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Tekken 8 – Il miglior picchiaduro di questa generazione, finora – Recensione

1 Feb 2024 | News, PC, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Steam, Videogiochi, Xbox Series S, Xbox Series X

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A distanza di quasi 7 anni dal lancio del precedente capitolo è finalmente tornata, questa volta su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, una delle saghe picchiaduro più amate dai videogiocatori con il lancio, il 25 gennaio 2024 scorso di Tekken 8.

Dopo un 2023 all’insegna dei fighting game, con il lancio di Street Fighter 6, Mortal Kombat 1 e Granblue Fantasy Versus, riuscirà il titolo di Bandai a riprendersi la parte più alta del podio come miglior picchiaduro? Scopritelo nella nostra recensione approfondita!

Kazuya contro Jin, ma su Unreal Engine 5

L’impatto visivo di Tekken 8 è stupefacente e si nota tanto nelle cutscene quanto nelle sezioni di gioco, dai 32 combattenti presenti nel roster iniziale alle ambientazioni tutto riesce davvero a lasciare il segno fin dai primi minuti in cui si prende il controller in mano.

La storia principale, intitolata “Il Risveglio dell’Oscurità” e della durata di circa 3-5 ore e divisa in 15 capitoli, ci porta a visitare località di tutto il mondo (compresa l’Italia) e vede il malvagio Kazuya Mishima dopo aver preso a schiaffi il figlio Jin per cominciare al meglio la giornata, decide di organizzare un letale King of the Iron Fist Tournament con tanto di conseguenze letali per tutta l’umanità. La storia ruota come già successo in passato tra il controverso rapporto padre-figlio tra Jin e Kazuya e fa un ottimo lavoro inserendo i tre nuovi personaggi ed i veterani del franchise e scorrendo piacevolmente per tutta la sua durata con una buona diversificazione del gameplay (sezioni con quick time event, scontri con avversari multipli…) ed un’enfasi molto maggiore sulla spettacolarità degli scontri rispetto ai normali scontri offline e competitivi online.

tekken8 01 Serial Gamer

Oltre alla storia principale, ognuno dei 32 personaggi per ora presenti ha un “episodio personaggio” dedicato, che consiste in una breve sequenza di scontri che portano a sbloccare un filmato che aiuta a scoprire una parte di lore del combattente.

La modalità Arcade Quest invece è una piacevole novità, che consiste nel creare un avatar in versione chibi personalizzato e trasportarlo in un’esperienza single player che funge sostanzialmente da tutorial, partendo dalla classica piccola sala giochi giapponese per arrivare man mano che il nostro PG migliorerà e con esso le nostre conoscenze del nuovo sistema di combattimento e dei move-set dei personaggi a sale sempre più grandi ed infine a simulare i più importanti eventi esport. La narrativa di questa modalità è piuttosto leggera e funzionale, ma i personaggi che popolano le sale giochi sono divertenti ed offrono uno spaccato delle tipologie di giocatori reali e stereotipati.

Chiudono le offerte single-player di Tekken 8 le classiche modalità arcade, versus e allenamento e un gradito ritorno da Tekken 3, il Tekken Ball, che ci permette di usare le mosse dei combattenti del roster per scagliare violentemente il pallone da pallavolo contro i rivali al posto di pugni e calci per azzerare la sua barra vita.

Tekken 8 Arcade Quest Serial Gamer

Nella Lounge delle modalità online, strutturata come la modalità Arcade Quest e con lo stesso avatar “puppettoso”, si entrerà nella sala giochi virtuale e si potranno sfidare altri giocatori. Ovviamente non manca la possibilità di creare stanze private e le classiche partite classificate, giocabili al meglio dei tre scontri e che permettono ai giocatori competitivi di scalare gradi e classifiche. Il gioco permette di scegliere tra tre modalità che permettono di ottimizzare i settaggi alla propria connessione, dando la priorità alla risposta o alla fluidità o ad uno standard che è in pratica una via di mezzo e che sostanzialmente cambiano i momenti di lag o di cali di framerate durante gli scontri. Nelle numerose partite affrontate online non ho riscontrato problemi gravi ma in alcuni casi, contro avversari con connessioni poco stabili, per alcuni secondi i match sono diventati ingiocabili, niente però che secondo me non potrà essere corretto con future patch.

