A distanza di un anno da I Puffi: Missione Vilfoglia OSome Studio e Microids mettono ancora insieme le forze per proseguire nel viaggio degli iconici esserini blu con un secondo capitolo con ambizioni ancora più grandi del suo predecessore.
Se la prima vicenda dei Puffi non aveva convinto appieno per via di alcune magagne grafiche e di gameplay stavolta la storia de I Puffi 2: Il Prigioniero della Pietra Verde sembra essere cambiata con il team di sviluppo che ha lavorato ancor più assiduamente per ottenere risultati migliori sotto tutti i punti di vista. Vediamo dunque se questo seguito riuscirà a migliorare quanto fatto vedere lo scorso anno.
Un’alleanza inedita
Dopo quanto successo nel primo capitolo e aver sconfitto la temibile Vilfoglia i nostri eroi si godono un periodo di meritato riposo dando vita ad una serie di feste. Contestualmente Puffo Pratico decide di dar vita ad un nuovo attrezzo incredibile, il PuffoMix, una variante del Puffizzatore visto l’anno scorso adatta alla creazione di dolci. Purtroppo però per completare il progetto manca ancora un oggetto per dare potenza allo strumento, ovvero la Pietra Verde, un artefatto che si trova all’interno della casa del peggior nemico dei nostri puffosi amici, Gargamella.
Ed è così che i protagonisti si intrufolano nella casa ostile cercando di rubare il manufatto ma, ovviamente, non tutto va per il verso giusto anzi, va proprio malissimo, dato che la Pietra Verde si rompe e libera un potente essere malvagio soprannominato Stolas, una vera e propria minaccia per tutto il mondo.
Questo è l’incipit che da il la alla vicenda che porta i Puffi ad allearsi addirittura con Gargamella per cercare di fermare il potente nemico attraversando quattro principali mondi con altrettanti protagonisti puffosi in un avventura che riesce ad intrattenere per una quindicina di ore mantenendo un gameplay classico che riprende a piene mani da quanto visto nel precedente capitolo dando però una sferzata ancor più decisa verso l’azione.
Sparare a più non posso
Il gameplay del gioco infatti ha come base Missione Vilfoglia ma riesce ad aggiungere ancor più dinamicità prendendo ispirazione ancor di più dai classici del genere come Ratchet & Clank andando a modificare l’arma principale che, nel vecchio capitolo, era solo in grado di aspirare nemici mentre adesso, con l’upgrade verso il Puffomix, è in grado di sparare quattro diverse tipologie di proiettili che vanno a differenziare l’esperienza di gioco. Infatti la novità di questo secondo capitolo è la possibilità di scegliere diversi elementi a seconda delle esigenze e a seconda della loro presenza sul campo di battaglia: troviamo la Pietra Verde, la Sostanza Appiccicaccia, la Sostanza Urtatutto e la Sostanza Acchiappona.
Con la Pietra Verde il puffoso protagonista può sparare all’impazzata sia a corto che a lungo raggio con tanto di potenziamenti e varianti che permettono di utilizzare uno o tre colpi alla volta; la seconda sostanza deriva dal miele e permette di incollare i nemici al suolo oltre che a bloccare alcuni oggetti per risolvere qualche puzzle ambientale; si prosegue con la Sostanza Urtatutto che, come da nome, è pensata per respingere qualsiasi cosa ed è utile, come l’Acchiappona (che serve invece per unire oggetti), per per portare a termine qualche enigma. Tutte e quattro le “versioni” del Puffomix possono essere migliorate utilizzando i vari cristalli presenti all’interno del gioco che consentono di sbloccare abilità speciali oltre che perk aggiuntivi per i personaggi.
Negli scontri con le creature corrotte da Stolas (troviamo i classici animali dei boschi tra cui rane, farfalle ecc.) ci siamo ritrovati spesso ad usare la versione base del puffomix anche se le altre risultano spesso utili quando sono presenti molti nemici a schermo puntualmente segnalati da appositi indicatori e “contati” grazie ad un’apposita barretta in basso nella schermata.
A chiudere le possibilità della campagna torviamo anche una serie di livelli bonus che sono delle vere e proprie sfide a tempo con l’obiettivo di far fuori tutti i nemici puntando alle classiche medaglie per sbloccare interessanti premi. L’unico “problema” di queste sfide è la difficoltà, decisamente più alta rispetto all’avventura, che farà sicuramente tribolare anche i giocatori più esperti a caccia del completamente al 100% del gioco.
Colorati di blu
I miglioramenti di questo secondo capitolo non sono presenti solo dal punto di vista del gameplay, ma anche per quanto riguarda l’aspetto grafico e tecnico con il gioco che gode di una fluidità decisamente migliore rispetto al predecessore con le ambientazioni che risultano ancor più dettagliate e curate dando vita ad ecosistemi piacevoli da vedere, trasportando i più piccoli in mondi fantastici.
Anche il sonoro risulta ben fatto con musiche che riescono ad accompagnare al meglio le nostre avventure all’interno del mondo di gioco con tanto di doppiaggio che risulta comunque valido anche se non è presente la localizzazione in italiano (che gode solamente di traduzione dei testi).
Un gioco per tutti
I Puffi 2: Il Prigioniero della Pietra Verde riesce a fare pienamente il suo lavoro, ovvero intrattiene e diverte nel corso di tutta l’avventura con l’assurda collaborazione tra i Puffi e Gargamella che fa nascere una vicenda anche esilarante e piacevole per i più piccoli. Sicuramente il titolo è consigliatissimo per coloro che vogliono intrattenersi con qualcosa di leggero e colorato soprattutto con i propri figli.
*Versione testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher
