Genere: Horror fantascientifico | Autore: Sean McCoy | Editore: Tuesday Knight Games | Edizione recensita: Deluxe Set – Prima Edizione
Creato da Tuesday Knight Games dopo una versione zero ed una riuscitissima campagna Kickstarter, Mothersphip 1E Deluxe Set comprende ben otto libretti in formato “zine”, spillati, con quattro manuali di regole (giocatore, guardiano, navi e “bestiario”) e quattro avventure, di cui una introduttiva perfetta per iniziare a giocare. Disponibile in edizione digitale su DriveThruRPG e fisica sul sito dell’editore, scopriamo nel dettaglio i contenuti di questo Deluxe Set del GDR da tavolo Mothership, OSR horror chiaramente ispirato all’universo di Alien ed altri titoli dell’orrore e sci-fi.

Poche regole, creazione rapida, morti frequenti
Mothership è un gioco di ruolo da tavolo horror fantascientifico che fonde le atmosfere claustrofobiche di Alien, il body horror di The Thing, il terrore cosmico di Event Horizon e il cinismo tecnologico di Outland. La prima edizione (1E), uscita ufficialmente nel 2023 dopo una lunga fase zero edition giocata e amata da molti, si conferma un sistema agile, evocativo e spietato, perfetto per campagne brevi molto intense o one-shot memorabili. Non è un gioco per eroi, ma per sopravvissuti.
Il cuore meccanico di Mothership, in cui tutte le regole base sono contenute nella Player’s Survival Guide in poco più di 40 pagine, è un sistema d100 chiamato Panic Engine, che punta tutto sulla tensione, il caos e la rapidità di gioco. Il sistema si differenzia dagli altri giochi che utilizzano il d100 per diversi motivi: in primis ottenere due zeri sarà considerato come critico positivo (valore 0 e non 100), ogni risultato doppio dei dadi (11, 22, 33, 44…) sarà un critico (successo se sotto il punteggio del giocatore della statistica o del tiro salvezza, negativo se superiore) ed i punteggi dei personaggi non sono alti come per esempio in Cthulhu, ma entrano in un range che va da 27 a 45 di base per le quattro statistiche (che vedremo tra poco) e tra 12 e 30 per i tre tiri salvezza. Questi numeri vengono poi leggermente aumentati (o diminuiti) dalla scelta della classe e dalle abilità, che però possono essere utilizzate solo in casi specifici per aggiungere il punteggio alla statistica e non in maniera permanente.

La creazione del personaggio è molto rapida e semplice ed è spiegata all’inizio della Player’s Survival Guide e sulla scheda del personaggio; oltre alle statistiche ed ai tiri salvezza, per cui si tirano 2d10 (+25 per le caratteristiche e +10 per Saves e Vita) l’equipaggiamento (diviso per ogni classe) il gingillo e la toppa (con il motto del personaggio, diciamo) si ottiene tirando sulle apposite tabelle.
Le quattro statistiche sono Strenght (Forza), Speed (Velocità), Intellect (Intelletto) e Combat (Combattimento) mentre i tre tiri salvezza sono Sanity (Sanità), Fear (Paura) e Body (Corpo). Le abilità invece, sono una quarantina e si dividono in Trained Skills (Allenate, offrono un bonus di +10), Expert Skills (Esperte, bonus di +15) e Master Skills (bonus di +20); come potete vedere qui sotto nella lista delle abilità presenti sulla scheda, per avere un’abilità Expert occorre avere come prerequisito una di quelle Trained collegate e lo stesso vale per quelle Master, che richiederanno due abilità precedenti. I bonus offerti dalle abilità, come detto sopra, non sono permanenti ma saranno utilizzabili solo quando hanno senso: per esempio l’abilità botanica offrirà il bonus di +10 al tiro su Intelletto del giocatore se deve esaminare una strana pianta aliena e non a qualsiasi tiro di quella caratteristica, così come l’abilità Armi da Fuoco (Firearms) garantirà il bonus solo se il personaggio sta sparando e non in generale a Combat. In Mothership è presente anche il classico sistema di vantaggio e svantaggio, che farà tirare al giocatore due dadi percentuale scegliendo il migliore o il peggiore ed a discrezione del Warden (Guardiano, il Master) potranno essere anche accumulate le situazioni ottenendo un doppio vantaggio oppure un doppio svantaggio e così via (ovviamente un vantaggio annulla uno svantaggio).

Lo Stress, che in questo gioco sarà facilissimo accumulare, parte da un valore minimo di 2 e può arrivare ad un massimo di 20 e quando si effettua un check Panico occorre ottenere un numero superiore allo stress attuale con un tiro di un d20 ed in caso di fallimento occorrerà tirare sulla specifica tabella degli effetti; si ottiene Stress sia con un fallimento sui tiri sulle statistiche e i tiri salvezza che in molte situazioni narrative in cui il Warden richiederà un check Panico.
Il combattimento in Mothership non prevede effettivamente un’iniziativa, ma per ogni round (di 10 secondi di tempo in gioco) in cui tutte le azioni si svolgono in contemporanea, il master spiegherà cosa potrebbe succedere se i personaggi non reagiscono, i giocatori stabiliscono una linea d’azione singola o collettiva e poi il Warden risolve le azioni di tutti (PG e nemici) e stabilisce eventuali tiri salvezza o sulle statistiche e farà tirare eventuali danni, risolti i quali si procederà allo stesso modo per il round successivo fino alla fine dell’incontro. Esistono quattro tipi di distanza in combattimento ed in gioco per stabilire la fattibilità di movimenti e colpi: Adiacente, a corto raggio, a lungo raggio e molto distante (extreme range),
Le armature e le coperture offrono dei Punti Armatura (AP, Armor Point), una volta subiti danni pari a questo valore l’armatura o la copertura sarà distrutta e tutti gli ulteriori danni saranno subiti dal PG o nemico colpito. Ogni personaggio ha un numero di ferite massime sulla scheda e ogni volta che si subiscono danni occorre tirare sull’apposita tabella in base alla tipologia del colpo ed alla gravità. Quando un personaggio muore il master effettua un tiro sulla tabella Morte e tiene nascosto (al tavolo si copre il dado con una tazza) il risultato finché uno degli altri giocatori non va a controllare lo stato del compagno a terra, che potrà essere svenuto, morente, in coma o morto definitivamente.
In Mothership però non sono solo i combattimenti a poter uccidere i personaggi, ma anche una moltitudine di altre eventualità: lo spazio stesso è un ambiente mortale per gli esseri umani e nei pianeti esplorati potrebbe esserci un’atmosfera tossica o corrosiva, che senza la giusta attrezzatura ucciderebbe i malcapitati in una manciata di secondi. Inoltre il gioco tiene conto anche delle esigenze fisiologiche umane e quindi il Warden darà svantaggio per esempio se i PG non mangeranno e non berranno un litro d’acqua almeno una volta ogni 24 ore, così come in caso di guasto del supporto vitale dell’astronave o della stazione spaziale o in presenza di radiazioni.

Il Shipbreaker’s Toolkit invece è un manuale, sempre in formato zine di 44 pagine, dedicato a tutto l’occorrente per le navi spaziali; al suo interno ci sono spiegazioni dettagliate sulle sei classi di navi disponibili a partire dalla compilazione della scheda apposita che sarà condivisa dai giocatori. Il volumetto contiene la spiegazione di ogni singolo ambiente delle varie astronavi, sugli armamenti ed il combattimento, sui consumi di carburante ed i costi di viaggio, sulle criocapsule ed i pod di salvataggio, sui salti a velocità warp e perfino su eventuali mezzi di sbarco.

Il Warden’s Operation Manual, di circa 60 pagine ovviamente in formato zine, offre invece agli aspiranti Warden/Master tutto il necessario per creare, condurre e pianificare sessioni e campagne di Mothership. Il manuale, pur avendo come gli altri due descritti prima poche pagine rispetto alla maggior parte dei GDR moderni, è una delle guide per narratori migliori che ho letto finora, ricca di tabelle, consigli e “trucchetti” che permettono anche a chi non ha esperienza in generale con i giochi di ruolo o nello specifico con titoli di stampo horror/survival di mettere in piedi in pochissimo tempo sessioni e campagne davvero credibili e d’atmosfera.

L’ultimo manuale di gioco è Unconfirmed Contact Reports, 56 pagine in formato zine, che è in pratica il bestiario di Mothership e contiene una cinquantina tra mostri, aberrazioni, mutanti, bestie, alieni e possibili nemici che potranno essere utilizzati per rendere (ancora) più difficoltosa la sopravvivenza dei personaggi interpretati dai giocatori. Ogni “nemico” ha una pagina dedicata con tutte le statistiche ed una splendida illustrazione ed il manuale ha un comodo indice finale con un pratico riepilogo per il Warden.
Completano il Set Deluxe di Mothership (oltre allo schermo del Warden) quattro moduli tra supplementi ed avventure, di cui metto solo una breve descrizione per permettere a chiunque legga questa recensione di giocarle:
- Dead Planet: Avventura – C’è un pianeta a cui nessuna nave sfugge. Un luogo dove la morte chiama come un faro tra le onde dei vivi.
- A Pound of Flesh: Supplemento – Contiene la descrizione dettagliata della stazione spaziale Prosper’s Dream, di tutti gli ambienti e dei principali NPC, oltre che tabelle e consigli per costruire una stazione spaziale per la propria avventura/campagna homebrew.
- Another Bug Hunt: è l’avventura introduttiva ufficiale di Mothership. L’equipaggio dei giocatori ha il compito di ristabilire le comunicazioni con una remota colonia di terraformazione. Tuttavia, al loro arrivo sembra che la colonia abbia subito un violento attacco e che non si trovi nessuno.
- Gradient Descent: Avventura – è un megadungeon horror fantascientifico ambientato in una fabbrica di androidi abbandonata e controllata da una potente IA malvagia nota come “MONARCH”.




In conclusione, Mothership è puro horror sci-fi: ostile, disperato, pessimista. Le ambientazioni sono sporche, industriali, con navi cargo arrugginite, laboratori fuori controllo e creature aliene spaventose che la mente umana non è nemmeno in grado di comprendere. Ma il vero nemico non sono gli alieni, bensì la paranoia, la follia ed il panico dei membri dell’equipaggio/personaggi. Ogni missione è una discesa nell’incubo, dove l’equipaggio spesso finisce per autodistruggersi prima ancora di affrontare la minaccia reale e questo senso costante di pericolo e d’instabilità è la vera forza narrativa del gioco.
Mothership 1E è uno dei giochi di ruolo più interessanti, coerenti e distintivi del panorama indie moderno. È un perfetto survival horror spaziale, costruito su tensione, morte improvvisa e decisioni morali estreme. Se cercate un GdR che vi faccia sudare freddo, Mothership è il biglietto per il vuoto che stavate aspettando.
Un must per gli amanti dell’horror sci-fi. Letale, teso, indimenticabile.
*Copia digitale del Deluxe Set offerta da Tuesday Knight Games su DriveThruRPG in cambio di una recensione onesta.







