La storia dei fighting game legati agli anime è ben radicata nel mondo videoludico ed ogni anno troviamo sempre un team che prova a buttarsi nell’intento di dar vita ad un tai in sulle più note serie. Nel mese di luglio è arrivato il momento di uno degli anime più famosi che non aveva ancora visto la luce sotto queste spoglie videoludiche (almeno per quanto riguarda le console di questa generazione), stiamo parlando di Hunter x Hunter, una delle serie che forse più si sposa con questo genere di giochi. Ed è così che i team di Bushiroad ed Eighting hanno colto la palla al balzo per confezionare un picchiaduro 3vs3 intitolato Hunter x Hunter Nen Impact, provando a replicare quanto di buono visto con Dragon Ball FighterZ. Vediamo se l’esperienza del team di sviluppo sarà bastata per dar vita ad un picchiaduro da ricordare.
Contenuti all’osso
Dal manga di Togashi le possibilità in termini quantitativi per quanto riguarda la storia erano decisamente tante ma il team di sviluppo ha scelto di dar vita ad un’opera abbastanza conservativa che non si discosta di molto dalle altre produzioni viste in questi anni: è presente infatti una modalità campagna che però sfrutta delle diapositive per raccontare la storia, la quale racchiude solo una porzione di quanto visto nel manga. Il lavoro fatto su questa modalità è decisamente ai minimi termini con qualche combattimento qua e la intervallato appunto dalle suddette diapositive senza riuscire a coinvolgere i giocatori all’interno di un franchise che nel corso degli anni ha sapito rapire milioni di fan. In “aiuto” della campagna troviamo anche la modalità sfida, anch’essa molto limitata e gli incontri online sono penalizzati da un netcode che ha più di qualche problema mettendo in crisi i giocatori con diverse disconnessioni e una latenza proibitiva andando a rovinare di molto un’esperienza che a livello di gameplay risulta anche accettabile.

A colpi di Nen
Il focus principale della produzione è ovviamente il gameplay che riesce a risollevarsi un po’ rispetto ai contenuti e alla qualità generale del titolo: il metodo è quello classico già visto in altri prodotti del genere, ovvero le battaglie 3vs3 con un sistema di combattimento sempre più stratificato.
I combattenti hanno a disposizione diversi tipi di attacchi che vanno dai leggeri, medi fino ad arrivare ai pesanti coadiuvati dai colpi Nen ed un tasto adibito agli attacchi speciali con la possibilità di concatenare i vari colpi dando vita a combo sempre più complicate. Da buon titolo basato su Hunter x Hunter il Nen la fa da padrone e troviamo addirittura un sistema che ne permette l’utilizzo in stile aura dei giochi di DragonBall, dando la possibilità ai giocatori di sfruttare tre diverse tipologie di potenza degli attacchi con l’obiettivo di perfezionare il tempismo con cui utilizzare le diverse tecniche all’interno dello scontro. Tolto il grande problema del titolo ci troviamo davanti ad un picchiaduro con un roster discreto, anche se molto limitato visto quanto si poteva attingere dall’opera di Togashi, composto da 16 combattenti ognuno con le proprie caratteristiche e mosse peculiari con la presenza dei personaggi iconici della serie come Gon caratterizzato dalle sue combo, Killua che gode di movimenti fulminei, arrivando poi al più tecnico Kurapica e l’interessante Hisoka. Insomma con i personaggi ci si può divertire per bene soprattutto per masterarli e impararli a fondo, risultando uno dei punti di forza del titolo anche se, in alcune situazioni, alcuni risultano un po’ sbilanciati.

Così e così
Il comparto grafico e artistico della produzione punta sul 2.5D riuscendo a dare delle belle sensazioni in battaglia con modelli e animazioni fluide e ben realizzate anche se prive di spunti di alto livello come visto in altre produzioni. Il titolo infatti non riesce a spiccare soprattutto per via di texture un po’ sottotono e di una qualità generale non eccelsa che non riesce ad attingere a piene mani da quanto visto nell’opera di Togashi.

Si poteva fare molto di più
Hunter x Hunter Nen Impact è un picchiaduro che non riesce a spiccare in un mondo disseminato di titoli importanti e ben costruiti, a livello di gameplay la produzione risulta anche interessante e piacevole da giocare ma è anche costellata da una serie di problemi sia per quanto riguarda il netcode abbastanza disastroso sia a livello contenutistico offrendo pochissime possibilità ai giocatori. Anche per quanto riguarda la storia proposta e il roster si poteva fare molto di più visto che di materiale da cui attingere ce n’è a dismisura. In conclusione possiamo definire la nuova fatica di Eighteen un’occasione sprecata di dare ancor più visibilità ad una delle opere più famose per quanto riguarda i manga/anime degli ultimi anni.
*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher







