Benvenuti alla nostra recensione di Attack of the Earthlings, il titolo indie sviluppato dal Team Junkfish, rilasciato l’8 febbraio 2018 per PC.
Siete pronti a difendere il vostro pianeta dall’ attacco di una razza aliena? Saliremo a bordo dell’astronave nemica dove livello dopo livello affronteremo i pericolosissimi invasori, con obiettivo ultimo quello di sterminare le forze nemiche. Sembrerebbe una trama alquanto scontata, se non fosse per il rovescio delle parti, infatti questa volta i ruoli di invasore e invaso sono invertiti e sarà una razza aliena a doversi difendere dall’invasione terrestre.
Attack of the Earthlings è uno strategico a turni, all’inizio di ogni livello ci ritroveremo con un solo personaggio da poter controllare, la matriarca, fondamentale e fulcro di tutte le nostre strategie. La matriarca dovrà essere protetta visto che la sua morte significherebbe Game Over e anche perché l’unica a poter partorire i fanti, altri mostri alleati, però solo dopo aver ucciso un nemico ed essersi cibata dei sui resti.
Particolare importanza ha anche la biomassa, una risorsa che ci permette di dar vita ai fanti e potenziarli, che potremo ottenere soltanto cibandoci dei cadaveri che mieteremo lungo il nostro percorso. I fanti possono evolversi in 3 diversi modi:
- Persecutore: utili per attacchi furtivi, possiedono danni che ignorano l’armatura degli avversari e che sono raddoppiati se colpiscono alle spalle, sono in grado di utilizzare i condotti di ventilazione per muoversi più lontano nella mappa;
- Disgregatori: molto utili per attacchi dalla distanza specialmente contro alcune tipologie di nemico;
- Golia: dei veri e propri tank dotati di armatura che gli permette di sopravvivere ad un attacco nemico.
Per la buona riuscita della nostra missione sarà importante saper gestire le nostre risorse evitando inutili sprechi e far morire il meno possibile le nostre creature. Ad esempio per avere un Persecutore si devono investire 8 biomasse, 4 per partorire un fante e altre 4 per farlo evolvere, ma se mangiamo il cadavere di un persecutore avremo indietro soltanto 3 biomasse.

Anche i nemici si diversificano per caratteristiche e tipologie di attacchi, alcuni saranno provvisti di armatura, altri esploderanno una volta uccisi, altri ancora avranno un raggio di visione di 360° rendendo impossibile ucciderli furtivamente da distanza ravvicinata, alcuni attaccheranno soltanto da vicino: insomma tanti nemici da affrontare in tante maniere diverse.
I civili sono un’altra tipologia di nemici sprovvisti di azioni d’attacco, anzi alla vista di una delle nostre creature scapperanno a gambe levate verso l’uscita più vicina. Questi possono però essere trasformati dalla matriarca in droni, delle unità che potremo utilizzare per esplorare la mappa poiché anche se avvistati dai nemici non verranno attaccati, ma non si potrà però averne più di uno a disposizione.
Per ogni turno ogni unità ha dei PA (Punti Attacco) che potranno essere utilizzati per muoverci o attaccare, le abilità speciali hanno un costo di PA maggiore e gli spostamenti costeranno un PA per casella, mentre gli attacchi base non richiedono nessun PA ma saranno limitati ad uno per unità a turno.
Calcolare ogni mossa meticolosamente sarà fondamentale, non esiste un modo per annullarle o tornare sui propri passi, più volte mi è capitato di passare una mezz’ora in un livello e dover ricominciare da capo per qualche errore. Per questo è importantissimo anche studiare attentamente anche gli spostamenti dei nemici sulla mappa e capire il pattern di ognuno, valutando poi se sia necessario ucciderli oppure semplicemente skipparli.

Il livello di sfida e difficoltà è molto elevato e naturalmente ogni livello può essere affrontato con diverse strategie più o meno aggressive: in alcune occasioni sarà solamente necessario raggiungere un punto, in altre dovremo uccidere degli obiettivi. In corso d’opera ci verranno anche dati obiettivi opzionali da completare. Alla fine di ogni livello otterremo dei punti, che verranno assegnati in base al nostro rendimento (numero di turni necessari, alleati morti, ecc.), necessari a potenziare le nostre creature ottenendo così anche nuove opzioni strategiche.
Personalmente ho trovato il gioco divertente e stimolante, ma non sono riuscito a giocare più di un livello di fila, sia perché ogni livello richiede almeno 45 minuti per essere superato, sia perché alla lunga il gameplay risulta ripetitivo. In alcune occasioni mi sono trovato ad andare su tutte le furie chiudendo brutalmente il gioco a causa di qualche click sbagliato, che pregiudicava il lavoro strategico di una mezz’ora mandando tutto all’aria e facendomi ricominciare dall’inizio.

In conclusione nel mio caso, più che la voglia di giocare per divertirmi, è stata “la tigna” di completare il gioco quello che mi ha spinto ad arrivare fino ai crediti. Tutto sommato però il titolo mi ha intrattenuto per una decina d’ore, e può benissimo essere rigiocato riaffrontandolo con una diversa strategia o solo per andare in giro per la mappa a trovare tutti i divertentissimi Easter Eggs inseriti qua e là.
*Codice digitale fornito dagli sviluppatori







