Nel 2024, Daniel Sell ed il collettivo artistico della Melsonian Arts Council hanno pubblicato Get It At Sutler’s, un supplemento per il celebre gioco di ruolo da tavolo Troika! (trovate la nostra recensione del gioco base qui), arricchendo ulteriormente il suo universo surreale e stracolmo di immaginazione lisergica. Illustrato da Tony Hough e Andrew Walter, con design e copertina di Shuyi Zhang, questo manuale è molto più di un semplice modulo d’espansione: è un caleidoscopio delirante di situazioni lavorative, incubi da magazzino e carnevalate pseudo-religiose ambientate nel grande magazzino più assurdo dell’universo di Troika, ovvero Sutler’s. Con questo libro, il team di Melsonian ci invita a smettere di esplorare il cosmo per un momento e ad accettare un lavoro part-time in un negozio che vende pesci parlanti, articoli per il culto, oggetti infestati e memorie di santi deformi.

Il cuore pulsante di Get It At Sutler’s è un’esperienza di gioco che ruota attorno al lavoro dipendente. I personaggi, invece di vagare tra le sfere per uccidere demoni o inseguire sapienza proibita, si ritrovano impiegati come pescivendoli in un department store di lusso nel quartiere di Cottonleak della città di Troika, un luogo popolato da turisti, ex-santi, cultisti e gamins vagabondi. Il tono è dichiaratamente satirico, ma la costruzione dell’ambientazione è talmente coerente nella sua assurdità da risultare sorprendentemente immersiva. Il regolamento stesso incoraggia il master a non pianificare nulla, lasciando che la narrazione emerga dall’interazione con tabelle casuali, eventi grotteschi e la reazione creativa dei giocatori.
Il sistema di gioco impiegato è quello di Troika!, basato su un regolamento snello e narrativo che utilizza STAMINA, SKILL e LUCK come parametri principali, supportati da dadi a sei facce (d6) e da tabelle casuali che determinano eventi, incontri e stranezze. I personaggi non sono definiti da classi tradizionali, ma da “backgrounds”, archetipi immaginifici e surreali che plasmano abilità, oggetti iniziali e visione del mondo. Sebbene Get It At Sutler’s non aggiunga nuovi background nel senso classico, integra perfettamente i personaggi preesistenti di Troika! in un contesto nuovo e straniante: l’universo della fatica quotidiana.

La creazione del personaggio, nel contesto di Sutler’s, ruota attorno alla scelta di “andare a lavorare” in momenti specifici della settimana troikana, seguendo una tabella che stabilisce quanto sia affollato il negozio e quale delle sei sezioni del manuale attivare. Le giornate lavorative possono essere “giorni tranquilli”, “giorni festivi”, “giorni di inventario”, “giorni turistici”, o anche “muri di carne” (sic). Ogni giornata è determinata da una serie di eventi pescati da una delle numerosissime tabelle a d66, che offrono episodi minuziosamente scritti, ciascuno ricco di dettagli assurdi, tensione narrativa ed un umorismo che oscilla tra i Monty Python e la burocrazia mitica di Kafka.
Un elemento particolarmente brillante del manuale è la sezione “Readymades”, che fornisce una serie di micro-situazioni da attivare durante il turno di lavoro. Alcune sono puramente decorative, come la visita di un cliente famoso che si dissolve in geometrie astratte, mentre altre aprono spiragli per mini-avventure: è possibile imbattersi in un pesce demoniaco che promette ricchezze, in turisti posseduti o persino in integerrimi burocrati che misurano la conformità delle pinne ai regolamenti sindacali. La varietà è stupefacente e l’effetto cumulativo di queste scenette crea un senso di luogo vivido e densamente popolato.

Il tono oscillante tra il grottesco, il malinconico ed il parodico è rinforzato dalla presenza del Nightmanager, figura mitologica e terrificante che sfida il concetto stesso di struttura narrativa. Le sue apparizioni, rare ma memorabili, destabilizzano il gioco e spesso costringono i personaggi a sopravvivere più che a “giocare”, ponendo domande sul senso dell’occupazione, del controllo e del tempo impiegato. La gestione della STAMINA durante il lavoro è un altro elemento che sposta l’attenzione dalla progressione del personaggio alla sua sopravvivenza quotidiana: lavorare logora ed il riposo non basta mai.
Non mancano nemici, tabelle per il combattimento, regole speciali per il danno non letale ed una sezione dedicata agli “eventi festivi”, in cui Sutler’s si trasforma in un teatro rituale animato da santi, processioni, travestimenti, offerte votive, battaglie con il pesce e mostre di relitti umani e mitologici. L’atmosfera da carnevale perpetuo, piena di parate disfunzionali, echi di culto e contraddizioni religiose, regala un tono unico che mischia folklore inventato, liturgia urbana e commedia apocalittica.

Dal punto di vista della struttura, il manuale è organizzato con sorprendente chiarezza: ogni sezione è introdotta da un contesto narrativo e poi seguita da decine di eventi numerati, facilmente consultabili. Nonostante la natura apparentemente caotica del contenuto, il lavoro di design consente al master di utilizzare le tabelle in modo immediato, senza interrompere il flusso di gioco. È anche possibile leggere il manuale come un’opera di narrativa frammentata, una sorta di enciclopedia del quotidiano distorto.
Visivamente, Get It At Sutler’s mantiene la tradizione iconica di Troika!: illustrazioni in bianco e nero dall’aria espressionista (ma anche a colori), disegni caricaturali e architetture impossibili, che accompagnano il lettore come sogni illustrati. La grafica curata ed il tono editoriale restano coerenti con la poetica abituale di Melsonian Arts Council, ormai consolidata come una delle voci più radicali e sperimentali del design OSR contemporaneo.

In conclusione, Get It At Sutler’s non è semplicemente un supplemento per Troika!: è un’opera a sé, una meditazione esilarante ed a tratti inquietante sulla fatica, sul servizio, sull’identità, e sull’assurdità del quotidiano. È una guida per trasformare una banale giornata lavorativa in un’epopea psico-magica. Il suo valore risiede tanto nella giocabilità quanto nella capacità di evocare, pagina dopo pagina, un mondo che sembra sul punto di esplodere in poesia surreale. Un’opera magistrale, che consacra definitivamente, secondo il mio modesto parere, Daniel Sell come uno degli autori più visionari del panorama ludico indipendente. Get It At Sutler’s è una miniera inesauribile di idee, perfetta fusione di humour, worldbuilding e anarchia giocosa. Imperdibile per chiunque ami Troika! o voglia vivere un’avventura lavorativa come non l’ha mai nemmeno immaginata.
Ci tengo a precisare che ho assegnato come voto 80/100 (8 su 10) a questo supplemento perché ritengo Troika! un titolo molto complesso da proporre al tavolo e che richiede molta preparazione per l’Arbitro e dei giocatori esperti ed avvezzi a giochi non convenzionali. Obiettivamente tutta la produzione inerente a Troika! di Melsonian Arts Council, se fate parte di queste categorie sopra descritte, merita 90/100 perché esistono pochissimi giochi più originali, creativi ed appaganti.
*Edizione fisica e digitale del manuale fornite da Melsonian Arts Council in cambio di una recensione onesta.








