Dopo il buon successo con Like a Dragon: Ishin Ryu Ga Gotoku Studio e SEGA proseguono con la loro serie incentrata su Ichiban dando vita ad un seguito che si prospetta ricco di contenuti andando ad arricchire ancor di più un’esperienza di gioco già pregna di cose da fare. E’ con questo obiettivo che nasce Like a Dragon: Infinite Wealth, il nuovo capitolo della serie nel quale il protagonista sposterà la sua avventura direttamente alle Hawaii. Vediamo dunque se questo cambio di location porterà delle novità alla serie riuscendo a mantenere lo stesso livello dei predecessori.
Benvenuti alle Hawaii
La vicenda di Infinite Wealth ha inizio con il protagonista, Kasuga Ichiban, che è alle prese con il suo lavoro presso un’agenzia di collocamento, nella quale, oltre a “smistare” i clienti trovandogli un impiego aiuta anche ex yakuza a reintrodursi nel mondo del lavoro. Purtroppo però non va tutto nel verso giusto dopo un incredibile ribaltone nella sua vita: quest’ultimo infatti perde il lavoro e nello stesso momento scopre che la madre è viva ed proprio in quel delle Hawaii; ed è così che il nostro eroe parte subito per Honolulu dove incomincia la ricerca seguito a ruota un po’ da tutti, dato che sia la Yakuza che la mafia cinese sono alla ricerca del parente del protagonista. Nel corso dei 14 capitolo in cui si sviluppa l’intreccio abbiamo a che fare con moltissime personalità tra cui personaggi vecchi e nuovi con la possibilità di utilizzare anche due protagonisti: infatti non vestiremo i panni del solo Ichiban ma anche di Kazuma Kiryu, il Drago di Dojima, protagonista dei precedenti capitoli della serie.
Tra Sujimon e Dondoko Island
Addentrandoci sempre di più nel gioco saranno presenti una miriade di sfaccettature che portano il giocatore a prender parte a tutta una serie di attività che andranno a fortificare e a migliorare i personaggi: per esempio Ichiban può migliorare caratteristiche come l’Ardore o lo Stile grazie ai vari lavori a cui prende parte che sono davvero un’infinità con il ritorno dei tanto amati Sujimon, una parodia dei Pokémon targata Like a Dragon, che consente di catturare ed utilizzare tutti i nemici sconfitti in apposite battaglie fino ad arrivare agli scontri con i quattro maestri Sujimon. Ma i minigiochi e le attività secondarie sono davvero tante, tanto è vero che trova spazio anche una parodia di Animal Crossing con Dondoko Island, una modalità sulla falsa riga del prodotto Nintendo che ci permette di ridar vita ad un’intera isola andando a ripulirla dalla spazzatura e ricostruendo tutto quanto con la possibilità di posizionare bar, ristoranti, palazzi e chi più ne ha più ne metta fino ad arrivare ad aggiungere una seconda isola in un minigioco che occuperà diverse ore allungando ancor di più la longevità di una produzione davvero mastodontica.
Perfezionare
Per quello che concerne le lotte di base viene riproposto il gruppo da quattro personaggi utilizzabili in battaglia con la possibilità di equipaggiarsi con diversi oggetti contendenti e armature per essere sempre più performanti andando avanti. Negli scontri viene sostanzialmente ripreso il sistema di combattimento visto nel capitolo precedente cercando di perfezionarlo ancor di più e dando maggior importanza al posizionamento nel campo di battaglia con la possibilità di spostarsi in un’area circoscritta e, a seconda della distanza, di fare più o meno danni. Continuando a combattere si vanno inoltre a caricare delle apposite barre per dar vita a potenti attacchi di gruppo così da aver più possibilità di mandare ko il nemico. Ma non solo perché in questo capitolo sono anche state introdotte le mosse di coppia che consentono a due personaggi di agire insieme una volta raggiunto un certo grado di affinità.
Isola felice
Per quanto riguarda il lato grafico e tecnico del gioco la produzione di Ryu Ga Gotoku Studio spreme al massimo il Dragon Engine che incomincia a sentire il peso degli anni soprattutto per quanto riguarda la modellazione poligonale e la resa generale delle superfici anche se nel contesto generale riesce a conferire alla città ancora un buonissimo colpo d’occhio con diversi panorami piacevoli soprattutto grazie ad un illuminazione che fa ancora il suo lavoro.
Apprezzabile il sonoro con il solito ottimo doppiaggio giapponese ed una localizzazione italiana per quanto riguarda i testi che non sbaglia un colpo accompagnata da una colonna sonora che fa il suo lavoro accompagnando i giocatori per tutta l’avventura anche grazie diversi brani da recuperare cercando qua e la per la città.
Un seguito per migliorare
Like a Dragon: Infinite Wealth è un seguito che riesce a svolgere ottimamente il suo lavoro: migliora e perfeziona una formula già rodata con il precedente capitolo andando ad aggiungere tutta una serie di accorgimenti e una sfilza di attività secondarie che permettono ai giocatori di perdersi nel mondo hawaiano messo su da Ryu Ga Gotoku Studio. Sia per quello che concerne l’aspetto narrativo che di gameplay Infinite Wealth riesce ad intrattenere completamente gli utenti dando vita ad un’avventura completa.
*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher
