Ecco il commento (un po’ in ritardo) del tredicesimo episodio della quinta stagione di Arrow, intitolato Spectre of the Gun.
#5e13(Spectre of the Gun) – Analisi senza spoiler
Un episodio insolito per quello a cui siamo abituati, che motiva almeno in parte la scelta di The CW di far uscire soltanto Arrow, questa settimana.
La trama principale della stagione viene accantonata, per presentare allo spettatore delle tematiche delicate, in America in special modo, si parla di armi, libertà e di critica alla politica, o meglio del modo di farla.
Ampio minutaggio per il personaggio di Rene, di cui ci vengono raccontate le origini, buoni sviluppi anche per i personaggi di Dinah e lo stesso Oliver.
Un puntata interessantissima, anche se atipica, con la quale il cast e la produzione della serie prendono posizione su un argomento molto spinoso.
[embedyt] http://www.youtube.com/watch?v=ve5fVd8ABo8[/embedyt]
Attenzione, da qui in avanti analizziamo la trama dell’episodio, pertanto è SPOILER.
Come si evince dal commento, questa puntata offre pochi spazi di manovra per scrivere un riassunto simile a quelli che abbiamo portato, non aspettatevi quindi la solita demenza.
L’episodio inizia nel covo del team Arrow, dove Felicity è a lavoro sulla ricerca della madre di Prometheus, se ricordate, qualche puntata fa, si era scoperto che probabilmente il padre del villain era uno degli uomini uccisi da Oliver, i cui nomi erano scritti nella lista; con molta probabilità nel prossimo episodio la ricerca avrà i suoi frutti.
Thea è tornata e non perde tempo nel far presente ad Oliver il suo disprezzo verso Susan Williams e i conati di vomito che la relazione fra i due le induce.
I due, arrivati nell’ufficio del sindaco, trovano Quentin e Rene, che scopriamo essere il nuovo aiutante del vice-sindaco, Thea si pente di essersene andata, visto che in sua assenza la situazione è velocemente degenerata. (Il sindaco assume sua sorella come aiutante, poi come vice-sindaco il padre della sua amica e ora l’aiutante del vice sindaco è un suo amico, Star City è in Italia? È il commento di Arrow o di “I Raccomandati”? Sono confuso).
La giovane non fa in tempo a pensarlo, che un uomo armato fa irruzione nel municipio, seminando morte e distruzione, Rene che porta sempre con sé un arma, riesce a mettere l’uomo in fuga.
I flashback di quest’episodio hanno come protagonista Rene e non Oliver, nel primo lo vediamo preparasi per andare ad assistere ad una partita, ed avere un battibecco, con quella che sembra essere la sua fidanzata, che è appena ricaduta nel tunnel della droga.
Tornando al presente, il bollettino di guerra riporta cinque morti, 24 feriti tra cui Adrian Chase e altri otto in condizioni critiche; nel covo, il team Arrow discute sull’accaduto e portano a galla la polemica delle armi, che da tempo affligge l’America, Curtis si schiera dalla parte del veto, Rene da quella della libertà.
Nel frattempo Quentin, lasciando il municipio, aveva incrociato l’attentatore nell’ascensore, e va quindi dalla polizia a fornire un identikit dell’uomo.
Nel secondo flashback scopriamo che la donna, vista in precedenza, è la moglie di Rene, e che i due hanno una figlia di nome Zoe, Rene prima di andare alla partita con la figlia da alla moglie un ultimatum: o la droga o la famiglia.
Cambio di scena: Oliver è all’ospedale e viene raggiunto da Thea che porta anche una brutta notizia, ovvero che due fra i pazienti in condizioni critiche sono deceduti, i fratelli vanno a fare visita a Chase, che parlando dell’arma usata per l’attentato, li indirizza alla famiglia criminale Bertinelli.
