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Onrush: Il racing game arcade che mancava – Recensione

14 Giu 2018 | Videogiochi, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Xbox One, Xbox One X

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Disponibile dallo scorso 5 giugno su PlayStation 4 e Xbox One, Onrush è un ambizioso racing game sviluppato da Codemasters e pubblicato da Deep Silver (distribuito in Italia da Koch Media). Oltre a puntare ad essere il nuovo termine di paragone per i corsistici arcade, strizzando l’occhio agli eSport, Onrush è anche il nuovo progetto del game director Paul Rustchynsky e degli ex membri di Evolution Studio, software house chiusa nel marzo 2016 da Sony dopo lo sviluppo travagliato di DriveClub e “acquisita” un mese dopo dalla stessa Codemasters.

Demolition Derby 2.0: quando le corse fuoristrada incontrano gli shooter. 

L’essenza di Onrush, che vi verrà ricordata spesso anche dall’assistente/voce narrante del titolo, è giocare di squadra ed insieme ai propri compagni virtuali (gestiti dall’IA nella campagna o da amici o altri giocatori nell’online) completare gli obiettivi delle diverse modalità di gioco disponibili; i sorpassi all’ultimo secondo saranno inutili (a meno che non siano accompagnati da una poderosa spinta), arrivare primo per niente rilevante e fare il giro più veloce probabilmente anche un po’ controproducente ai fini della vittoria del proprio team. I giocatori, divisi in due squadre da sei piloti ciascuna, dovranno percorrere gli ampi circuiti alla massima velocità accumulando “carburante” per poter utilizzare il Rush, potente “supermossa” che concederà vantaggi e particolari abilità al nostro veicolo ed in molti casi anche a quelli dei nostri compagni di team.  Il titolo offre, al lancio, 8 tipologie di veicoli (due moto e sei bolidi a quattro ruote) ognuna con le proprie caratteristiche e abilità (ed un Rush diverso), che potremo sfruttare nelle 12 ambientazioni/mappe in 4 tipologie di corse differenti scegliendo tra 12 personaggi.

Dal punto di vista del gameplay, Onrush è un titolo spiccatamente arcade fin dal primo impatto joypad alla mano: oltre ad accelleratore e freno con i due grilletti principali (L2 e R2 su PS4), al tasto per il turbo (il classico “Nos”, X su PS4) ed al bottone dedicato al Rush (triangolo su PS4) e le levette per sterzare e girare la camera, l’unico altro “input” previsto è l’utilizzo del tasto quadrato (su PS4) per effettuare acrobazie durante i salti con una delle due motociclette disponibili nel roster.

Onrush

Al momento attuale sono disponibili la campagna in single player (e co-op), la partita veloce online e la partita personalizzata con gli amici, mentre le partite classificate sono ancora bloccate ed arriveranno a breve su Onrush. La campagna, denominata Superstar, propone oltre 50 eventi di gara (alcuni singoli altri divisi in più fasi e strutturati come una sorta di “coppa/campionato”) divisi in 6 capitoli, sbloccabili man mano vincendo le gare e completando le Sfide Partita, che permettono di guadagnare punti extra e sono di diverse tipologie: da un determinato numero di eliminazioni/assist alle acrobazie in moto o l’utilizzo di determinate abilità.

Le gare sono tutte strutturate come degli inseguimenti ad alta velocità tra le due squadre con la presenza di molti bot gestiti dall’IA (sia in single-player che in multi) ed in tutte e quattro le tipologie di corse sarà fondamentale collaborare con i propri compagni di squadra per riuscire ad aggiudicarsi un round ed assicurarsi la vittoria finale, cercando sempre di eliminare il maggior numero di avversari e bot possibile per aumentare il proprio punteggio. In Overdrive dovremo usare il turbo e concatenarlo con salti, eliminazioni ed acrobazie per aumentare il punteggio della propria squadra (in round che si aggiudica la squadra che arriva prima a 10,000 punti totali), in Checkpoint dovremo passare attraverso ai classici due “paletti” per accumulare secondi per il team, perde il round la squadra che finisce per prima il tempo a disposizione ed anche in questa modalità sarà ovviamente fondamentale eliminare al momento giusto gli avversari in modo da fargli mancare uno o più checkpoint, che mano a mano che la gara procede diventano sempre più importanti e difficili da raggiungere. In Lockdown invece dovremo riuscire a restare per 5 secondi in una zona da conquistare (simile alla modalità King of the Hill classica degli shooter) che procede ad altissima velocità, mentre in Switch le due squadre hanno un numero limitato di vite a disposizione e tutti i giocatori partono da una moto per progredire con bolidi via via più potenti ad ogni morte.

