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The Elder Scrolls Online: Summerset – Cristallo sul Mare d’Estate – Recensione

18 Giu 2018 | Recensioni Videogiochi, PC, PlayStation 4, Recensioni, Videogiochi, Xbox One

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Gli Elfi Alti sono odiosi, e io giustamente li ho sempre odiati.

Cioè non è che pure gli Elfi scuri o quelli dei boschi siano esattamente questi mostri di simpatia, ma gli Altmer sono veramente insoffribili e non lo dico solo come Argoniano, ma proprio come persona: affetti da un complesso di superiorità e una spocchia che fanno sembrare Maradona umile come Ghandi, ‘sti  maledetti stangoni xenofobi con un colorito da epatite neanche si impegnano a risultare un minimo sopportabili per chiunque si trovi costretto a rapportarsi con loro.

In pratica dovete immaginarvi un popolo di Vittorio Sgarbi particolarmente portati per la magia.

Immaginatevi ora anche la mia faccia quando non solo ho scoperto che l’ultima espansione di The Elder Scrolls Online avrebbe avuto come vertice proprio gli Altmer, ma addirittura che la loro insorreggibile arroganza era giustificata.

L’arcipelago su cui vivono questi Mer è splendido tanto da disarmare anche un hater come me, e l’isola di Summerset, che dà il nome al contenuto aggiuntivo, è il fiore all’occhiello della terra degli elfi.

È attraverso questa che l’MMORPG di Bethesda e Zenimax mira a perpetuarsi ancora una volta, imponendosi sempre di più nel panorama dei titoli appartenenti a questo genere.

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Aggiungi un posto a tavola che c’è un daedra in più

La storia narrata all’interno di The Elder Scrolls Online: Summerset è degna di sorreggere un aggiornamento annuale: ambientata appunto sull’isola di Summerset, questa ci trascina a vivere da vicinissimo la società degli Altmer, camminare per le loro terre e non solo.

In seguito ad un decreto della regina Ayrenn (unico Elfo Alto degno della stima di tutti e inspiegabile grande assente del DLC), che ha scoperto l’esistenza di una minaccia daedrica incombente sull’isola, i confini della stessa, prima serrati, sono stati aperti a tutti gli abitanti di Tamriel che possono ora viaggiare verso sud-ovest per unirsi alle file di avventurieri con l’obiettivo di ergersi a difesa del mondo contro il male.

Infatti dopo gli eventi di ESO, Morrowind e Clockwork City, i principi daedrici che hanno tramato nell’ombra hanno ora un nuovo piano: uniti in un’alleanza insolita quanto pericolosa, Mephala, Nocturnal e Clavicus Vile hanno creato la Corte di Bedlam, radunando i propri servitori e i propri campioni per muovere una guerra subdola e celata a Nirn.

Il campo di battaglia scelto dai principi sarà proprio l’isola di Summerset.

Le forze del bene però hanno già scelto i loro campioni: il nostro beneamato Vestige dovrà infatti fare squadra con l’irreprensibile Razum-Dar, il Kajiti conosciuto come “L’Occhio della Regina” che opera come spia per Ayrenn, il saggio Sotha Sil, divenuto un Dio e profondo conoscitore dei daedra e, per la prima volta, con l’Ordine Psijic, una congrega di potenti maghi che agisce da guardia della realtà dall’isola di Artaeum, al di fuori del tempo e dello spazio: una bella sfida tra dei pezzi da novanta direi.

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U’ Sole, U’Mare, U’Core

Le ambientazioni fino ad ora inedite, come già detto, ci porteranno dunque a Summerset e ad Artaeum: le due isole si rivelano essere molto vaste, ma se la seconda non ha pretese di essere una vera e propria area di gioco (è presente solo un wayshrine, un Hub e due “dungeons”) la prima risulta, per quanto del tutto simile, un po’ inferiore in vastità a quella che era la Vvardenfell presente in Morrowind, in quanto, anche se visivamente sono praticamente uguali, Summerset presenta diverse aree non esplorabili o comunque irraggiungibili a causa della presenza di montagne che non è possibile scalare. Poco male comunque: gli amanti dell’esplorazione avranno di certo pane per i loro denti, grazie alla presenza delle numerose Delves, le grandi città elfiche di Shimmerene e Allinore e addirittura due dungeon pubblici, dove gli avari potranno farmare in scioltezza un numero di monete piacevolmente più alto di quello in cui siamo soliti imbatterci.

Saranno presenti sulla mappa inoltre i Geyser Abissali, che si riveleranno essere degli eventi pubblici praticamente del tutto simili alle Anchors a cui siamo abituati: semplicemente invece dei servi di Molag Bal qui combatteremo i viscidi Sea Sloads, mostri abitanti delle profondità marine che proprio non potevano mancare in questa simpatica baruffa tra le forze del bene e l’alleanza dei daedra.

