La stagione autunnale porta sempre aria di novità nel mondo videoludico tra i classici appuntamenti tripla A degli sparatutto come Battlefield e Cod a qualche sorpresa inaspettata come Arc Riders c’è sempre la possibilità di trovare alcune chicche nascoste ai videogiocatori poco attenti ed in questo caso parliamo di Winter Burrow, un cozy game con degli spunti survival che prova a infilarsi sottovoce nelle console degli utenti PC, Xbox e Switch. Stando alle parole del creatore del gioco, Benjamin Salqvist, la produzione targata Pine Creek Games prende spunto da titoli come Dont Starve e Animal Crossing andando a combinare alcune caratteristiche di ognuno per dar vita ad una piccola produzione ma che sembra avere una sua personalità distinta. Vediamo dunque se questo basterà ad avere un buon riscontro in questa recensione.
La sopravvivenza del topo
Il gioco ci mette nei panni di un piccolo topolino che eredita la casa dai genitori che, dopo essersi trasferiti in città, vengono sopraffatti dalla vita e dai ritmi frenetici lasciando tutti i loro risparmi in mano al figlio che ha come obiettivo quello di ristrutturare la casa in campagna malmessa e abbandonata da diversi anni. Da qui si sviluppa un titolo che punta sulla gestione della dimora e sull’anima survival con il piccolo protagonista che deve cercare di sopravvivere trovando materiali e oggetti utili per costruire utensili e piatti da mettere sotto i denti. Il tutto si basa sulla ricerca all’esterno della casa dei materiali con un clima difficile da sopportare per un topolino di campagna visto il rigido inverno che e le importanti nevicate che colpiscono la zona; in questo caso bisogna scegliere e calibrare le escursioni in cerca di materiali per evitare di compromettere l’avventura, infatti c’è sempre il rischio di patire il troppo freddo se si prolunga eccessivamente una spedizione, rendendo importanti le scelte dei giocatori su quando tornare alla base oppure quando proseguire a rischio e pericolo. Per fortuna la tana non è la sola salvezza all’interno del gioco dato che andando avanti nell’esplorazione abbiamo la possibilità di incontrare altri npc animali che non solo ci possono dare un posto caldo dove riposare ma anche affidare delle missioni che vanno dalla realizzazione di oggetti e ricette al recupero di specifici materiali.

Gestire casa
Insieme all’anima survival troviamo anche il suo lato gestionale, quello più ispirato ad Animal Crossing, che consente ai giocatori di addobbare e abbellire la propria tana con la possibilità di utilizzare poi anche qualche oggetto presente all’interno dell’abitazione per migliorare le proprie statistiche come per esempio recuperare la salute riposando sulla poltrona oppure cucinare mettendo a posto la stufa e così via. Alla lunga forse questo metodo prevede l’utilizzo di fin troppi strumenti e materiali ponendo così il giocatore ad alcune scelte per aver successo nelle missioni che risultano sempre la parte più importante del gioco andando a tralasciare quello gestionale.

Una fiaba ispirata
A livello artistico il gioco è veramente eccezionale con una direzione artistica e una qualità veramente piacevoli da vedere riuscendo a richiamare le vibrazioni dei libri illustrati per i più piccoli prendendo spunto dal celebre fumetto di David Petersen Guardie d’Onore.
I colori sono vivaci e sono ben distinti tra le sezioni all’interno della tana e all’esterno, si vede un chiaro contrasto tra il mondo esterno, più ostile e duro con il bianco della neve e i colori più scuri della notte, e quelli relativi alla casa che sono più vivi e avvolgenti. Meno presente invece la colonna sonora che per scelta è stata inserita solo in qualche situazioni con piccoli accenni di pianoforte giusto per accompagnare il protagonista nel suo viaggio.

Un cozy game misto a survival che merita
Winter Burrow è un titolo che punta su un misto tra survival e cozy game trattando anche alcune tematiche non banali come la perdita e la solitudine ma con un’anima rilassata cercando di raccontare il tutto come se fosse una fiaba, facendo anche fede ai fumetti di David Petersen. L’opera di Pine Creek Games è di sicuro consigliata ai più piccoli ma anche a chi vuole affrontare un survival un po’ più rilassato dalla durata di una decina di ore.
*Versione Testata: Switch, grazie al codice fornitoci dal publisher