Onrush

I veicoli sono ben differenziati tra di loro ed ognuno ha un’utilità nel gioco di squadra, si passa dalle piccole moto Blade e Outlaw alle scattanti buggy Vortex e Charger, alle solide e veloci Interceptor e Dynamo per arrivare al Titan ed all’Enforcer delle dimensioni (e la solidità) simili ai celebri Hammer americani. Anche i Rush dei veicoli si accumulano in modi molto diversi e sprigionano abilità che vanno dall’abbagliare gli avversari alle proprie spalle, al rilasciare una serie di ostacoli dietro al proprio veicolo o una scia energetica letale, per arrivare alle skill più di supporto che possono fornire turbo a tutti i compagni vicini o assorbire quello degli avversari.

In tutte le modalità, oltre alla già citata presenza dei bot che se eliminati in sequenza permettono di riuscire sempre ed avere il turbo carico e di fare combo utili nelle modalità a punteggio, saremo sempre al centro della “scena”: infatti è possibile venire “trasportati” velocemente verso la testa della corsa tenendo premuto un tasto (il touchpad su PS4) in caso di grosso ritardo dagli altri membri del proprio team e di quello avversario, ed in alcuni casi sarà il gioco stesso ad attivare questa funzione in automatico. Questa opzione, che potrebbe fare storcere il naso ad alcuni giocatori, è in realtà fondamentale per mantenere frenetico il ritmo del costante inseguimento a cui partecipiamo in Onrush e ci permette di non dover sprecare il Rush per recuperare terreno.

I personaggi, privi di un background o di informazioni “extra”, sono utili solo per fini estetici e per sbloccare alcune delle Crashtag abbinate al proprio nick e livello di gioco, così come i veicoli e le lapidi (che vengono rilasciate sul terreno nella pista dopo l’eliminazione di ogni veicolo offrendo bonus o malus quando raccolte dagli altri piloti) sono personalizzabili grazie alle “Casse di equipaggiamenti”, analogamente a quanto visto nel 90% dei titoli con un comparto multiplayer negli ultimi anni. Le casse ovviamente non vanno a stravolgere nulla dal punto di vista del gameplay ma arricchiscono la personalizzazione con skin di varia rarità acquistabili comunque anche con crediti di gioco e possono essere sbloccate, per ora, solamente avanzando di livello, mentre ogni settimana alcuni oggetti sono disponibili  da un venditore nel menu di gioco e ogni giorno è possibile incrementare il proprio bottino di crediti con una sfida giornaliera.

ONRUSH 02 Serial Gamer

Senza esclusione di colpi tra salti, acrobazie, rampe e percorsi multipli

Dal punto di vista tecnico Onrush ha un comparto grafico di ottimo livello aiutato da una fluidità costante e senza rallentamenti e da tracciati particolarmente ispirati con la giusta dose di rampe, scorciatoie, percorsi alternativi e distruttibilità degli ambienti; validi artisticamente anche le 8 classi di veicoli e le sgargianti skin disponibili così come i personaggi, che mancano solo, come detto nelle righe precedenti di una caratterizzazione non estetica che avrebbe magari aiutato i giocatori ad immedesimarsi meglio nei piloti a cui è stato fornito solamente un nome standard (ovvero i più utilizzati nella nostra lingua). Il comparto sonoro conta di un ottima selezione di brani musicali prevalentemente pop e rock e di un’ottimo doppiaggio italiano della voce narrante, anche i campionamenti dei veicoli e dei rumori di gara sono credibili e di buona qualità.

Onrush

In conclusione Onrush è un titolo arcade con un ottimo e pratico sistema di guida ed uno schema di comandi molto semplice da apprendere, che garantisce soddisfazioni sia ai giocatori più esperti del genere racing che ai player occasionali e meno abituati, che potranno comunque divertirsi in una produzione che premia il gioco di squadra ed il raggiungimento degli obiettivi delle varie modalità senza tener conto di tempi sul giro, posizione finale e tutte quelle cose che possono anche far finire un’amicizia virtuale in pochi secondi. Onrush strizza l’occhio agli shooter competitivi miscelando le caratteristiche dei Demolition Derby (o di Burnout e dei Takedown di Need For Speed per certi versi) a dinamiche e modalità tipiche degli sparatutto come Re della Collina, che garantisce una buona quantità di ore per il completamento della campagna ed altrettante online con gli amici. Aspettando l’arrivo delle partite competitive e di scoprire i piani post-lancio di Codemasters che saranno fondamentali per mantenere la community sul gioco, Onrush è secondo noi un titolo promosso a pieni voti a cui gli amanti dei racing game ed i giocatori incuriositi dalle modalità proposte dagli sviluppatori dovrebbero assolutamente concedere un’opportunità.

*Versione testata: PlayStation 4 su PS4 Pro, grazie ad una copia promo ricevuta dal distributore italiano.

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Onrush

7.8

Campagna

7.5/10

Gameplay

8.5/10

Grafica

8.0/10

Sonoro

7.5/10

Longevità

7.5/10

Pro

  • Frenetico e divertente
  • Veicoli ed abilità varie ed efficaci per il gioco di squadra
  • Tracciati ispirati con molti percorsi disponibili

Contro

  • Da valutare il supporto post-lancio al titolo da parte di Codemasters
  • Personaggi privi di background e di una caratterizzazione non estetica

Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

Paolo Lorenzini

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