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Bridge Constructor The Walking Dead – Ponti non proprio stabili per sopravvivere – Recensione

24 Nov 2020 | Recensioni, Android, iOS, Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X

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Il mondo di The Walking Dead attrae sempre nuove proposte, vuoi per giochi da tavolo o vuoi la serie di videogiochi della Telltale. Quello che Headup ha provato a fare, invece, è stato quello di unire Bridge Constructor alla famosa serie post-apocalittica della AMC con Bridge Constructor The Walking Dead.

In questi ultimi giorni ci siamo cimentati con la costruzione di ponti per far sopravvivere i nostri eroi. Ponti non proprio stabili (in tutti i sensi), in cui alla voglia iniziale di cercare di costruire qualcosa di efficiente emerge un “prova fino a quando non va bene” di fondo. E neanche il mondo post-apocalittico creato da Robert Kirkman aiuta il prodotto ad emergere.

L’incrocio tra nuovi sopravvissuti e vecchie conoscenze tra ponti traballanti

La trama del gioco segue le vicende di Kyra e Miles, nuovi sopravvissuti, che incrociano il nostro caro e vecchio Eugene; da lì in avanti si susseguiranno tutta una serie di livelli che ci metteranno alla prova, con i dialoghi d’intermezzo che manderanno avanti una storia che non sfrutta le potenzialità del mondo di The Walking Dead e risulta molto scialba.

Nonostante ciò, non mancherà di incrociare altri volti noti della serie (ad esempio Daryl) o nuove facce introdotte in questo nuovo titolo di Headup. Dal punto di vista del puro gameplay, Bridge Constructor: The Walking Dead riprende le meccaniche della nota serie madre; la versione provata è quella console e subito, purtroppo, sono venuti a galla alcuni problemi con i comandi, che in certi frangenti sono risultati poco precisi.

Detto questo, passiamo a parlare dell’esperienza principale: costruire ponti (o strutture) e sfruttare la fisica degli oggetti per portare i nostri eroi dall’altra parte e completare il livello. Nelle prime battute la voglia di ricorrere alla logica per costruire i ponti (o le strutture), che i personaggi poi dovranno percorrere, è tanta. Sotto questo aspetto il titolo funziona, almeno nelle prime ore di gioco; dopo qualche ora, però, come già detto subentra la voglia di “provarci finché non va bene“.

Purtroppo, molte volte, capiterà che strutture che credevamo solide vadano in pezzi e alla lunga questo stanca il giocatore. Viene in aiuto il fatto che i tentativi sono illimitati, ma vien da sé che perdere più di mezz’ora per un singolo livello è frustrante. Le opportunità per completare i vari livelli in modo differente tra loro ci sono, ma sono sfruttate male. Così come il fatto che il tutorial del gioco non è molto esaustivo nelle spiegazioni. Livelli che, però, offrono una sfida crescente man mano che si va avanti e questo è un pro a tutti gli effetti.

Bridge Constructor The Walking Dead

 

Dardo, bambola o granata? Tutto ma non in bella definizione

In Bridge Constructor The Walking Dead i nuovi sopravvissuti che incontriamo (più Eugene) hanno delle abilità speciali da poter sfruttare. Questa è la novità principale del titolo Headup: i sopravvissuti, infatti, possono sfruttare delle abilità (che sono dei veri e propri gadget) speciali per far fuori gli zombie.

Eugene, ad esempio, può contare sull’uso di una bambola per far spostare i vaganti in un punto preciso, dove poi si possono uccidere facendo cadere un container su di loro. Nel corso della storia, poi, si incrocia un’altra vecchia conoscenza: Daryl, con la sua balestra fidata. Daryl può rompere alcuni oggetti per farne cadere altri oppure semplicemente impalare i vaganti.

Un’altra sopravvissuta che si unirà al gruppo, Naomi, può utilizzare le granate per far esplodere gli zombie (ovviamente) o anche barili e auto. E questo porta a nuove meccaniche da tenere in considerazione. Insomma, i nuovi sopravvissuti che si incrociano sono delle novità a tutti gli effetti ma che però si perdono nel famoso “provaci finché non ci riesci”.

Il tutto è condito, purtroppo, da un comparto grafico scialbo, che cerca di imitare quello delle serie Telltale, ed un comparto sonoro non all’altezza. Alcuni effetti sonori, infatti, non sono proprio fedeli e, per quanto riguarda la traccia sonora, sono le solite due o tre tracce che si ripetono all’infinito.

Bridge Constructor The Walking Dead

Bridge Constructor The Walking Dead: è un sì o un no?

La risposta più ovvia che viene da dare è un secco “NI”. Il titolo appassionerà sicuramente i vari della serie madre che troveranno delle sfide interessanti da superare nei vari livelli; per tutti gli altri, invece, il gioco può andare a noia dopo poche ore per via del fatto che per superare un livello ci si potrebbe impiegare anche più di mezz’ora.

Nel caso in cui non potete farne proprio a meno di The Walking Dead, una possibilità potrebbe essere data al titolo di Headup.

*versione testata PS4, grazie al codice fornito dal publisher

 

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Bridge Constructor The Walking Dead

14,99€
6.1

Longevità

7.0/10

Gameplay

6.7/10

Grafica

5.5/10

Sonoro

5.0/10

Pro

  • Il mondo di The Walking Dead...
  • Buon livello di sfida
  • Spinge sul farti ragionare...

Contro

  • ...ma non è sfruttato appieno
  • Grafica e sonoro da rivedere
  • ...ma si passa presto al "provaci finché non ci riesci"

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