Nebula Chaos, pubblicato nel 2023 da Polyhedra Games e scritto da Clipper Arnold con la collaborazione di Ian Howard e Matt Daley, è un gioco di ruolo da tavolo che si inserisce con disinvoltura nell’affollato panorama delle space opera fantascientifiche. Basato sul Polyhedra Core Engine, il sistema 2D6 sviluppato in precedenza per Justice Velocity, Nebula Chaos si presenta come un manuale dall’anima selvaggia e psichedelica, pensato per partite frenetiche, piene di humor, combattimenti al cardiopalma, alieni stravaganti e portali stellari. Ma dietro la patina sgargiante e irriverente si cela un motore ludico snello e potente, supportato da una sorprendente attenzione alla narrazione condivisa.

Il cuore pulsante del gioco è la galassia Voluspa, un universo dominato dalla crudele egemonia del Thungrarian Empire, il cui Starlord Carl governa con pugno di ferro oltre metà dei sistemi stellari conosciuti. Intorno a questo impero gravitano le classiche ma vitali fazioni da space opera: l’insurrezionale Star Alliance, l’ambigua A.S.S. (Association of Spacers and Scum), la pacifica G.D.F. (Galactic Defense Force), gli E.T.R. (Extratareptiles) e persino culti apocalittici come lo Shadow Force. Ogni gruppo offre spunti, missioni, conflitti morali e opportunità di gioco, in un patchwork di citazioni pulp e umorismo referenziale che ricorda tanto Guardians of the Galaxy quanto Futurama.
La creazione del personaggio è uno dei punti forti di Nebula Chaos. Il sistema è completamente classless e “quasi” raceless: ogni personaggio parte con 20 punti da distribuire tra cinque Statistiche Base – Potenza (PWR), Destrezza (DEX), Personalità (PRS), Intelligenza (INT) e Volontà (WIL) – cui si aggiungono Punti Abilità (AP) da investire in Skill Specialties, Traits e Abilità. Da qui nasce un sistema altamente modulare, capace di supportare ogni concept, dal monaco psionico al cacciatore di taglie mutante, dal diplomatico anfibio al robot hacker.
La varietà di razze aliene e umanoidi è ampia, ma mai vincolante. Il gioco propone una ventina di specie – tra cui i nobili Skorvillians, i letargici Gumbol, i minacciosi Bonelords e persino i cerebrali Cerebellae – corredate da suggerimenti di build, ma lascia totale libertà di adattamento al tavolo. I personaggi possono prendere ispirazione dalle loro origini biologiche, ma il regolamento invita apertamente a mescolare tratti, abilità e poteri per costruire archetipi narrativi più che ruoli fissi.

Il sistema di gioco, basato sul tiro di 2D6 + Statistica + eventuale specializzazione, è estremamente lineare ma flessibile. Le difficoltà sono definite dal GM (da 6 per azioni molto facili a 17+ per quelle molto difficili), ma esiste anche un sistema di “opposed rolls” per i confronti diretti, come nei dialoghi, nei combattimenti corpo a corpo o nelle battaglie di hacking. Il gioco incentiva inoltre l’uso creativo dei Chaos Token, risorse monouso che consentono di aggiungere il valore di Volontà a un tiro, simboleggiando il classico “momento eroico” cinematografico.
Il combattimento è pensato per essere veloce, spettacolare e letale. Ogni round si divide in fase di attacco e fase di difesa. I personaggi possono compiere due azioni, tra attacco, movimento, uso di oggetti o attivazione di abilità. Il ritmo incalzante è supportato da un sistema che privilegia l’improvvisazione e l’interazione narrativa. Ogni scontro può diventare un set cinematografico: fughe su hovercar lungo la Skyway di Metroplexium, duelli tra astronavi nei pressi di una stazione solare, sparatorie nei bar malfamati dello Swan. Il regolamento suggerisce esplicitamente di rendere ogni scena dinamica, caotica e memorabile.
Un ulteriore punto di forza è l’estrema apertura all’homebrew. Il manuale incoraggia esplicitamente la personalizzazione: creare nuove fazioni, razze, oggetti, abilità, armi e pianeti è non solo possibile, ma raccomandato. La Voluspa Galaxy funge da sandbox ricco di ispirazioni, ma la vera ambientazione è quella che il gruppo costruisce attorno al tavolo.

Il combattimento spaziale e l’uso dei veicoli ricevono anch’essi un’attenzione notevole. Ci sono regole per inseguimenti, combattimenti tra navi e viaggi interstellari tramite jump portals. L’avanzamento dei personaggi è gestito attraverso i Punti Abilità, distribuiti dal GM secondo la progressione desiderata. È possibile potenziare le statistiche base, aumentare HP o EP oppure acquisire nuove abilità narrative e combattive.
Il tono generale del gioco è dichiaratamente esuberante e sopra le righe, Nebula Chaos non è interessato al rigore della simulazione né all’equilibrio matematico perfetto: è un inno al divertimento veloce, ai riferimenti colti e beceri, agli archetipi ribaltati, al gusto per l’assurdo. Il gioco non disdegna temi più cupi o riflessioni sociopolitiche – la parodia dell’imperialismo, le guerre di colonizzazione, la decadenza tecnologica, ma lo fa sempre mantenendo un tono leggero, disilluso e punk. La “lezione morale” non è mai imposta, ma spesso sottintesa.
Dal punto di vista della presentazione, il manuale è colorato, ben impaginato e pieno di illustrazioni evocative, con alieni dagli occhi stralunati, spade laser e atmosfere da VHS anni ‘80. Il tono della scrittura è informale, diretto e coinvolgente, con esempi di gioco brillanti e un linguaggio che ricorda quello di un narratore appassionato e irriverente. Anche le tabelle, le appendici e i personaggi pregenerati sono pensati per rendere il gioco immediatamente fruibile.

In conclusione, Nebula Chaos è un gioco che si rivolge sia ai neofiti del GDR che ai veterani in cerca di una pausa dal crunch delle regole e dei mondi grimdark. È perfetto per gruppi che amano narrazioni veloci, surreali e piene di colpi di scena. Il suo spirito è anarchico e inclusivo, con un sistema agile che mette al centro l’immaginazione e il ritmo narrativo. Chi cerca una space opera strutturata, seria e coerente potrebbe trovarlo eccessivamente leggero. Ma per chi vuole lasciarsi trasportare in una galassia caotica dove tutto può succedere e ogni giocata è un episodio da ricordare, Nebula Chaos rappresenta un portale stellare da attraversare senza esitazione.
*Versione digitale del manuale fornita dall’editore in cambio di una recensione onesta








