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Minecraft: Story Mode – Season Two – Episodio 01- Nuova Avventura, vecchi Amici – Recensione

11 Ago 2017 | Recensioni Videogiochi, PC, PlayStation 4, Recensioni, Videogiochi, Xbox One

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Raccontare una storia è un’impresa magnifica. Il narratore infatti non è un semplice tramite tra l’entità “racconto” e il pubblico che lo ascolta, e non può limitarsi a farsi attraversare dalla narrazione come semplice intermezzo, come potrebbe invece fare un giornalista. Raccontare una storia è un opera titanica se affrontata nel giusto modo, soprattutto se noi non ne siamo i creatori: in questo caso sarà necessario farci pervadere totalmente dagli eventi trasposti e, annullando la nostra persona, diventare noi stessi parte della Storia con la S maiuscola, che si donerà pura e incontaminata alle orecchie di chi sarà seduto dinnanzi a noi, per ascoltare rapito.
Il rapporto che c’è tra gli sviluppatori di TellTale Games e Mojang è infatti questo: se i secondi sono coloro che hanno creato un universo narrativo, i primi sono quelli che hanno il compito di prenderlo e raccontarlo alle masse all’interno di quell’opera che è Minecraft: Story Mode – Season Two.

Minecraft: Story Mode - Season Two

Il cubetto come mezzo

In Minecraft: Story Mode – Season Two il marchio di fabbrica di TellTale Games è evidente e costituisce l’ossatura fondamentale del gioco: il gameplay infatti si caratterizza come pressoché uguale a qualunque altro titolo degli sviluppatori, prediligendo totalmente il fattore storia rispetto a qualunque altra pretesa di action o sandbox che l’universo di Minecraft poteva portare con se. Le possibilità del giocatore dunque sono quelle di scegliere delle risposte predefinite all’interno di lunghi dialoghi, cambiando in questo modo in maniera chiaramente percepibile le svolte che la narrazione prenderà, anche grazie a la presenza di definiti bivi narrativi. Per il resto il gameplay offre numerosi quick time event a cui sono affidate le sequenze più d’azione, mentre realmente poco spazio sarà dedicato invece a sezioni più puramente di costruzione in stile sandbox o di Crafting seguendo le meccaniche a griglia tipiche di Minecraft.

Minecraft: Story Mode - Season Two

La storia proposta all’interno di Minecraft: Story Mode – Season Two ci mette nei panni dell’ormai conosciuto Jesse e il suo consolidato gruppo di amici, protagonisti della Season 1, primo capitolo di quella che può definirsi la saga di Minecraft Story Mode. In questa nuova avventura il nostro eroe, dopo il ritorno nella città di Beacontown entrerà in contatto con un misterioso guanto dalle luminescenze verdastre che sussurrando in maniera inquietante il suo nome, incoraggerà il protagonista a calzarlo; a questo punto estrarre l’insolito capo di vestiario sarà impossibile, e Jesse comincerà in compagnia dei suoi amici una ricerca per capire non solo come estrarre il guanto, ma anche per capire di cosa si tratta in realtà. Sulla strada per la risoluzione di questo criptico mistero la nostra compagnia di intrepidi avventurieri si troverà inoltre a dover fare i conti con la leggenda degli Admin, creature superiori responsabili della creazione di ogni mondo esistente nell’universo di Minecraft e, di conseguenza, anche di quello del titolo di cui stiamo parlando.

Le ambientazioni attraverso le quali si snoda la storia si dimostrano varie, e che ci troviamo in una brillante e gigantesca metropoli oppure in buio e claustrofobico tunnel, i colori sgargianti riescono a creare un atmosfera sempre rilassata e che riesce a tributare in maniera perfetta il celebre e amato sandbox di Mojang.

Minecraft: Story Mode - Season Two

All’ombra degli admin

Il comparto grafico di Minecraft: Story Mode – Season Two si mostra perfettamente coerente con il tipo di opera che deve andare a incarnare: trattandosi infatti di un titolo TellTale che ha il compito di immergere il giocatore nel mondo di Minecraft, i poligoni saranno strutturati totalmente seguendo la scelta artistica dei cubetti che vanno a parodizzare gli enormi pixel che hanno reso questo titolo celebre. Non si hanno cali di frame rate che risulta quindi stabile e del tutto efficiente.

Per quanto riguarda la colonna sonora, questa è una delle parti che ho maggiormente apprezzato, in quanto si dimostra per tutta la durata dell’avventura rilassante e capace di attirare l’interesse dell’utente: l’OST riesce infatti a non limitarsi ad essere un sottofondo sonoro di poco conto, ma un vero e proprio accompagnamento musicale calzante in ogni momento del nostro viaggio attraverso il paese dei cubetti.

Minecraft: Story Mode - Season Two

In conclusione, Minecraft: Story Mode – Season Two si dimostra essere un titolo complessivamente molto valido, e il primo episodio riesce a creare le giuste aspettative di attesa per il secondo capitolo, in prossima uscita su PC, Playstation 4 e Xbox One.

Riflettendo in maniera giusto un poco più approfondita, si potrebbe imputare il fatto che forse TellTale, nel maneggiare le creazioni di Mojang, abbia infuso fin troppa della sua essenza caratteristica, limitando l’universo di Minecraft ad essere solamente una grossa cornice per le vicende narrate all’interno di un titolo che è di fatto solamente suo. Questo però non è necessariamente un difetto, in quanto in questo modo il gioco in questione potrebbe venir visto come una sorta di “anticamera” al mondo proposto all’interno del celebre Sandbox, in grado di introdurre i neofiti a Minecraft facendo piccolissimi passi di volta in volta, celebrandolo e creando intorno ad esso un’aura di interesse a cui pochi sapranno resistere.

*Versione testata: PS4 fornita dal distributore europeo di TellTale

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Minecraft Story Mode-Season 2

7.1

Gameplay

6.5/10

Grafica

7.0/10

Sonoro

7.5/10

Trama

7.8/10

Longevità

6.5/10

Pro

  • Colonna sonora
  • Storia avvincente
  • atmosfera rilassata

Contro

  • Troppo Telltale, Poco Mojang
  • Gameplay limitato

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

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