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LEGO Gli Incredibili: Super mattoncini famigliari – Recensione

25 Giu 2018 | Videogiochi, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Xbox One

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A 13 anni dal primo titolo videoludico dedicato ai mattoncini danesi, TT Games e Warner Bros. Interactive Entertainment arrivano sugli scaffali con LEGO Gli Incredibili, che permette ai videogiocatori grandi e piccini di vivere le avventure dei due film Disney Pixar della super-famiglia Parr. Disponibile a partire dallo scorso 15 giugno su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, scopriamo insieme tutti i dettagli del nuovo titolo LEGO, nella nostra recensione approfondita.

Cronologicamente al contrario

LEGO Gli Incredibili ci permette, come già detto nell’introduzione, di vivere le avventure della famiglia di supereroi cronologicamente al contrario. Gli sviluppatori infatti hanno deciso di far partire il gioco esattamente alla fine del primo film, facendoci prima giocare, attraverso un sistema a capitoli che si potranno attivare nell’hub open world che divide la città in quartieri, le vicende del secondo capitolo cinematografico. Il problema evidente di questa scelta di Warner Bros. e TT Games è che per la maggior parte dei fruitori di questa produzione il secondo film ancora è inedito visto che non è uscito ancora nei cinema, e l’arrivo in Europa è previsto solamente per settembre, ed è ovvio che nonostante la trama sia alleggerita e molte situazioni siano state appositamente rimaneggiate e studiate per il videogioco, gli spoiler sono numerosi e si rischia di compromettere comunque la visione del secondo capitolo cinematografico. A livello narrativo la prima metà del titolo sembra piuttosto raffazzonato, con situazioni rese forzate proprio dal cercare di modificare la trama quanto basta per non rovinare la successiva visione del film, mentre nella seconda metà, in cui sarà possibile giocare letteralmente la storia della prima pellicola de Gli Incredibili del 2004, la parte narrativa è più convincente, in quanto molto più fedele alla storia originale e con meno licenze creative.

LEGO Gli Incredibili

Per quanto riguarda il roster di personaggi utilizzabili, i ragazzi di TT Games hanno fatto il solito lavoro certosino per rendere tutti i personaggi disponibili nel gioco unici e con abilità peculiari, utili in modalità libera per sbloccare tutti gli scenari al 100%. Nel titolo oltre ai protagonisti, gli antagonisti e ai comprimari dei due film, saranno sbloccabili 113 personaggi in totale, tra cui ritroveremo alcune “comparse” bonus prelevate da altri universi narrativi della Pixar. In generale però il roster è globalmente meno interessante di quello per esempio presente in LEGO Marvel Super Heroes 2, soprattutto in virtù del fatto che moltissimi dei personaggi giocabili in LEGO Gli Incredibili sono dei semplici scagnozzi dei diversi villain con differenti reskin e che in generale saranno i personaggi principali e i comprimari come Siberius ad offrire il maggior divertimento ai giocatori.

Dal punto di vista del gameplay invece gli sviluppatori ripropongono tutti i meccanismi e le novità introdotte negli ultimi giochi LEGO (compreso un ottimo doppiaggio italiano con gli stessi doppiatori originali della serie cinematografica) con un’unica novità, le costruzioni “speciali”. Nei diversi capitoli che compongono la storia infatti saremo chiamati a trovare dei nuovi mattoncini speciali che ci permetteranno di costruire particolari e strani macchinari che ci consentiranno di avanzare nella trama, e per costruire i quali saremmo chiamati ad usare tutti i personaggi disponibili in quel livello attraverso un minigioco in cui premere il tasto cerchio (su PS4) come forsennati. Per il resto sarà possibile esplorare interamente l’hub di gioco e completare le molte missioni secondarie, sfide e mini-giochi cosparsi per i vari quartieri della città, esattamente come nei titoli precedenti di TT Games e senza particolari novità.

LEGO Gli Incredibili

A livello tecnico, nonostante sia chiara l’intenzione degli sviluppatori di riproporre fedelmente le atmosfere dei film d’animazione del brand, LEGO Gli Incredibili aldilà delle musiche e del doppiaggio ufficiali offre lo stesso combat system dei suoi predecessori ed anche graficamente non offre particolari novità restando comunque spettacolare e d’impatto senza farci gridare al miracolo. Il tasso di sfida è come al solito a prova di bambino ed in generale si tratta di una produzione che gratifica maggiormente se affrontato in co-op locale con un proprio famigliare o amico.

LEGO Gli Incredibili

In conclusione, LEGO Gli Incredibili è sicuramente un titolo che i più piccini apprezzeranno in maniera particolare e che soddisferà certamente anche gli appassionati dei mattoncini, ma che non introduce in pratica nessuna novità rispetto alle ultime produzioni videoludiche in salsa LEGO e che a livello narrativo non ci ha convinto pienamente e rischia, nella prima metà, di spoilerare e rovinare a noi italiani la visione del secondo film d’animazione in arrivo nei cinema a Settembre 2018. Una produzione ben più che sufficiente da cui però ci saremmo aspettati un po’ più di novità a livello di gameplay e non una semplice riproposizione di quanto visto con altri brand trasformati in mattoncini.

*Versione testata: PS4, grazie ad un codice digitale fornito dal distributore italiano

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7

Trama

6.5/10

Gameplay

7.0/10

Grafica

7.0/10

Sonoro

7.5/10

Longevità

7.0/10

Pro

  • Moltissimi personaggi sbloccabili
  • Ironico e divertente...
  • Personaggi ben differenziati

Contro

  • Poche novità a livello di gameplay
  • Numerosi spoiler del secondo capitolo cinematografico ancora inedito in Italia

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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