Yono and the Celestial Elephants è uno story-driven puzzle game sviluppato da Neckbolt e distribuito da Plug In Digital. Il gioco parla di Yono, elefante celestiale, apparso sulla terra per aiutare i suoi abitanti con i loro pressanti problemi quotidiani e le faccende più importanti, così come i precedenti elefanti fecero prima di lui, ognuno di loro apparso ad intervalli regolari di 1000 anni.
Oltre a darci la possibilità di conoscere le gesta dei nostri “antenati”, tramite la raccolta delle lettere (una delle risorse di gioco), il titolo ci metterà di fronte ad un mondo in cui coesistono tre razze diverse: gli umani, i non morti, e i Mekani. I primi sono caratterizzati dalla loro sete di espansione, conquistando tutto e tutti grazie ai loro numerosi eserciti; i non morti, frutto di un potente sortilegio del precedente elefante apparso sulla terra, sono caratterizzati dalla loro sete di conoscenza e dalla loro innata predisposizione al “filosofeggiare”; i Mekani, instancabili esseri meccanici, sono la “forza lavoro” del mondo, capaci potenzialmente di autosostenersi all’infinito, se non fosse per l’oppressione del popolo umano e delle loro leggi.
Queste tre fazioni caratterizzeranno i viaggi di Yono sul mondo di gioco, dove il nostro elefantino si ritroverà ad affrontare puzzle di carattere ambientale per superare dungeon, raggiungere nuove zone e aiutare i cittadini che incontreremo durante il nostro viaggio. Per fare ciò, avremo a disposizione varie tecniche “elefantesche”, come attivare meccanismi col nostro soffio, prendere a testate oggetti di gioco (e nemici), o sparare noccioline con la nostra proboscide. Sorvolerei sul sistema di combattimento, inserito nel gioco più come riempitivo e variazione sul tema che come vera e propria meccanica di gioco.
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Mettiamo comunque subito in chiaro una cosa: questo non è un gioco per adulti. Non perché lo stile grafico o artistico generale sia stucchevole (questo dipende da quanto il vostro cuore sia simile alla pietra), anzi, ma perché molti degli enigmi potrebbero risultare, ai giocatori più esperti, dannatamente semplici. Ma, se dunque sembra scontato che questo gioco venga inevitabilmente indirizzato ad un pubblico particolarmente giovane, bisogna un attimo fare un passo indietro: la presenza degli adulti non è, ovviamente richiesta, ma è genuinamente consigliata. No, non spaventatevi, i bambini sono al sicuro!
Yono affronterà missioni in cui lo scopo sarà aiutare, nel termine più puro della parola, i vari personaggi che incontreremo, senza mai e poi mai chiedere nulla in cambio. Tra una massiccia dose di buonismo e cascate di caramelle e fiori d’arancio, però, Yono avrà anche modo di intraprendere discorsi interessanti con alcuni rappresentanti delle fazioni presenti in gioco, riguardanti economia, religione e politica. La leggerezza e la semplicità con cui questi argomenti vengono trattati, potrebbero far si che questi vengano “bypassati” da un pubblico più giovane, magari attratto più dai colori e dal curatissimo comparto grafico. Sarebbe, dunque, una perfetta occasione in cui il videogioco si trasforma non solo in un mezzo educativo, ma in un’ottima occasione di dialogo tra generazioni separate da parecchi anni di età di differenza, discutendo di argomenti facilmente applicabili al mondo reale in cui viviamo.
Yono and the Celestial Elephants, dunque, è un perfetto esempio in cui questo media può accontentare giocatori di più fasce d’età, riuscendo ad unirli anziché separarli, offrendo un titolo accattivante dal punto di vista grafico e facilmente godibile dal punto di vista delle meccaniche di gioco. Molto interessante, inoltre, la storia celata dietro lo sviluppo del gioco, ma di questo non dico nulla, a voi abili cercatori scoprire la verità!
