Alcune settimane fa, con le migliori aspettative come probabilmente moltissimi di voi, sono andato al cinema a visionare Assassin’s Creed. Eccovi tutto quello che penso di questa trasposizione cinematografica della saga Ubisoft.
Grazie ad una tecnologia rivoluzionaria in grado di sbloccare i ricordi genetici, Callum Lynch sperimenta le avventure di Aguilar, suo antenato della Spagna del XV secolo, scoprendo così di discendere da una misteriosa società segreta, gli Assassini.
Accumulando conoscenze ed incredibili abilità, Callum sarà in grado di sfidare una potente e crudele organizzazione Templare dei giorni nostri, la quale cerca di recuperare la mela dell’Eden, ovvero la reliquia in grado di controllare il libero arbitrio.
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Questa è la trama, il cui film è tratto dall’omonimo videogioco di successo marchiato Ubisoft. La sfida era molto ardua, i fans erano pronti ad estrarre le loro lame celate, pur di non vedere rovinato un capolavoro come Assassin’s Creed.
La tragedia non ha tardato ad arrivare, dando ragione ai più scettici, che già da tempo gridavano al disastro.
In poche parole: Kurzel non è stato in grado di trasmettere nello spettatore le stesse emozioni della serie videoludica, ma come sarebbe potuto avvenire tutto ciò? Probabilmente soltanto un genio sarebbe stato capace di pareggiare l’interattività di un videogioco attraverso ad un film.
Ma andiamo con ordine, facendo un’analisi oggettiva e dimenticando per una volta da cosa deriva.
La trama è intuitiva, quasi senza grandi colpi di scena, se non sul finale, dove per giunta non si capisce molto del perché di alcune scelte. Sembra quasi frettolosa, in netta contrapposizione alla pazienza tipica degli Assassini.
Buona la ricreazione delle atmosfere nelle scene dell’Animus, ma esse non riescono lo stesso a trasmettere sensazioni forti, non riescono ad entrare nella testa dello spettatore. Tanta azione, una mole incredibile di effetti speciali e un po’ di sana frenesia, fanno delle scene ambientate nel periodo dell’inquisizione spagnola, le uniche che valgano la pena seguire, pur trattandosi solo di intrattenimento.
I personaggi poi, hanno una caratterizzazione superficiale e banale, portando inevitabilmente gli attori, ad una recitazione blanda, piatta e noiosa.
Già così, si sarebbe detto abbastanza, ma quando t’impegni nel realizzare una trasposizione del genere, devi essere temprato abbastanza da sopportarne il fardello.
I fan, o i simpatizzanti di questa IP, non si saranno fatti sfuggire che l’unica cosa corrispondente all’originale, è il potere della Mela. Inoltre è necessario confrontare Ezio Auditore con Callum Lynch, anzi forse è meglio non farlo, Ezio Auditore rimane insuperabile, probabilmente uno dei personaggi meglio caratterizzati dell’intrattenimento videoludico della scorsa-generazione.
Certo, va considerato il fatto che è un film, che s’impegna a non ricopiare e cerca di sorprendere, cambiando, a malincuore, la maggior parte se non tutti i dettagli della trama originale. Peccato però che ciò abbia portato ad un disastro, perché il potenziale per questa produzione c’era tutto.
In conclusione, Assassin’s Creed è un film scialbo e di conseguenza del tutto trascurabile. Va preso per quello che è, ossia puro intrattenimento grafico, nulla di più, nulla di meno.
Requiescat in pace.
