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ELEX: lotta per la sopravvivenza – Recensione

25 Ott 2017 | Recensioni Videogiochi, PC, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, Recensioni, Videogiochi, Xbox One

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Il team tedesco di Piranha Bytes è diventato famoso nel corso degli anni per aver dato alla vita ad alcune pietre miliari del genere GDR, come la serie Gothic e Risen, riconosciuti da tutti come dei veri e propri capostipiti della corrente dei giochi di ruolo occidentale.
Pochi giorni fa il team ha riprovato di nuovo a far colpo nel cuore del suo pubblico e del mondo videoludico facendo uscire il titolo ELEX, un action RPG presentato nel corso della Gamescom 2015 ed arrivato nei negozi su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
Riusciranno i ragazzi di Piranha Bytes a mantenere le attese portando tra i giocatori un titolo nuovo ma che cerca comunque di riportare in auge crismi di giochi del passato? scopritelo con noi nella recensione.

Scegli il tuo destino

Appena avviato il titolo saremo catapultati in uno scenario post apocalittico, dato che il nostro pianeta, denominato Magalan, è stato colpito da una Cometa di grandi dimensioni, la quale lo ha ridotto gran parte in macerie e disperazione, decimandone anche gli abitanti.
Ma il meteorite in questione non ha portato solo distruzione e terra bruciata intorno a sé, infatti ha dato anche il la alla propagazione dell’Elex nel pianeta, un materiale misterioso in grado di alimentare la tecnologia e di cambiare per sempre coloro in grado di padroneggiarlo.
Proprio per questo motivo sono nate quattro fazioni, ognuna con i propri principi e ideali, più o meno discutibili, impegnate a lottare tra loro per la supremazia e il controllo delle risorse del Vecchio Mondo e il predominio sull’Elex.
Innanzitutto avremo gli Alba, la fazione di cui inizialmente farà parte il protagonista, la quale baserà le proprie idee sulla conquista assoluta del mondo e dell’Elex a costo di sacrificare addirittura le proprie emozioni; simili come equipaggiamenti ma diversi come ideali troviamo i Chierici, che vedono il materiale in questione come crocevia per una tecnologia innovativa ritenendo che il loro dio, Calaan, gli abbia donato questa risorsa per utilizzarla per i loro scopi di rinascita; poi ci sono i Berserker, persone che hanno assimilato l’Elex sviluppando delle abilità magiche, è da loro inoltre che si sono sviluppati le Albe; infine ci sono i Fuorilegge, clan di burberi, affascinati dall’Elex soprattutto per quanto riguarda la sua natura di possibile elemento assuefante.
Fatta questa doverosa premessa il titolo ci metterà nei panni di Jax un, ormai, ex comandante glorioso delle Albe, nel mentre è in volo per dar vita ad un così detto attacco finale degli Alba, che finisce per schiantarsi rovinosamente al suolo con la sua navicella, vittima di un attacco a sorpresa. Ma non è finita qui, dato che il nostro amico, verrà anche derubato di tutti i suoi averi, tra cui armi e armature, costringendolo a vagare per lande sconosciute.
Da qui partirà la nostra lunghissima avventura che ci condurrà in un mondo sconfinato pieno di insidie e pericoli, facendoci apprendere nelle fasi iniziali qualche base di gioco come i vari attacchi e poco altro, in cui sarà determinante l’aiuto di un guerriero Berserker, Duras, il quale sarà fondamentale per indirizzarci nella giusta direzione, quella quasi obbligata dell’appena citata fazione, per colpa di un bilanciamento mal gestito che porta in ogni caso a dover accettare le missioni del clan, prendendone parte, al fine di ottenere equipaggiamento e armi migliori, oltre ad una buona dose di esperienza.
Gli altri accampamenti, infatti, saranno ben lontani dalla nostra posizione iniziale e spesso saranno “difesi” da nemici che non saranno lontanamente alla nostra portata, costringendoci più volte a ricaricare dall’ultimo salvataggio per colpa di una mortifera zampata o battere in ritirata utilizzando zone sopraelevate per scappare.
Parlando invece della trama in sé, quest’ultima perderà presto di mordente, non riuscendo ad essere molto entusiasmante, anche per via delle quest principali spesso dispersive e di dialoghi con gli npc che in alcuni tratti ci sono sembrati decisamente troppo fumosi, non riuscendo a trasmettere empatia verso la maggior parte dei personaggi.
Ovviamente potremo poi schierarci con una o con l’altra fazione andando così a mutare gli eventi in gioco e, anche attraverso qualche dialogo specifico, alterare il proseguimento della trama, causando dissapori in alcuni npc o rendendoli più felici, in ogni caso, ogni scelta che faremo, sia in termini di gilda sia in termini di aiuto ai vari personaggi farà scaturire una reazione di qualcuno.

