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Le (dis)avventure grafiche che un Senzamani brama – Speciale

29 Mar 2021 | Speciali, Videogiochi

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Se dovessi localizzare temporalmente la nascita del mio amore verso il genere videoludico delle avventure grafiche mi troverei sinceramente in difficoltà. Non saprei dire con chiarezza il perché di ciò, ma ad un certo punto della mia infanzia sono entrate a gamba tesa nella mia vita, facendo breccia nel mio piccolo cuore di Senzamani. Breccia che tutt’ora permane e che avete più volte avuto modo di denotare in qualche mia recensione o nella rubrica “(Dis)Avventure Grafiche” che tengo sul canale Twitch di Serial Gamer.

Inutile dire quindi che tra i titoli che più attendo nel futuro vi siano anche questo tipo di giochi, e da qui nasce l’idea di questo editoriale: perché non condividere questa mia passione con voi? In questo modo magari potrei stuzzicare il vostro interesse nei confronti di un genere che è diventato nel tempo (purtroppo a mio dire) di nicchia, facendovi tenere in considerazione il possibile acquisto di qualcuna delle seguenti opere. Tengo a specificare che, vista l’evoluzione stessa del genere e del mercato a cui si rivolge, verranno presi in considerazione anche i titoli che divergono dall’impianto più classico ed iconico che è possibile riscontrare ad esempio nell’emblematico The Secret of Monkey Island, venendo piacevolmente contaminati da generi differenti. Io ed Eno, il nostro caporedattore, ne abbiamo spesso parlato nelle nostre live, asserendo che alcuni masterpiece dell’ormai compianta Telltale,di Quantic Dream oppure di Dontnod (per citare le software house tuttora più famose in ambito) siano la naturale e necessaria trasformazione di questo settore. Lasciate quindi che vi faccia da cicerone in questo viaggio, passando dai punta e clicca più tradizionali fino ad arrivare ai titoli che più possano rappresentare l’innovazione in ambito!

Backbone

Partiamo col botto introducendo uno dei titoli che più solletica il mio interesse! Trattasi di Backbone, primo progetto dello studio di sviluppo indipendente EggNut ed edito da RawFury, con data d’uscita prevista quest’anno su PC (via Steam); il titolo in questione promette d’immergerci in una realtà alternativa e distopica abitata da animali antropomorfi, più precisamente nella città di Vancouver, qui dotata di un sentore retrofuturistico davvero piacevole. La cosa che più mi ha colpito nel suo trailer, che trovate qui di seguito, è senza ombra di dubbio il suo comparto tecnico: dal punto di vista grafico, esso si presenta in una pixel art a 2.5D che dona al tutto un colpo d’occhio incredibile e decisamente caratteristico, dipingendo superbamente ed a tinte noir la città per la quale vagheremo nei panni di un procione detective. Tutto ciò traspira anche dal suo comparto sonoro perfettamente calzante e intrigante. Vi consiglio caldamente di dargli una chance testando il suo Prologo, disponibile gratuitamente sulla sopraccitata pagina Steam. Backbone per quanto mi riguarda ha tutti i requisiti per finire nella mia personalissima top 10 del 2021, e non sarebbe la prima volta che un’avventura grafica mi conquisti così profondamente. Ma solo il tempo potrà confermare queste mie speranze.

Chinatown Detective Agency

Se con Backbone abbiamo introdotto i primi elementi topici e tipici delle avventure grafiche, ovvero l’investigazione ed il noir, Chinatown Detective Agency aggiunge a ciò un tema parecchio ricorrente quale è il cyberpunk e che rivedremo anche più avanti in questo stesso articolo. Nel titolo indipendente di General Interactive, edito anche grazie a WhisperGames, faremo il giro in un mondo futuristico nel tentativo di sventare una cospirazione globale gestendo una vera e propria agenzia d’investigazione. Le dinamiche di gameplay mostrate nel trailer risultano essere parecchio diversificate rispetto ai canoni classici, e la possibilità di scoprire numerose località famose in veste cyberpunk dona un’ulteriore attrattiva a questo già interessante titolo. L’uscita di Chinatown Detective Agency è prevista per l’estate, nel frattempo però vi invito a dare uno sguardo al suo trailer qui di seguito o a provare il Day One che trovate gratuitamente sulla sua pagina Steam.

