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Lords of the Fallen: un soulslike controverso – Recensione

29 Nov 2023 | PC, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox Series S, Xbox Series X

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Lo ripetiamo ormai da diverso tempo, negli ultimi anni il fenomeno dei cosìdetti soulslike si è espanso a dismisura dando vita sia a ottimi giochi che a amare delusioni.
In particolare il team di CI Games ci aveva già provato una decina di anni fa con la collaborazione di Deck13 non riuscendo a confezionare un prodotto degno di nota ma, questa volta, con la collaborazione di Hexworks ha deciso di ripuntare sul brand scegliendo la via del seguito spirituale se così possiamo chiamarlo, dando vita a Lords of the Fallen, un action rpg che fa delle tinte più cupe il suo marchio
di fabbrica.
Ma basteranno le buone intenzioni per creare un opera degna di nota? Scopriamolo insieme in questa recensione.

Portatore della Lanterna

La vicenda si svolge sempre in quel di Mournstead diversi anni dopo le avventure di Harkyn con il mondo che viene nuovamente minacciato dal dio demoniaco Adyr, il quale sta per tornare alla carica dopo che i pilastri che contenevano la sua forza sono stati corrotti. L’unica salvezza del mondo risiede nei cosìdetti portatori della lanterna che godono di poteri unici: questi sono in grado infatti di passare a piacimento dal mondo dei vivi a quello dei morti oltre che a rinascere in caso di morte. Anche se le premesse sono abbastanza chiare nel proseguimento della storia verrà spiegato veramente poco tra cutscene e personaggi mantenendo il classico stile narrativo dei ragazzi di From Software celando la maggior parte degli indizi tra le varie descrizioni e libri presenti all’interno del gioco. Anche se l’idea è decisamente interessante l’utilizzo dei personaggi è veramente ridotto al minimo con quest’ultimi che hanno veramente pochi dialoghi interessanti e, soprattutto, senza dare una vera idea di progressione all’interno del gioco dato che alcuni mantengono gli stessi discorsi per ore e ore di gioco (ad esempio Pieta che perde velocemente importanza all’interno della produzione).

Lords of the Fallen Vista CC Serial Gamer

Soulslike

Il focus del gioco è senza dubbio il gameplay che prende a piene mani dai titoli From Software mettendo gli utenti in situazioni piene di nemici con la possibilità di agire corpo a corpo oppure a distanza a seconda sia delle armi utilizzate sia delle magie a disposizione.
Lords of the Fallen infatti permette ai giocatori di scegliere la propria arma preferita tra una vasta quantità di scelte tra spade, spadoni, coltelli, archi, balestre e quant’altro ognuna con le sue caratteristiche uniche ed un moveset che rimane, purtroppo, ancorato alla tipologia di arma scelta (a parte qualche piccola eccezione). A trovare un posto importante nell’inventario dei giocatori ci sono poi gli strumenti aggiuntivi con gli oggetti da lancio e quelli migliorativi che sono sparsi ovunque nel mondo di gioco, anche se, a dir la verità, nelle nostre cento e passa ore di gioco li abbiamo utilizzati davvero poco.
Rimanendo in tema attacchi a distanza sono moltissime le magie presenti, che si suddividono in tre macrocategorie, riuscendo a cambiare significativamente le sorti dello scontro: troviamo le magie Radiose tra le quali sono presenti diverse possibilità di cura e di miglioramento delle caratteristhce; a seguire poi ci sono quelle infernali che sono più votate all’attacco vista la loro affinità con il personaggio di Adyr; a chiudere troviamo le magie Umbral che richiedono la padronanza delle caratteristiche Radiosità e Inferno andando a collegarsi con il mondo dei morti che risulta tra l’altro una delle trovate più azzeccate di questa produzione.
La dimensione Umbral, così viene chiamato il mondo alternativo del gioco, permette di dare una svolta decisa al solito gameplay dando molte più possibilità di movimento e molte più alternative ai giocatori oltre che una funzione di seconda vita, dato che una volta morti nel mondo reale si rinasce nell’altro mondo come se fosse una seconda chance. Ovviamente a questi vantaggi si aggiungono dei contro tra cui la presenza di molti più nemici nascosti nel mondo “reale” che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti dando vita a scontri molto più impegnativi del normale senza contare poi la minaccia del mietitore rosso, un nemico quasi invincibile (soprattutto nella prima metà del gioco) che vi pedinerà se starete troppo tempo all’interno del mondo Umbral.
Purtroppo però la presenza di così tanti nemici a volte risulta fin troppo frustrante soprattutto per via di scelte di posizionamento di quest’ultimi decisamente esagerate, infatti troviamo unità elitè sparse un po’ a caso per la mappa quasi a voler bloccare ad ogni costo i giocatori se non arrivano al livello giusto in quella determinata area; senza contare poi la presenza di nemici in grado di attaccare a distanza completamente sbilanciati (qualcuno ha detto balestrieri) che, senza alcuna motivazione, sono in grado di far morire il più forte giocatore in poche frecce.

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Alti e bassi

Per quanto riguarda l’aspetto grafico e tecnico Lords of the Fallen è ricco di alti e bassi con l’unreal 5 che consente di avere un dettaglio delle ambientazioni davvero notevole con mappe ricche di dettagli e qualche colpo d’occhio decisamente piacevole. Di contraltare però troviamo delle prestazioni altalenanti con qualche calo di frame di troppo e qualche bug che mina l’esperienza di gioco tra piattaforme che scompaiono magicamente, sezioni di gioco con parti mancanti (abbiamo dovuto uscire e rientrare per proseguire nel percorso) ed infine un bug che ancora ci impedisce di proseguire nella quest di un personaggio (speriamo che lo mettano a posto quanto prima per sbloccare il nostro agoniato platino).
A livello sonoro invece il gioco fa il suo compitino con qualche colonna sonora piacevole ma con qualche effetto che non risulta al massimo della qualità insieme al doppiaggio non eccelso.

19 Serial Gamer

Un titolo controverso

Con Lords of the Fallen Hexworks ha dato vita a uno dei soulslike più controversi del panorama videoludico in grado di far divertire i giocatori con un level design veramente studiato a puntino ed un gameplay che riesce a colpire nel segno grazie alle possibilità del mondo umbral ma che pecca di un posizionamento dei nemici e di uno sbilanciamento generale che a volte risulta decisamente frustrante. Per gli amanti del genere è sicuramente un titolo da giocare malgrado i suo difetti visto le diverse buone idee avute dal team.

*Versione testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher

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Lords of the Fallen

7.4

Trama

6.0/10

Gameplay

8.0/10

Grafica

7.5/10

Sonoro

7.0/10

Longevità

8.5/10

Pro

  • Level Design ottimo
  • Gameplay divertente e variegato

Contro

  • Bilanciamento pessimo in alcune situazioni
  • Qualche bug di troppo anche nelle quest

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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