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Un combat system pieno di dubbi

Sin dall’inizio del gioco potremo muoverci liberamente ed esplorare il vasto mondo che Piranha Bytes ci mette a disposizione, ma questo è quello che veniva assunto come premessa principale del titolo, ossia un mondo libero, in cui gli utenti potevano muoversi in qualsiasi direzione da subito, anche se, l’esplorazione verrà praticamente “castrata”, o almeno ridotta, soprattutto nelle fasi iniziali da un bilanciamento decisamente ostico anche a livelli di difficoltà più abbordabili.
Infatti, come detto in precedenza, sarà quasi impossibile avventurarsi alla ricerca di armi ed equipaggiamento senza rischiare di finire a tappeto anche in uno scontro con il più facile dei nemici.
Scontri di gioco che sono uno dei punti più dubbi della produzione, infatti, quest’ultimi sono essenzialmente costituiti da due colpi principali, il solito attacco leggero, seguito a ruota da un attacco pesante, che potranno essere concatenati in un interessante sistema di combo, il quale ci consentirà di portare un terzo colpo speciale, con la possibilità di fare molti più danni del normale al nemico.
Il vero motivo però dei dubbi sul lato del gameplay risiedono in alcuni aspetti che vanno di pari passo a quanto descritto, ossia le animazioni dei combattimenti e le varie opportunità che avremo a disposizione per muoverci e schivare.
Innanzitutto il nostro personaggio sarà a dir poco legnoso rendendo gli scontri molto lenti e macchinosi, facendo perdere quasi sempre la verve e le emozioni che invece dovrebbero accompagnarli, inoltre, quando incontreremo più nemici alla volta sarà praticamente impossibile sopravvivere sia per colpa di un sistema di schivata abbastanza inutilizzabile sia per via di una telecamera e di un conseguente lock gestito non proprio alla perfezione.
La prima, infatti, sarà quasi sempre troppo lenta e spesso i nemici ci prenderanno ugualmente anche se avremo già iniziato il movimento, per non parlare poi della stamina utilizzata che rimane in ogni caso troppa, impedendoci così di utilizzare altri attacchi, come si suol dire il gioco non vale la candela; per la seconda, invece, in alcuni casi sono presenti diverse incertezze soprattutto con il lock degli avversari che a volte risulta ingestibile soprattutto nelle fasi più concitate e con più nemici a schermo.
Potremo inoltre utilizzare il nostro caro e amato jetpack negli scontri ravvicinati, anche se, risulta abbastanza complicato usufruirne per prendere qualche vantaggio effettivo, e il suo vero utilizzo rimane quello di facilitarci la fuga oppure di scalare o atterrare facilmente in qualunque situazione.

Elex Combat Serial Gamer

Da buon gioco di ruolo ELEX vedrà anche un sistema di progressione del personaggio caratterizzato da cinque opzioni migliorabili in cui troviamo forza, costituzione, destrezza, intelligenza e astuzia, le quali potranno ovviamente essere potenziate ad ogni livello acquisito dal protagonista attraverso degli appositi punti.
Queste caratteristiche fisiche principali vanno di pari passo con i talenti, che saranno anch’essi migliorabili attraverso determinati punti abilità, ma che saranno incentrati su uno sviluppo leggermente diverso; infatti potremo aumentare i talenti solo da specifici NPC che ci richiederanno un punto di sblocco e determinate caratteristiche fisiche, oltre che alla valuta di gioco.
Ovviamente salendo di livello e di caratteristiche potremo utilizzare armi e armatura sempre più performanti così da poter reggere sempre meglio all’urto dei possenti nemici che troveremo nel corso dell’avventura.
Parlando anche dell’equipaggiamento che potremo utilizzare sarà discretamente vario, in quanto potremo imbracciare possenti spade magiche, archi, asce, scudi o addirittura armi da fuoco, dandoci un’ottima libertà di selezione tra l’armamentario consentendoci di scegliere ciò che più ci aggrada.
Da notare però come le armi soprattutto all’inizio scarseggino e l’unico modo per recuperarne qualcuna sarà spendere una fortuna oppure rubarle da qualche casa nei villaggi, il gioco infatti non ci consentirà di uccidere un nemico armato fino ai denti per poi derubarlo ed equipaggiare tutto il suo ben di dio, anzi, spesso le uniche cose che troveremo dai cadaveri sarà un po’ di Elex, una meccanica che potrebbe far storcere il naso ai giocatori più moderni anche per via della fatica per abbattere ogni nemico.

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Alti e bassi

Come già detto in precedenza uno dei punti a sfavore di ELEX è senza dubbio il sistema di animazioni, questo va ad aggiungersi ad una qualità generale del comparto artistico e tecnico non proprio eccelsa anche se con alcuni buoni spunti.
Il mondo di gioco è molto ampio e risulta decisamente piacevole da esplorare ammirando diverse ambientazioni evocative e decisamente ben fatte come per esempio i quartier generali delle vari gilde, in particolare Edan e la terra dei Fuorilegge che risultano abbastanza ispirate. A queste si aggiungono però alcune location abbastanza scarne che non risultano molto convincenti, anche per via di una qualità delle texture non sempre ottimale, e di un cambiamento repentino di alcune ambientazioni fin troppo esagerato e decisamente slegato.
Stessa cosa per i personaggi, anche in questo caso, infatti, potremo vedere diversi alti e bassi, con ottime caratterizzazioni, dal protagonista ai capi dei vari clan, passando per i nostri compagni, ma anche moltissime persone generiche, fatte con lo stampino, senza un minimo di personalità, con un nome generico come contadino e altri.
Da notare inoltre una gestione dei menù poco ottimizzata, che risulta confusionaria nelle sezioni dedicate alle quest principali e secondarie, ma soprattutto in sede di scambi commerciali, nei quali gli oggetti si accumulano tutti sotto una sezione rendendo molto complicata la ricerca di quello desiderato.
Anche per quanto riguarda il lato tecnico è presente qualche imperfezione con sporadici cali di frame rate sia nelle fasi più concitate sia in alcune situazioni di esplorazione, che comunque non rovinano l’esperienza di gioco che risulta comunque stabile e fruibile.
Il comparto sonoro risulta piacevole soprattutto in alcuni brani che riescono a sollecitare e marcare il momento concitato per esempio nei combattimenti, così come il doppiaggio inglese che risulta di discreta fattura.
Da notare assolutamente la presenza dei sottotitoli in italiano che sono stati decisamente una lieta sorpresa, anche per via della qualità, sono decisamente apprezzabili e di ottima fattura.

Si poteva fare di più

L’ultima fatica di Piranha Bytes si presenta al pubblico in una forma abbastanza altalenante con pro e contro che andranno per forza di cose presi in considerazione al momento dell’acquisto, di sicuro il punto di forza della produzione risulta l’ambientazione, che riesce in ogni istante ad attirare il giocatore nel proseguimento dell’esplorazione, anche se a lungo andare potrebbe diventare un’arma a doppio taglio, visto un bilanciamento dei nemici non proprio perfetto e un combat system che risulta molto legnoso, costringendo il giocatore a batter ritirata per evitare di rimanerci secco.
Il titolo è di sicuro valido anche se, a prezzo pieno, rimane consigliato soprattutto per gli amanti degli action RPG e degli estimatori dei Piranha Bytes.

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ELEX

7.4

Trama

7.0/10

Gameplay

7.5/10

Grafica

7.0/10

Sonoro

7.5/10

Longevità

8.0/10

Pro

  • Ambientazione
  • Tante missioni variegate
  • Ottima caratterizzazione dei personaggi...

Contro

  • Animazioni legnose
  • Bilanciamento dei nemici
  • ... ma con diversi npc anonimi

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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