Don’t Forget Me

Ve l’ho detto proprio qui sopra: il cyberpunk è un tema ALTAMENTE ricorrente in ambito di avventure grafiche. Ed eccoci subito a riaffrontarlo qui con Don’t Forget Me, primo progetto dello studio indipendente TheMoonPirates. Il titolo va ad esplorare e sfruttare sapientemente il funzionamento della memoria umana, combinando i vari enigmi alla narrazione in un modo che non sembra essere affatto banale. Poco si può intuire dal solo trailer, e da un lato questo è decisamente un bene! Don’t Forget Me ha proprio l’aria di essere uno di quei giochi di cui districare pian piano la narrazione, inizialmente volutamente confusa e misteriosa. Al momento esso risulta essere il primo di cui si ha una data d’uscita programmata su PC (via Steam), nonché vicina trattandosi del 20 aprile. Se voleste scoprire qualcosa di più, vi lascio, come al solito, il trailer qui di seguito.

Dordogne

Ma è grazie a Dordogne che cambiamo registro, esplorando nuovi temi più delicati e poetici. Il titolo indipendente francese, in uscita quest’anno grazie al lavoro di UN JE NE SAIS QUOI e UMANIMATION, ci cala nei panni di Mimi, donna di trent’anni alla presa con un viaggio nei propri ricordi infantili nella casa delle nonna venuta a mancare da poco. Nell’omonima cittadina di Dordogne, a cavallo tra presente e passato, andremo a svelare poco a poco questo dipinto che il gioco promette di essere, andando a fondere in maniera egregia uno stile pittorico caratteristico e di una bellezza incantevole ai propri modelli tridimensionali. Un’opera dotata di una piacevolissima aura d’arte, di riflessione e d’introspezione.

Freud’s Bones

Noi di Serial Gamer abbiamo già avuto modo di vivere l’esperienza di Freud’s Bones, di cui infatti trovate l’anteprima della mia collega Lorenza Balduini qui. Trattasi di un prodotto che va ad affermare ulteriormente l’impronta italiana sul mercato videoludico, dato che è sviluppato da Fortuna Imperatore, game designer nostrana laureata in psicologia e con un master in filosofia. Quest’opera è evidentemente influenzata dagli studi della stessa e da una fervente passione nei confronti di quella che è la psicologia, materia di studio in cui anche il sottoscritto sta cercando di laurearsi. Inutile quindi dirvi quanto trovi affascinante Freud’s Bones, all’interno del quale andremo a immergerci nelle profondità più recondite della mente del padre della psicanalisi, analizzando pazienti e facendo i conti con un mondo dal quale egli si sente duramente rifiutato. Uno struggente scorcio sulla psiche umana, anche di chi quella psiche ha cercato di capirla e sanarla.

Gamedec

Gamedec, sviluppato da Anshar Studios, è il primo dei titoli che vi sto presentando a non essere propriamente considerabile un’avventura grafica nel senso stretto del termine, presentandosi come un titolo rpg isometrico ad ambientazione cyberpunk. Ma, come ho detto nell’introduzione, questa è solo una delle tante evoluzioni a cui il genere è andato incontro, esattamente come un’altra opera che ho avuto modo di recensire per voi quale Disco Elysium. Anch’esso si paventava essere un rpg, ma una volta iniziatolo le cose sono state ampiamente chiare: si trattava di un’avventura grafica con una fortissima e piacevolissima impronta rpg, mix che lo ha portato ad essere indubbiamente una delle migliori opere a cui io mi sia mai avvicinato. Non appena ho visto il trailer di Gamedec (che come al solito trovate poco più avanti) ho avvertivo vibes simili a quelli provati giocando al suddetto prodotto e quindi non trascurabili, sebbene affrontino temi totalmente differenti gli uni dagli altri. Ma, ahimè, l’attesa è ancora lunga, dato che la sua uscita è prevista per PC (via Steam) per il 16 settembre. Dovrò sopperire giocando alla sua demo gratuita… oppure con una nuova run in Disco Elysium…l’ennesima! Si, perché no?!

