Disponibile dallo scorso 4 settembre su PC, PlayStation 5 ed Xbox Series X|S (anche sul Game Pass), L’Ordine dei Giganti è il primo DLC di Indiana Jones e l’Antico Cerchio, videogioco sviluppato da MachineGames e pubblicato da Bethesda Softworks e Xbox Game Studios uscito lo scorso anno sulle piattaforme Microsoft e pochi mesi fa sull’ammiraglia di Sony (qui la nostra recensione del gioco base).
L’Ordine dei Giganti è un contenuto aggiuntivo che, pur non essendo un vero e proprio seguito, regala qualche ora extra di avventura inedita tra misteri, enigmi e inseguimenti dal sapore tipicamente “Indy” agli amanti della saga dell’iconico archeologo.
Il DLC si colloca all’interno della campagna principale, partendo dal Vaticano, uno dei primi scenari visitabili nella storia base e nonostante sia legato cronologicamente agli eventi del gioco principale, la sua struttura è abbastanza autonoma da poter essere affrontata anche come esperienza a sé, soprattutto per chi desidera prolungare il viaggio dopo i titoli di coda. Il DLC inoltre adatta gli scontri ed i combattimenti in base al livello di Indiana Jones con cui si affronta questo nuovo mistero, quindi se avete completato il gioco e potenziato il personaggio l’esperienza non risulterà troppo facile ma ben bilanciata.

Tra catacombe e complotti
La vicenda prende il via con l’incontro tra Indiana Jones, Padre Ricci e il suo inseparabile pappagallo Pio. Una leggenda parla di un elmo sepolto sotto i Giardini Vaticani, reliquia appartenuta ad un misterioso guerriero legato all’Ordine dei Nephilim. Ovviamente, i fascisti italiani ed una nuova fazione misteriosa non renderanno facile la vita al nostro archeologo preferito, a cui toccherà sgusciare tra posti di blocco e pattuglie per raggiungere l’obiettivo e dipanare la matassa di questo nuovo mistero.
La ricerca dell’elmo è solo l’inizio di un intrigo più ampio che porta Jones ad esplorare Roma, tra strade, catacombe e fognature, sulle tracce di manufatti nascosti e segreti sepolti nella storia. La città eterna diventa il vero palcoscenico di questa avventura compatta ma intensa, che mescola enigmi, scontri con cultisti e momenti di pura esplorazione.

Una Roma viva e dettagliata
Pur non offrendo nuove aree “aperta” come quelle del gioco principale, l’ambientazione romana è ricca di dettagli, scorci suggestivi e piccoli segreti da scoprire. Ogni vicolo, tunnel o passaggio sotterraneo cela note, reperti opzionali e persino incontri curiosi, come quello con un gatto randagio che si lascia coccolare e decine di rimandi ad altre avventure di Indy. La colonna sonora firmata da Gordy Haab accompagna il tutto con rimandi intelligenti alle iconiche melodie di John Williams, mantenendo vivo il fascino cinematografico ed alta l’immedesimazione.
Migliorie al gameplay
L’Ordine dei Giganti dura circa quattro/cinque ore, ma offre una struttura varia e scorrevole. Gli enigmi rappresentano il punto più alto del pacchetto, ispirati alla storia romana e medievale, capaci di coniugare logica e atmosfera. Particolarmente memorabili quelli con le statue di serpenti e gladiatori, tra i migliori dell’intero gioco.
Il platforming introduce una nuova meccanica basata su contrappesi e piattaforme mobili: niente di rivoluzionario, ma abbastanza per dare un po’ di varietà in più agli spostamenti. Anche il combattimento riceve qualche piccolo aggiustamento, con nuove armi e sezioni che spingono maggiormente sull’approccio stealth, reso soddisfacente da nemici spesso distratti o impegnati a fare altro.
E come sempre, la scrittura non manca di ironia: battute estemporanee e commenti taglienti di Indy strappano più di un sorriso, contribuendo a mantenere vivo ed inalterato lo spirito scanzonato della saga.

Una mini-avventura dal cuore classico
Narrativamente, L’Ordine dei Giganti rievoca atmosfere che richiamano L’Ultima Crociata, con qualche venatura oscura da Il Tempio Maledetto. Il mistero affonda le radici tra Crociate, Impero Romano e leggende dimenticate, inserendo dettagli storici che danno spessore al contesto e alimentano la componente “archeo-thriller” del gioco.
Nonostante le dimensioni ridotte rispetto all’avventura principale, il DLC riesce ad intrattenere senza mai sembrare forzato. L’unico vero punto debole resta il combattimento finale, gestito in maniera un po’ macchinosa, ma compensato da un’ambientazione scenograficamente impressionante e da una conclusione che, seppur breve, sa regalare un sorriso ai fan più affezionati.

In conclusione, L’Ordine dei Giganti non ha la portata epica delle avventure più celebri di Indiana Jones, ma riesce a catturare in poche ore tutto ciò che rende speciale il personaggio: enigmi ingegnosi, scenari affascinanti, humor sottile ed un tocco di misticismo. È una piccola parentesi narrativa che arricchisce l’esperienza di L’Antico Cerchio, perfetta per chi non ha ancora voglia di appendere il cappello e la frusta al chiodo.
*Versione testata: Xbox Series X, grazie ad un codice fornito dal publisher







