmente l’upgrade continuo delle nostre armi di offesa e difesa, con il combattimento che a tutti gli effetti diventa l’attore principale in scena. Anche l’IA generale dei robot e dei nemici che incontreremo durante il gioco, non è particolarmente brillante e spesso assisteremo a scene che rompono un po’ l’atmosfera cupa e disperata del titolo, come automi incastrati in muri o mutanti con serie difficoltà a scendere dei gradini. In linea generale, il livello di difficoltà è altalenante proprio per l’imprevedibilità dei comportamenti scriptati dei nemici, i quali tendenzialmente adopereranno solo strategie “in your face”.

Da un punto di vista grafico, il gioco è esteticamente appagante e, nonostante sia ancora lontano dall’essere pubblicato in full release, presenta già un dettaglio estetico notevole ed una rappresentazione artistica di un mondo futuristico e distopico sicuramente ispirata. Gli ambienti sono intelligentemente freddi e tecnologici, e alternano sezioni di meraviglia hi-tech, ad altre più cupe e più vicine all’immaginario classico dell’horror. Un plauso va fatto inoltre agli sviluppatori per aver davvero reso “pesante” l’aria di gioco, poiché ad ogni angolo devastato e pieno di morte è facile sovrapporre l’immagine di una città piena di vita e brulicante di persone, con il dualismo “sogno-incubo” che fa da sotto-struttura all’intera esperienza di gioco.

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Come già anticipato all’inizio, Pamela è attualmente in Early Access e quindi una buona fetta dello sviluppo del gioco è ancora davanti a noi, ma le premesse sono sicuramente molto interessanti. Al momento, ad un comparto grafico e tecnico di alto livello, si accostano anche un ambiente di gioco artisticamente valido e meccaniche Survival seppur basilari ma di buona fattura. La nostra speranza è che, di fianco a nuovi contenuti e all’inserimento di una linea narrativa solida, in grado di trascinare le persone ed immergerle ancora di più nel mondo freddo e oscuro in cui il titolo è ambientato, vengano al contempo migliorate le meccaniche relative al combattimento, alla gestione dell’IA ed espanse le possibilità di costruzione e di azione nel gioco. Per gli interessati, durante il corso dell’estate sono previsti due importanti aggiornamenti che dovrebbero cambiare radicalmente le carte in tavola. Per maggiori informazioni, vi invitiamo a consultare la pagina Steam del gioco. In definitiva, Pamela è sicuramente un titolo da tenere d’occhio che siate o meno amanti dell’orrore pixelato!

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