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Un sistema di combattimento rinnovato e con un occhio di riguardo per i neofiti

La principale novità del sistema di combattimento di Tekken 8 è che ogni combattente ha la possibilità di utilizzare la propria Heat Gauge o Barra Heat, una nuova meccanica di Tekken 8 che serve per modificare il flusso della battaglia. Questa meccanica offre una breve finestra per l’uso di una maggiore aggressività una volta per round per 10 secondi che andrà usata in maniera tattica e nel momento giusto, soprattutto negli scontri online. Lo stato di Heat si può attivare in due modi: con l’Heat Burst che consiste nell’attivarlo mentre si prepara un attacco che atterra e che da un leggero vantaggio se colpisce o viene parato o con l’Heat Engager, che varia in base ai personaggi e che attiva lo stato se va a segno e che fa correre verso il combattente avversario il PG dopo il colpo e gli fa ottenere un vantaggio.

Quando l’energia di un personaggio scende sotto una certa soglia si attiva invece automaticamente uno “stato di Rage” che aumenta la potenza degli attacchi e permette di utilizzare le Rage Art, potenti mosse speciali ad uso singolo che possono ribaltare la situazione del combattimento.

Oltre allo stile di gioco tradizionale, è inoltre stato aggiunto uno stile speciale per i neofiti che unisce le funzioni combo facile ed assist di Tekken 7 migliorandone le dinamiche: in pratica ogni tasto ha una mossa e una combo consigliata per ciascun combattente con le azioni assegnate che cambiano in base allo stato del PG e che sono facilmente individuabili grazie alle indicazioni sul lato dello schermo.

I move set di tutti i personaggi veterani della saga mantengono un certo feeling con il passato ma sono comunque stati modificati per funzionare meglio con il nuovo sistema di combattimento; per il bilanciamento online invece ovviamente sarà calibrato man mano dagli sviluppatori anche in base al feedback della community.

L’uso dell’Unreal Engine 5 ha permesso agli sviluppatori di arricchire e riempire i bellissimi scenari e di migliorare la fluidità generale del gioco, le animazioni e gli effetti particellari oltre che l’illuminazione degli stage. Il colpo d’occhio è davvero notevole e Tekken 8 è sicuramente il miglior picchiaduro, finora, di questa generazione da un punto di vista prettamente grafico. La colonna sonora è di altissimo livello e permette di ascoltare anche tantissimi brani pescati direttamente dai precedenti capitoli; la localizzazione è ottima con sottotitoli ben adattati e privi di errori e con un doppiaggio internazionale in cui ogni personaggio parla la lingua del suo paese di origine.

tekken8 azucena screenshot7 Serial Gamer

In conclusione Tekken 8 riesce ad ammodernare il franchise con un sistema di combattimento rinnovato, fresco e funzionale sia per i veterani che per i novizi e con un comparto grafico/tecnico eccellente che in molti casi riesce a lasciare a bocca aperta e che grazie all’utilizzo dell’Unreal Engine 5 posiziona il picchiaduro Bandai Namco sul gradino più alto del podio dei picchiaduro di questa generazione. Un gioco che potrete apprezzare sia se siete amanti della saga, sia se vi volete approcciare a questo genere per la prima volta, con una discreta mole di contenuti offline al lancio e con un buon comparto online che probabilmente verrà sistemato a dovere nei prossimi mesi sia a livello di netcode che di bilanciamento.

*Versione testata: Xbox Series X, grazie ad un codice fornito dal publisher al day one.

TEKKEN 8

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Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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