Il team al gran completo, eccezion fatta per Oliver, è nel covo a discutere ancora sulla questione delle armi, quando Curtis fa notare che lui essendo nero ha tre volte le probabilità, rispetto ad un bianco, di prendersi una pallottola, Quentin gli da ragione e rincara la dose, sostenendo che se l’uso delle armi non fosse così libero la criminalità diminuirebbe.
Oliver, è assente giustificato, visto che si è recato ad interrogare Bertinelli per sapere se ci fosse lui dietro l’attacco, ma fa la sua apparizione l’altro vigilante che uccide l’interrogato e, dopo aver sottolineato ancora una volta che lui e Green Arrow lavorano per lo stesso scopo, se ne va.
Felicity riesce a risalire all’identità dell’attentatore, James Edlund: la sua famiglia è stata uccisa in una sparatoria in un centro commerciale, ed è stato uno dei sostenitori di una proposta per un programma di monitoraggio delle armi che la precedente amministrazione cittadina ha respinto; il dibattito fra Curtis e Rene continua.
Terzo Flashback: Rene e sua figlia tornano a casa la trovano completamente messa a soqquadro.
Tornati al presente, Oliver tiene una conferenza stampa, ma si trova in difficoltà viste le domande dei giornalisti sempre più pressanti per sapere la sua opinione sulla questione armi, e da bravo politicante riesce a salvarsi con un diplomatico “devo approfondire”.
Dinah ha qualche problema al tornare alla vita normale, e anche affittare un appartamento non è così semplice per lei.
Come se la carne al fuoco non fosse abbastanza, Curtis e Felicity introducono la critica alla politica, parlando di come di questi tempi non si riesca più a discutere civilmente, senza finire per azzannarsi a vicenda.
Cambio scena, Rene e Curtis si recano ad una seduta di terapia di gruppo per persone traumatizzate dalle armi da fuoco, per chiedere informazioni su Edlund; Rene confida a Curtis che sua moglie non sarebbe morta, se lui avesse avuto un’arma.
Infatti, nel quarto flashback, uno spacciatore si è introdotto e minaccia la moglie di Rene con una pistola per riscuotere i soldi della droga, dopo una colluttazione un colpo accidentale uccide la donna.
Grazie all’indirizzo che hanno ricevuto all’incontro, Rene e Curtis entrano nella casa di Edlund e scoprono che ha organizzato un nuovo attacco, questa volta all’ospedale.
Oliver sta parlando con la consigliera che aveva cancellato la proposta sulle armi, quando viene a conoscenza dei piani dell’uomo e si reca immediatamente all’ospedale. Una volta arrivato lo affronta, ma non nei panni di Green Arrow, ma in quelli di sindaco.
Parlando con l’uomo riesce a convincerlo a desistere e costituirsi, dopo averlo quasi fatto suicidare, visto il tempismo nel ricordargli della famiglia morta proprio quando l’uomo si era puntato la pistola alla testa, sicuramente non l’idea migliore per non fargli premere il grilletto.
Nella scena successiva, torniamo nell’ufficio del sindaco, dove Oliver e Rene hanno stilato una nuova proposta di legge sulle armi, la consigliera questa volta si dimostra favorevole alla mozione.
Quinto ed ultimo flashback, Rene è al telefono con gli assistenti sociali, che gli hanno tolto la figlia, quando al telegiornale la notizia di Damien Dark ucciso da Green Arrow lo ispira a diventare Wild Dog.
Nel presente Curtis, che ha fatto delle ricerche sulla famiglia di Rene, consiglia all’amico di provare a riottenere l’affido di sua figlia; Dinah nel frattempo è riuscita ad ottenere l’appartamento, e anche un nuovo lavoro nella polizia.
L’episodio si conclude con un discorso di Oliver per ricordare le vittime dell’ attacco.
Al prossimo commento di Arrow con il quattordicesimo episodio intitolato The Sin-Eater.
[embedyt] http://www.youtube.com/watch?v=r7VzwwSCpVk[/embedyt]
