Di giochi di calcio nel mondo videoludico se ne vedono sempre meno negli ultimi anni con il predominio dettato da Electronic Arts ed il suo FC con qualche intervento da parte di Konami con il suo eFootball insieme a debutti come quello di Strikerz con UFL, ma dopo aver realizzato uno degli action più interessanti del panorama indie, SIFU, lo studio francese di Slocap ha deciso di buttarsi a capofitto in una nuova avventura sportiva dando vita a Rematch. Niente super realismo proposto da altri team di sviluppo ma un arcade che ricorda per alcuni aspetti Rocket League, nessuna licenza ufficiale ma solo la forza del gameplay, basterà per dar vita ad un calcistico valido? Scopriamolo insieme in questa recensione.
Calcio di strada arcade
La nuova esperienza pensata da Slocap prende spunto infatti dal titolo di Psyonix architettando delle partite di calcio, o meglio calcetto, in arene delimitate da barriere con un ritmo di gioco decisamente frenetico. Le partite infatti puntano tutto sulla velocità e immediatezza del gameplay che permette ai giocatori di sfidarsi in incontri 3 contro 3, 4 contro 4 o 5 contro 5 differenziandosi per forza di cose tra le tre modalità. Il ritmo infatti cambia tra quest’ultime per via dei giocatori in campo che, per forza di cose, hanno più o meno spazi a seconda della quantità di calciatori.
L’idea principale del team è quella di dar vita ad una via di mezzo tra calcio freestyle, con la possibilità di utilizzare dribbling e conclusioni spettacolari, e un gioco arcade con un sistema di controllo tutt’altro che banale e scontato come siamo abituati a vedere in altri titoli calcistici.
Lo stile di gioco infatti richiede molta attenzione sia per controllare la palla sia per fare gesti tecnici più avanzati, non c’è quasi nulla di automatico e tutto viene deciso dall’abilità del giocatore: si può dribblare con passi corti o con il sombrero, ci si può allungare la palla per evitare le scivolate avversarie e poi si possono calibrare passaggi (rasoterra o alti) e i tiri in porta che a volte possono diventare veri e propri assist se combinati con le sponde che circondano il campo da gioco.
Proprio i tiri sono forse la parte più complicata del titolo confezionato da Slocap in quanto la direzione di quest’ultimi è sempre manuale mettendo tutto nelle mani dei giocatori con un sistema di tiro che inizialmente può risultare molto ostico ma che con qualche ora di pratica può dare soddisfazioni.
Un’altra particolarità di Rematch risiede anche nell’utilizzo del portiere, infatti a turno, dopo ogni gol, tutti i giocatori vanno in porta con l’utilizzo di due tasti principali, uno per il tuffo ed uno per l’uscita bassa, in questo caso godendo di qualche automazione in più per semplificare la vita. Inoltre proprio come nel calcio di strada se il portiere esce dall’area può abbandonare i guanti per andare in attacco e il suo posto viene preso dal primo giocatore che entra in area in caso di azione avversaria, come il più classico dei portieri volanti.

Contenuti poveri
Parlando invece delle modalità il titolo risulta ancora in uno stato di lavori in corso con la possibilità di allenarsi offline su tutti i gesti tecnici con degli appositi percorsi e sfide in cui bisogna fare il maggior numero di punti; la parte principale della produzione invece si svolge online con le tre modalità sopracitate a cui prender parte o da soli con il matchmaking o con i propri amici. Vanno ad aggiungersi poi le partite classificate 5vs5 che portano il livello sempre più in alto con giocatori sempre più preparati affrontabili solo dopo aver ottenuto un determinato numero di vittorie.
Sotto questo punto di vista bisogna vedere come Slocap supporterà nel tempo il gioco e quali aggiunte farà perchè ad ora a livello contenutistico è presente il minimo indispensabile anche per quanto riguarda la personalizzazione dei giocatori.

Visivamente nella norma
Scesi in campo invece il colpo d’occhio non fa gridare al miracolo con il motore grafico che fa il suo lavoro senza eccellere, le animazioni ed i contrasti sono anche ben gestiti ma qualche volta può capitare di vedere mosse non proprio normali come palloni presi al volo da portieri anche se distanti oppure parate finite all’interno della porta. Il lato artistico della produzione si muove sulla stessa lunghezza d’onda con scenari che sono anche piacevoli da vedere ma forse fin troppo generici non riuscendo a dare granché all’atmosfera generale.

Una scommessa da apprezzare
La scommessa fatta da Slocap con Rematch si può dire che sia vinta a metà, da una parte troviamo un titolo con delle belle idee, con un gameplay immediato e divertente anche se difficile da padroneggiare ma che non riesce ad eccellere per via delle pochissime modalità presenti e di una qualità generale discreta con la personalizzazione quasi assente che per un gioco online da sempre una possibilità visiva in più.
*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher







