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Reservoir Dogs: Bloody Days – Quando ispirarsi ad una pietra miliare non basta – Recensione

5 Giu 2017 | Recensioni Videogiochi, PC, Recensioni, Videogiochi, Xbox One

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Quando si cerca di ricreare le atmosfere complesse e studiate di un film attraverso un videogioco risulta difficile cogliere tutte le sfumature presenti nella pellicola e quando si cerca di emulare uno dei classici delle produzioni cinematografiche come le Iene l’impresa è senza dubbio ardua e difficile da portare a termine. Proprio questo è Reservoir Dogs: Bloody Days, un titolo sparatutto isometrico, sviluppato da Big Games, che cerca di prendere il concetto base del film e portarlo nel medium videoludico, mettendo il giocatore nei panni dei protagonisti della pellicola compiendo varie rapine ma con risultati molto dubbi nel giudizio finale.

Reservoir Dogs: Bloody Days

Ispirato si… ma solo come idea

Il gioco si basa completamente su rapine a mano armata da portare a termine con ogni mezzo disponibile, da banche da svaligiare a bar da ripulire, essenzialmente il titolo metterà l’utente nei panni di un gruppo di rapinatori con caratteristiche leggermente differenti l’uno dall’altro, per esempio si avrà la possibilità di giocare con personaggi più rapidi nel ripulire le casse e gli armadi pieni di denaro, altri con più precisione nello sparare e altri più resistenti.

Ovviamente i nostri “eroi” saranno i protagonisti del film di Tarantino, ossia Mr. Brown, Mr. Pink e gli altri anche se non avranno nulla del carisma e dei personaggi dell’opera a cui si ispira, a parte i completi e qualche battuta sporadica.

Oltre a questo Reservoir Dogs: Bloody Days sarà solo e completamente una ripetizione unica, dato che il titolo è riassumibile in tre azioni principali ossia: fare irruzione nel luogo designato attraverso la mappa, arraffare tutti gli oggetti di valore presenti nei vari armadi e casse ed uccidere qualsiasi poliziotto che vorrà fermare il protagonista, tutto questo per ogni singolo stage, che spingerà il giocatore ad annoiarsi abbastanza presto nel suo cammino tra le varie rapine e missioni presenti, anche per via della scarsa intelligenza dei nemici, i quali si avvicineranno a prescindere senza considerare l’arma che si avrà tra le mani, facendo si che il superamento di un livello difficile diventi solo un puro appostamento dietro a un muro aspettando i malcapitati antagonisti.

Reservoir Dogs: Bloody Days

Reservoir Dogs: Bloody Days – Just rewind

Una delle poche note mediamente liete del videogioco è di sicuro l’idea di fondo del gameplay, ossia che il giocatore dovrà controllare più personaggi alla volta, ma non in maniera ordinaria, dato che ovviamente non sarà possibile muoverli in contemporanea ma uno solo per volta tramite il quale si compieranno una serie di azioni, e attraverso la barra spaziatrice, si potrà tornare indietro nel tempo per controllare i movimenti del secondo e così via, una trovata davvero interessante, che risulta essere la più positiva del titolo come detto in precedenza.

Il tutto sarà gestito dal giocatore attraverso il cronometro in basso a destra che, mentre verrà usata la prima Iena scorrerà imperterrito, e potrà essere interrotto con la pressione del suddetto tasto per entrare in possesso del secondo personaggio; nel mentre il primo compierà di nuovo tutte le azioni portate a termine il primo giro, spari e pugni compresi.

Questo permetterà di scavalcare praticamente qualsiasi nemico e qualsiasi ostacolo semplicemente pianificando tutte le mosse e i movimenti degli avversari, attaccando da un lato con un protagonista e spostandosi di conseguenza, inoltre questa feature si dimostrerà utilissima soprattutto quando si affronteranno missioni a tempo e il giochino calzerà a pennello.

Purtroppo però questa meccanica risulterà più scomoda che altro, dato che per la maggior parte delle missioni basterà usare la prima iena e andare avanti uccidendo tutti i poliziotti abbastanza facilmente anche sfruttando la scarsa intelligenza di quest’ultimi che, come detto in precedenza, seguiranno il giocatore a prescindere da tutto.

Praticamente questo procedimento andrà ripetuto per tutto il gioco rendendolo alla lunga noioso e ripetitivo senza un vero e proprio mordente e senza una caratterizzazione degna del film originale.

Per quanto riguarda il comparto artistico del titolo gli sviluppatori hanno riportato solo in piccola parte il fascino de Le Iene con personaggi poco caratterizzati e ambientazioni che spesso si ripetono, anche se riportate discretamente con una palette di colori piacevole da vedere, non lasciando però granché al giocatore; per il sonoro invece tutte le tracce accompagnano i protagonisti nel corso delle loro rapine anche piacevolmente.

Reservoir Dogs: Bloody Days

Quando il nome non basta

In conclusione Reservoir Dogs: Bloody Daysdisponibile su Xbox One e su PC via Steam, non ha per niente il fascino dell’opera di Tarantino non riuscendo ad emulare i picchi di bellezza della pellicola, con personaggi lontani anni luce dalle controparti cinematografiche; il titolo presenta anche alcune idee interessanti sotto l’aspetto del gameplay ma alla lunga risulta molto ripetitivo vanificando quest’ultime anche a causa di un’IA veramente sottotono.

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Reservoir Dogs: Bloody Days

5.7

Gameplay

5.0/10

Grafica

6.5/10

Sonoro

6.0/10

Trama

5.0/10

Longevità

6.0/10

Pro

  • Il rewind è un ottima idea
  • Alcune ambientazioni carine

Contro

  • Personaggi poco caratterizzati
  • Il fascino de Le Iene non c'è
  • Ripetitivo e alla lunga noioso
  • IA

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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