Life is Strange: True Colors

Non dovreste essere troppo stupiti di trovare qui il terzo capitolo della saga Life is Strange, ma potrei assolutamente capirne l’interdizione iniziale. True Colors si imposta come un degno successore di quanto visto precedentemente, mostrando nuovamente una storia legata ad una ragazza dotata di poteri sovrannaturali che andremo a costruire noi giocatori tramite le nostre scelte. In questa nuova iterazione della saga, in particolare, andremo a impersonare Alex Chen, in grado di utilizzare il potere dell’empatia per assorbire e manipolare le emozioni altrui e che sfrutterà tale potere per celare la verità dietro alla morte di suo fratello. Chiaramente non si tratta propriamente di un’avventura grafica, ed il distacco dal genere primevo è ancor più evidente qui che con Gamedec, ma è l’unico genere che si avvicina nell’effettivo alla natura di questi titoli, che per ovvi motivi risultano essere difficili da classificare in modo netto e rigido. Anche per questo gioco dovremmo aspettare settembre, stavolta il 10, per averlo su PC (via Steam), PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series X.

Life of Delta

Life of Delta ci butta in un mondo post-apocalittico, nello specifico in Giappone, dai toni pittorici e cartooneschi nei panni di Delta, per l’appunto, un robottino in cerca di un amico perduto. Il titolo, sviluppato da Airo Games ed edito da Daedelic Entertainment, a prima vista sembra un corto d’animazione, per quanto risulta essere curato graficamente e vivo grazie ai molteplici personaggi già intravisti nel trailer. Purtroppo ciò è tutto quello che sappiamo al momento, dato che non vi è ancora una finestra possibile per la sua uscita per PC (via Steam). State pur certi che noi di Serial Gamer vi terremo aggiornati a riguardo, nel frattempo eccovi il trailer.

Minute of Islands

Il titolo indie che vi presento ora, sviluppato da Studio Fizbin ed edito da Mixtvision, ha molteplici punti di contatto con Life of Delta. Anche Minute of Islands, per via di un comparto grafico caratteristico e bidimensionale, sembrerebbe un corto d’animazione interattivo, all’interno del quale impersoneremo Mo, una giovane meccanica con il semplicissimo obiettivo di riparare il mondo! La sua avventura, di conseguenza, la porterà ad esplorare terre sconosciute e misteriose, talvolta malevole, talvolta meravigliose! Purtroppo anch’esso non ha una data d’uscita prevista per PC (via Steam) ed in futuro anche per console, ma fortunatamente in questo caso vi è una demo da poter testare in modo del tutto gratuito.

Rosewater

Voglio essere completamente sincero con voi tutti: in realtà Rosewater non ha molta presa su di me! Giustamente vi starete chiedendo perché io l’abbia messo qui a questo punto, e sarebbe più che lecito farlo! Il gioco in questione, la cui uscita è prevista entro fine anno per PC (via Steam), è edito da Application Systems Heidelberg e sviluppato dallo studio indipendente Grundislav Games, che io ho avuto modo di conoscere ed adorare grazie ad un’altra loro avventura grafica, ovvero Lamplight City, di cui ho avuto modo di parlarvi qualche anno fa. Se a ciò si unisce il tema western, capite bene che io non posso non tenere in considerazione anche questo prodotto dall’aria decisamente bizzarra. Aspetteremo assieme ulteriori delucidazioni in merito, cari lettori, riponendo fiducia nel passato di questa piccola ma intraprendente software house.