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Questo andava di moda l’anno prossimo

Tra le novità introdotte con ESO: Summerset  la più interessante è probabilmente la presenza di una nuova skill line. Legata ai poteri propri dell’Ordine Psijic, questa nuova categoria di abilità sarà incentrata sulla magia e la manipolazione del tempo, e sarà sbloccabile dopo aver compiuto un paio di missioni della main quest dell’espansione: dopo aver infatti incontrato il personaggio noto come Augur of the Obscure basterà completare l’incarico che ci affiderà e ci troveremo in grado di utilizzare i mistici poteri degli stregoni Psijic.

Cioè, non proprio: come ogni altra skill line, anche questa per poter sbloccare le sue abilità ci chiederà di salire di grado soddisfacendo dei requisiti, e purtroppo stavolta non si tratterà semplicemente dell’acquisizione di esperienza: similmente a quanto già visto con la skill line della Mages Guild, anche ora saremo chiamati ad aumentare di grado trovando dei determinati oggetti in giro per la mappa di gioco.

No, non solo per Summerset. Per tutta Tamriel.

La ricompensa però sarà adeguata allo sforzo: le skill sbloccate sono onestamente tra le più divertenti da usare del gioco. Anche se forse in PVE queste risultano comunque inferiori ad altre che permettono una performance più pulita, canonica e comunque migliore, in PVP la loro natura insolita può essere sfruttata in maniera molto maggiore, limitata solo dalla fantasia di ogni giocatore, che potrà ora avvalersi di stun ad area, modificatore casuale al tipo di danni e teletrasporti indietro nel tempo creando non poco scompiglio tra le fila nemiche durante la alliance war.

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Qualcuno volò sul nido del grifone

Come era avvenuto per l’espansione dell’anno scorso, Morrowind, anche Summerset porta con sè una nuova trial: l’ultima delle attività end-game per eccellenza sfida infatti squadre di 12 giocatori ad imbarcarsi nella scalata al monte più alto dell’isola, l’Eton Nir, sul quale sorge la città di Cloudrest, che dà il nome all’attività.

Qui si sta consumando una tragedia, da quando Z’Maja, un potente Sea Sload al servizio di Nocturnal ha corrotto lo spirito dei Welkynar, i cavalieri dei grifoni, costringendoli a decimare gli abitanti della città e bloccare la strada a chiunque provi a raggiungere la cima della città. Mi hanno detto però che deve ancora nascere il boss in grado di fermare i nostri Vestige, giusto?

Nonostante la cornice della città di Cloudrest sia di per se molto evocativa, la trial nel complesso risulta in ultima istanza un po’ grossolana: ci troviamo di fatto davanti a quattro nuovi boss, di cui tre del tutto simili tra loro. Tutti poi presentano meccaniche non ispiratissime e già viste, con un lieve aumento del livello nella battaglia contro Z’Maja.

Le arene nelle quali combatteremo sono fondamentalmente tutte delle piazze di pietra vuote e rotonde, interessanti ed evocative come la saponetta della vostra nonna, ma le battaglie che avranno luogo in queste sono il solito mix di abilità, preparazione e affiatamento con il gruppo che, una volta raggiunta la vittoria, esploderanno nella soddisfazione personale e nella gioia della condivisione che ci fa amare questo gioco ormai dal 2014.

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Il Signore degli Anelli

L’ultima aggiunta importante arrivata con Summerset è il Jewelery Crafting, che conclude la lista delle numerose novità. L’arte di fabbricare anelli e collane incantate è potenzialmente una cosa molto interessante, ma ancora tutta da scoprire: i set craftabili potranno infatti da ora essere completati anche con i pezzi di gioielleria, e nonostante questo tipo di armature “fai da te” sia nel meta attuale comunque in secondo piano rispetto a equipaggiamenti si più difficili da ottenere, ma anche più performanti, certamente la possibilità di bilanciare una build utilizzando anche rings e necklaces prima impossibili da ottenere potrebbe stuzzicare la creatività di tanti.

Come spesso succede su titoli GDR riusciti come questo, il limite è, di nuovo, solo la fantasia dei giocatori.

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Passando alle conclusioni, ESO: Summerset è un’altra freccia che colpisce in pieno il bersaglio: nell’espansione c’è tutto quello che il titolo ha bisogno per rinnovare ancora la sua già praticamente infinita longevità, e tutto ciò che i giocatori possono desiderare. Il mondo di The Elder Scrolls Online continua ad ampliarsi e sguardo d’insieme che il titolo regala è ormai tale da rendere fieri i veterani del progetto e abbagliare chi si avvicina solo ora.

The Elder Scrolls Online è ormai chiaramente uno dei migliori MMORPG della generazione corrente sia su Console che su PC e Summerset è l’ennesima prova di forza da parte degli sviluppatori, che ancora una volta dimostrano di avere le capacità di rendere immortale il titolo.

Versione testata: PlayStation 4, grazie ad un codice digitale fornito dal publisher italiano

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The Elder Scrolls Online: Summerset

8.4

Trama

7.6/10

Gameplay

8.9/10

Grafica

8.3/10

Sonoro

7.8/10

Longevità

9.5/10

Pro

  • l'ESO di che amiamo, ma sempre nuovo
  • Ambientazioni magnifiche
  • tantissime nuove quest, altre centinaia di ore di gioco

Contro

  • Trial artisticamente poco ispirata

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

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