Pubblicato nel 2020 dalla casa editrice svedese Free League Publishing e basato sull’omonimo libro illustrato di Johan Egerkrans, Vaesen è un gioco di ruolo che immerge i giocatori in un mondo di mistero, orrore e folklore scandinavo. L’edizione italiana, curata da Wyrd Edizioni e rilasciata nel 2022, conserva l’eleganza e la potenza evocativa dell’originale, offrendo un’esperienza intensa e sofisticata ambientata in una Scandinavia del diciannovesimo secolo popolata da creature antiche e segreti dimenticati. La direzione dello sviluppo è stata affidata a Nils Karlén, con Tomas Härenstam alla guida del game design grazie allo Year Zero Engine, già noto per titoli come Mutant: Year Zero e Tales from the Loop.

Il manuale di Vaesen è una bellissima opera visiva e concettuale, le illustrazioni di Johan Egerkrans sono centrali non solo nell’estetica, ma nell’anima stessa del gioco, evocando una malinconia fiabesca dove le creature del mito si celano tra le pieghe del tempo e della civiltà industriale. L’ambientazione è la cosiddetta “Scandinavia mitica”, un mondo ispirato all’Ottocento reale, ma immerso in una foschia di incubo e leggenda, la società sta cambiando, la natura si ritira di fronte all’avanzata della civiltà, e con essa anche gli antichi vaesen, spiriti, troll, fantasmi ed altre entità del folklore nordico, diventano instabili, minacciosi ed imprevedibili.
In questo contesto i giocatori interpretano persone dotate della Vista, la capacità rara e spesso traumatica di percepire il soprannaturale. Hanno ereditato un’antica sede segreta, il Castello Gyllencreutz ad Upsala e cercano di riportare in vita la Società, un’organizzazione dedicata a studiare e, se necessario, combattere i vaesen. Non sono eroi armati di spade incantate, ma esseri umani fragili, segnati da traumi e segreti oscuri, che devono affrontare l’ignoto con intelligenza, empatia e spirito d’osservazione.
Il cuore meccanico del gioco è basato sul sistema Year Zero, adattato in chiave investigativa e narrativa. Ogni personaggio è definito da quattro attributi (Fisico, Precisione, Logica ed Empatia), legati a dodici abilità, oltre ad una serie di Doti speciali. Quando un personaggio tenta un’azione rischiosa, si tirano un numero di dadi a sei facce pari alla somma di attributo e abilità: ogni 6 ottenuto è un successo. Si può ritentare un tiro fallito, ma al prezzo di subire condizioni (ferite, stress, paura) che influenzano l’efficacia del personaggio. Questa dinamica favorisce la tensione e la narrazione drammatica, incentivando il rischio calcolato ed il gioco di ruolo emotivo.

Ogni giocatore sceglie uno dei dieci archetipi, figure tipiche della società ottocentesca come il medico, il giornalista, l’ufficiale o il mistico. Ognuno fornisce spunti per costruire la personalità, la motivazione, il trauma che ha donato la Vista ed un Segreto Oscuro che avrà implicazioni narrative durante le sessioni. Questa enfasi sulla psicologia del personaggio e sulle relazioni interne al gruppo rafforza il tono maturo e drammatico del gioco, inoltre, i giocatori devono definire legami reciproci, creando fin dall’inizio una rete di alleanze, conflitti e debolezze che l’intreccio potrà sfruttare.
Altro elemento chiave è il Quartier Generale: il castello abbandonato che i personaggi erediteranno e che fungerà da base per le loro missioni. Il manuale propone una gestione dettagliata della sede, che può essere restaurata, migliorata con nuove stanze, biblioteche e laboratori e diventa un rifugio sicuro ma anche un catalizzatore narrativo. È qui che i personaggi si riprendono dalle ferite fisiche e mentali, studiano gli indizi raccolti e pianificano le missioni successive.
Ogni scenario di gioco è strutturato come un “mistero”, termine che nel contesto di Vaesen indica una combinazione di indagine, orrore e risoluzione narrativa. Il gioco privilegia un ritmo episodico, quasi da serie TV gotica: un invito giunge alla Società, i personaggi si preparano, viaggiano verso un villaggio remoto, indagano parlando con gli abitanti e scoprendo i segreti della comunità, fino a scoprire la natura del vaesen coinvolto ed il modo, spesso unico, per placarlo o bandirlo. Il manuale include un’avventura introduttiva completa, La Danza dei Sogni, che ben incarna questa struttura: atmosfere silenziose, indizi inquietanti ed una creatura leggendaria i cui scopi non sono mai completamente maligni né comprensibili.

Il gioco incoraggia ad evitare il combattimento diretto, le creature vaesen sono esseri potenti, spaventosi, alieni. Le armi da fuoco e le lame sono spesso inefficaci o del tutto inutili, la vera forza dei personaggi è la conoscenza: antichi rituali, leggende locali, simboli apotropaici ed offerte propiziatorie. Ogni incontro con un vaesen richiede comprensione, empatia e spesso più di qualche compromesso, questo approccio distingue Vaesen da molti altri giochi horror o investigativi, ponendolo più vicino allo spirito dei racconti popolari e delle fiabe nere, piuttosto che all’horror d’azione o al survival horror.
Il Narratore (GM) ha un ruolo centrale e ben supportato, i capitoli finali del manuale forniscono strumenti dettagliati per costruire misteri, gestire le scene e mantenere il tono desiderato. Le storie possono inclinarsi verso l’orrore puro, il dramma umano o l’indagine deduttiva, a seconda dello stile del gruppo. Il capitolo dedicato ai vaesen descrive ventuno creature diverse, tutte tratte dal folklore nordico ma rielaborate in chiave inquietante e poetica, ciascuna con poteri propri, regole uniche e debolezze esoteriche.
Dal punto di vista editoriale, l’opera è superba. Il volume è rilegato con cura, le illustrazioni di Egerkrans sono di straordinaria qualità artistica e le scelte grafiche evocano volumi antichi e grimori folkloristici. La traduzione italiana è eccellente, rispettosa del tono originale e arricchita da una curatissima impaginazione. L’accessibilità del regolamento, la struttura chiara ed i numerosi esempi rendono Vaesen adatto anche a chi non ha grande esperienza con i giochi di ruolo, sebbene il tono malinconico ed il gameplay riflessivo lo rendano più adatto a gruppi che prediligono la narrazione e l’atmosfera piuttosto che l’azione frenetica.

In conclusione, Vaesen è un gioiello tra i giochi di ruolo contemporanei. Riesce a coniugare l’intensità narrativa con un sistema agile e intuitivo, offrendo uno spazio ludico e poetico dove esplorare la paura, la memoria e la natura nascosta delle leggende. È un gioco che si fa portatore di una mitologia dimenticata ed al tempo stesso uno specchio oscuro delle ansie moderne. Chiunque cerchi un’esperienza evocativa, elegante e profondamente umana, troverà in Vaesen un compagno ideale per addentrarsi nelle foreste del non detto.
*Versione digitale del manuale fornita da Free League Publishing in cambio di una recensione onesta. Manuale fisico in italiano acquistato dalla redazione.