Slender Threads

Ed è grazie a Slender Threads, sviluppato da Blyts,che veniamo buttati a capofitto nel thriller e nell’horror nell’assolutamente non ridente cittadina di Villa Ventana. Sarà qui che la vita di Harvey Green cambierà drasticamente il suo corso, a causa di terribili forze che lo perseguiteranno. Il titolo ad un primo impatto non sembra essere così tetro, ma basta qualche secondo di trailer per ricredersi completamente: lo stile cartoonesco va diventare sempre più disturbante e truce, ambedue elementi che hanno fortemente solleticato la mia attenzione. Anche questo gioco uscirà in esclusiva su PC (via Steam) entro l’anno, ma anche stavolta senza una data specifica.

The Last Night

Ma il titolo che senza ombra di dubbio alcuno più attendo in ambito, quello sicuramente è The Last Night! Questo titolo indie dovrebbe essere sviluppato da Odd Tales ed edito da RawFury, ed il termine “dovrebbe” non è scelto affatto a caso! Sono anni che di esso non si sa praticamente nulla a riguardo, eccezion fatta per le informazioni ricavate dallo spettacolare trailer che trovate di seguito. Galeotto fu il trailer e chi lo produsse! Una grafica 2.5D che sembra essere una tra le cose più innovative e da togliere il fiato dal punto di vista videoludico nella sua ““semplicità””, un’atmosfera spettacolarmente a cavallo tra noir e cyberpunk ed un taglio cinematografico degno di nota che hanno creato una mole gargantuesca di hype di cui non riesco a liberarmi. Fortunatamente le cose sembrerebbero essersi sbloccate dopo anni di arenamento verso fine 2020, ma anche qui è doveroso l’uso del condizionale. Vi lascio ammirare il trailer, nella speranza di potervi dare qualche informazione più dettagliata in merito il più presto possibile.

The Longest Road on Earth

The Longest Road on Earth è riuscito a catturarmi grazie alla sua piacevolissima componente sonora, usata giustamente per pubblicizzare il prodotto sebbene esso non risulti chiarissimo nei suoi intenti. Si tratta di un titolo di ampio respiro, da vivere nella sua semplicità e poesia, senza soffermarsi eccessivamente sulla forma, cosa che potrebbe atterrirne totalmente il fascino. Il gioco di Brainwash Gang e TLR Games in uscita quest’anno per PC (via Steam) e che vede nuovamente come publisher Raw Fury, si presenta sotto forma di una pixel art in bianco e nero che va ad intelaiare un mondo popolato da animali antropomorfi alla presa con le consuete vicissitudini della quotidianità. Non so bene dove The Longest Road on Earth voglia andare a parere, ma sicuramente è riuscito a catturare la mia attenzione.

Verne: The Shape of Fantasy

Concludiamo questa lunga carrellata con un titolo dedicato ad uno dei primi maestri letterari del fantascientifico quale Jules Verne, ovvero Verne: The Shape of Fantasy. In quest’avventura di Gametopia in uscita quest’anno su PC (via Steam) ci caleremo proprio nei panni dello scrittore nella terra di Hemera, dimensione parallela alla nostra e nata proprio dalla sua fantasmagorica immaginazione. Un gioco che per via della sua fascinosa ispirazione è fortemente consigliato anche agli appassionati dell’opera verniana stessa come il sottoscritto.

Conclusioni

Quest’editoriale vuole dimostrare e sostenere quanto un genere ingiustamente sottovalutato come quello delle avventure grafiche possa risultare ricco di contenuti e dettagliatamente vasto, spaziando qualsivoglia tema ed ambientazione, come abbiamo visto poco sopra. Dopotutto senza un pollo di gomma con una carrucola in mezzo il mercato videoludico odierno non sarebbe stato lo stesso che noi conosciamo, risultando decisamente più povero e sterile. E di questo sono più che certo. Lunga vita ai punta e clicca.

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