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This is the Police: il poliziotto portatile – Recensione Nintendo Switch

25 Nov 2017 | Nintendo Switch, Recensioni, Recensioni Videogiochi

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Dopo essere stato distribuito su PC, PlayStation 4 e Xbox One, l’avventura poliziesca che vede come protagonista Jack Boyd, This is the Police, ritorna anche su Nintendo Switch, con l’obiettivo di portare le sue qualità di mesh up tra il genere gestionale e visual novel sulla console ibrida nipponica.
Ovviamente il titolo targato Weappy Studio cerca di proporsi su Switch supportando i Joycon e soprattutto lo schermo touch che risulta essere una delle principali novità rispetto alle altre versioni.

180 giorni

Nella nuova fatica di Weappy Studio vestiremo i panni di Jack Boyd, un poliziotto che, dopo i recenti avvenimenti in città, è costretto ad abbandonare il suo lavoro da ufficiale in anticipo e negli ultimi 180 giorni di servizio avrà come unico obiettivo quello di guadagnare 500.000 dollari gestendo una centrale di polizia.
Così, dopo una lettura dei quotidiani locali, partirà una ricca storia dove saremo a contatto con diverse personalità di spicco della città trattando tematiche forti quali corruzione, vizi e quant’altro, che ci ritroveremo ad affrontare anche per raccimolare qualche spicciolo extra entrando in giri loschi con la mafia del posto.
Nel corso della nostra avventura poi avremo la possiiìblità di scegliere tra diverse possibilità, le quali cambieranno indissolubilmente la trama con la possibilità di finire in anticipo la nostra carriera o proseguire indisturbati.

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Un po’ Visual Novel un po’ Gestionale

Come detto all’inizio della recensione la qualità che più caratterizza This is the Police è il suo essere ibrido tra una visual novel, in cui si raccontano le varie vicende del protagonista con la possibilità di scegliere tra diverse opportunità di dialogo, e il gestionale che è di sicuro quella di maggior rilievo nella produzione.
Proprio su quest’ultima si baserà maggiormente il gioco, infatti per ogni giornata di lavoro che affronteremo dovremo schierare le nostre pattuglie per porre fine ai crimini nella nostra cittadina, i quali potranno variare da semplici scippi a vere e proprie rapine o addirittura attentati, e per ogni problema bisognerà posizionare i diversi agenti a disposizione.
Ma non tutto sarà così semplice come sembra infatti dovremo assicurarci che ogni agente dia il meglio di sé sul posto di lavoro dato che ognuno di questi avrà determinati parametri da controllare come l’affidabilità, l’energia e alcuni aspetti caratteriali di cui dovremo tener conto nell’assegnazione del caso.
In particolare i poliziotti potranno avere un coefficiente di stanchezza che determinerà la buona riuscita o meno dell’operazione che ovviamente sarà influenzata dalla mole di lavoro che assegneremo loro, un poliziotto più stanco avrà meno probabilità di portare a termine il suo lavoro così come uno con la barra piena sarà più indicato per compiere l’attività.

This Is The Police
Portate a termini le missioni, con esito positivo o meno, avremo la possibilità di assegnare degli stemmi ai migliori poliziotti che avremo a disposizione, facendoli così aumentare di grado e di importanza e conferirgli maggiore responsabilità.
Oltre alle missioni base avremo la possibilità in alcuni casi di scegliere tra alcune azioni che ci verranno consigliate, le quali potranno determinare la buona riuscita dell’incarico, oppure dovremo richiedere l’intervento dei nostri fidati investigatori, attraverso i quali dovremo svolgere personalmente azioni come posizionare in ordine cronologico degli scatti di un possibile omicidio.
Infine potremo essere contattati direttamente dal sindaco della città, quest’ultimo spesso farà richieste mirate che determineranno il futuro della nostra stazione di polizia, per esempio potrà chiedere di licenziare tutte le persone  di colore per “migliorare l’immagine” della centrale in cambio di determinati bonus o slot in più per i poliziotti; a seconda delle nostre scelte ovviamente dovremo pagarne le conseguenze, con possibili tagli di budget oppure una riduzione del personale.

Per quanto riguarda il comparto tecnico il porting su Nintendo Switch non presenta differenze dalle altre versioni, il titolo gode di un ottimo comparto artistico con tinte monocromatiche con colori più accesi nelle scene narrative e più tendenti al grigiastro nella parte lavorativa.
Rimarchiamo anche in questa sede l’ottimo comparto sonoro con dei brani jazz veramente piacevoli da ascoltare e un doppiaggio in inglese sopraffino anche grazie al contributo di Jon St. John già doppiatore di Duke Nukem.

this is the police Serial Gamer

Il titolo targato Weappy Studio si presenta su Switch con tutte le buone caratteristiche che ha portato sulle altre console riuscendo a farci giocare per un discreto numero di ore, anche se alla lunga rischia di diventare ripetitivo per i non amanti del genere.
Di sicuro il titolo trova decisamente la sua dimensione sulla console Nintendo con l’opportunità di giocare in portatile che permette di svagarsi anche lontano da casa grazie ad una narrazione forte ed un gameplay tutto sommato piacevole.

*Versione testata: Nintendo Switch, grazie ad un codice digitale fornito dal distributore europeo.

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This is the Police

7.9

Trama

8.0/10

Gameplay

7.5/10

Grafica

7.5/10

Sonoro

9.0/10

Longevità

7.5/10

Pro

  • Storia Interessante
  • Sonoro
  • Tematiche non banali

Contro

  • Ripetitivo
  • Sistema di salvataggio

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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