I beat’em up sono dei titoli che hanno segnato da sempre la storia videoludica sin dalle loro prime rappresentazioni nel corso degli anni 90′ all’interno delle sale giochi con tutta una serie di titoli iconici come Golden Axe, Street of Rage e Mutant Ninja Turtles. L’obiettivo principale di queste produzioni è sempre stato uno e uno solo, picchiare indistintamente tutti e nemici che si paravano davanti a suon di calci e pugni buttando via monetine su monetine, lire su lire alle macchinette. Sono passati una trentina d’anni e il genere ha subito delle evoluzioni anche se col passare del tempo i giocatori sono diventati sempre di più una nicchia rispetto al mercato globale racchiudendo solo una ristretta cerchia di appassionati. Da tempo diverse case di sviluppo si arrovellano per cercare soluzioni e dare nuova linfa al genere in questione e tra queste troviamo anche la storica DotEmu una compagnia che ha sempre creduto nei picchiaduro a scorrimento dando vita nel corso degli ultimi anni a titoli come Teenage Mutant Ninja Turtles e Streets of Rage 4 fino all’ultimo esperimento, che è quello di cui parliamo oggi, Absolum. Vediamo se l’esperienza del team francese basterà per dar vita ad un picchiaduro in grado di rialzare le sorti del genere.
I quattro ribelli
Le vicende di Absolum si svolgono nelle terre di Talmh, un mondo colpito dalle ambizioni di alcuni maghi che hanno indissolubilmente modificato le caratteristiche di quest’ultimo con un cataclisma terrificante. In questo parapiglia a guadagnarci è stato il Re Sole Azra che è riuscito a consolidare il suo potere instituendo anche una speciale organizzazione chiamata Ordine Cremisi, incentrata sul controllo dei maghi sopravvissuti ai sopracitati avvenimenti dettando legge e imprigionando tutti gli eventuali stregoni pericolosi. E’ con questa premessa narrativa che viene sviluppata la storia del gioco che vede come protagonisti quattro ribelli guidati dall’incantatrice Uchawi: troviamo l’elfa Galandra dotata di una spada colossale e dei poteri da negromante; il nano di Talamh chiamato Karl letale nel corpo a corpo e armato di un temibile archibugio; proseguendo troveremo anche il mago Brome e a completare l’opera ci sarà il combattente Cider. Con questi personaggi avremo a che fare con temibili nemici e situazioni concitate che ci permetteranno di scoprire sempre più dettagli e vicende sul mondo di gioco a suon di run come il più classico dei roguelite giustificando le morti e le resurrezioni con i poteri dei ribelli che vanno ad inserirsi in questo mondo fantasy.

Beat ’em up e roguelite convincono insieme
A livello di gameplay Absolum è veramente un ottimo beat ’em up con diversi attacchi a disposizione di ognuno dei personaggi che vanno dai più veloci colpi di base a quelli più potenti che caratterizzano i vari eroi, oltre a questi troviamo anche gli attacchi speciali da utilizzare tramite il mana, le Arti Arcane, che sono selezionabili all’inizio dell’avventura e vanno a modificare l’esperienza della run. Si va da mosse che migliorano i movimenti, contrattacchi oppure trappole da piazzare sul campo di battaglia, ovviamente facendo sempre più run il gioco si amplierà sempre di più con i giocatori che potranno impratichirsi con le abilità più congegnali per il loro stile di gioco. Infine troviamo anche l’Arte Suprema, una sorta di super mossa attivabile solo in punti specifici della mappa recuperando delle stelle sparse per il mondo di gioco.
Tutto ciò potrà essere cambiato ogni run attraverso i Riti che permettono ai giocatori di sbloccare bonus, abilità e modifiche alle statistiche del personaggio utilizzato così da diversificare ogni volta i combattimenti e l’esperienza di gioco. Questi potenziamenti e il passare delle partite va però a scontrarsi con l’equilibrio del gameplay con la difficoltà che in alcuni casi non riesce a tenere il passo con tutte le possibilità date ai giocatori e il gioco risulta forse un po’ più semplice di quanto ci si aspetti da un roguelite così ben fatto.
Da notare infine che il team di sviluppo ha implementato anche la possibilità di affrontare le run sia in cooperativa locale sia online che risulta un bel valore aggiunto nella faretra di Absolum.

La bellezza artistica
Uno dei punti di forza del nuovo titolo targato DotEmu è senza ombra di dubbio il comparto artistico, il gioco infatti gode di uno stile cartoonesco veramente delizioso con una cura nei dettagli minuziosa sia per quanto riguarda i personaggi e le loro mosse sia per quello che concerne i fondali e gli scenari, davvero ottimamente realizzati. Il pattern di colori è ben utilizzato per risaltare i personaggi principali e i protagonisti con uno stile che va a richiamare alcuni titoli del passato come per esempio le produzioni targate di Vanillaware che tanto hanno dato al genere dei Beat ’em up.
Ad accompagnare un’ottimo comparto artistico troviamo anche un eccellente comparto audio con diverse tracce epiche e memorabili soprattutto grazie a dei compositori che hanno segnato il genere videoludico tra i quali troviamo Gareth Coker, che ha contribuito all’eccezionale Ori and the Blind Forest, ma anche Mick Gordon e Yuka Kitamura, rispettivamente artisti dietro Doom e Dark Souls/Elden Ring.

Una perla da giocare
Absolum è un titolo di valore assoluto, una produzione che mette insieme due generi come i Beat ’em up e i Roguelite e lo fa alla perfezione dando ai giocatori un’esperienza unica sia per quanto riguarda il gameplay ma soprattutto per quanto riguarda il comparto audiovisivo davvero di pregio. L’unico appunto che potrebbe far storcere il naso a qualche videogiocatore è il bilanciamento che in alcune occasioni non risulta centratissimo soprattutto quando i protagonisti godono di molti perk e abilità, in ogni caso però il gioco rimane, probabilmente, un nuovo punto di riferimento nel suo genere.
*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher








