Endless Dungeon è il nuovo titolo dei francesi di Amplitude Studios dell’universo narrativo “Endless” che comprende già Endless Space (2012), Endless Legend (2014), Dungeon of the Endless (2014) ed Endless Space 2 (2017).

Disponibile dal 19 ottobre su PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S e Nintendo Switch, Endless Dungeon è un roguelike che mescola anche elementi da strategico in tempo reale, da tower defense e da twin-stick shooter; scoprite insieme a noi tutti i particolari nella nostra recensione approfondita.

C’erano una volta gli Endless…

Nell’universo narrativo creato da Amplitude, gli Endless sono un’antica civiltà, ora scomparsa, che possedeva un livello tecnologico elevatissimo che sfruttava una rara e dorata risorsa, il Dust ed è proprio in un’antica stazione spaziale degli Endless, che attira tutte le navi di passaggio verso di sé intrappolandole, che è ambientato questo nuovo titolo.

All’inizio del gioco impersoneremo Sweeper, un inserviente a bordo di una delle navi attratte dalla Stazione che si unisce alla “ciurma” di sopravvissuti, capitanata dal carismatico Zed provenienti da altre navi alla ricerca di un modo per fuggire. Proprio grazie a Zed viene introdotto il Reloader, il macchinario che permette di riportare in vita i membri dell’equipaggio ogni volta che muoiono durante l’esplorazione ed il saccheggio della Stazione.

In tutto i membri dell’equipaggio utilizzabili sono otto, anche se inizialmente saranno disponibili solo Sweeper, Zed e un robot dotato di scudi (Bunker), in solitaria sarà possibile, fino a che non si sbloccherà il potenziamento apposito, utilizzare solo due eroi alla volta. I potenziamenti, così come armi ed abbigliamento saranno modificabili nel Saloon, l’hub di gioco che come dice il nome è una taverna con le luci al neon in cui si potrà inoltre parlare con gli altri membri dell’equipaggio, consultare la storia e l’archivio e ascoltare in assoluto relax la musica della band dal vivo.

La Stazione è vasta e in continuo mutamento: ci sono dieci sezioni divise in quattro piani, ogni piano è generato proceduralmente e ad ogni ingresso l’unica costante sarà la tipologia dei nemici, mentre la posizione e la conformazione delle stanze, degli oggetti e del respawn sono sempre differenti.

L’obiettivo di ogni “missione” è quella di esplorare tre piani con due sezioni ciascuno per riuscire ad arrivare al Nucleo, cosa per niente facile e per la quale morirete decine e decine di volte nel tentativo, ma Endless Dungeon è strutturato proprio su questi fallimenti: la progressione infatti va aldilà della morte e permette di sbloccare ugualmente nuovi potenziamenti permanenti, rottami per potenziare il Saloon, nuovi personaggi utilizzabili e così via.

Una volta sbloccati, tutti i personaggi hanno armi, statistiche e abilità differenti e sarà possibile sperimentare per poter scegliere i tre personaggi più adatti da portare in missione; ogni personaggio ha ovviamente anche delle missioni personali da compiere dentro alla Stazione. Anche se le missioni non offrono grande varietà, esistono molti approcci diversi con cui affrontarle proprio grazie alla varietà degli otto PG utilizzabili.

Ogni sezione è divisa in stanze e per accedervi è necessario aprire le porte, nei primi livelli tutte le porte saranno liberamente accessibili, mentre proseguendo sarà necessario molte volte superare dei prerequisiti per poterle sbloccare. Ogni stanza sbloccata genera una quantità variabile delle tre risorse del gioco: il cibo serve per potenziare gli eroi e comprare armamenti e medikit, la scienza serve a ricaricare e sbloccare nuove tipologie di difese, mentre l’industria serve per poter posizionare un numero sempre maggiore di queste difese, che sono per la maggior parte torrette e che hanno poteri che passano dai cannoni automatici al rallentamento dei nemici, la riparazione delle altre torrette o al potenziamento degli eroi.

L’obiettivo, in ogni piano, sarà quello di esplorare, installare generatori per aumentare le risorse e scortare il “Crystal Bot”, un robot con un grosso cristallo dorato che apre l’uscita del distretto, dal respawn alla porta finale facendolo sopravvivere e sopravvivendo alle ondate di nemici che compaiono ogni volta che facciamo spostare il bot da un punto all’altro della sezione. I nemici, di diverse tipologie, hanno debolezze specifiche (i robot non amano l’elettricità, gli insetti il fuoco eccetera…) e quindi bisognerà gioco forza utilizzare armi, abilità e difese adeguate per permettere al “Crystal Bot” di attraversare l’area sano e salvo, sia in solo che in co-op.

Ovviamente giocare in co-op con amici rende molto più semplice coordinarsi nelle varie zone e usare le abilità speciali, ma in solo è comunque molto soddisfacente: si possono lasciare i compagni gestiti dall’IA in punti specifici di difesa e saranno in grado di usare  abilità e Ultimate in maniera convincente ed autonoma, così come riparare le torrette e le difese.

Anche le boss fight (sono tre in totale) hanno dinamiche ben differenziate e con i giusti rischi sapranno ricompensare a dovere il giocatore. In ogni caso, da buon roguelike, Endless Dungeon vi farà migliorare e livellare costantemente, rendendo poco frustrante il numero di morti (altissimo) e di tentativi.

In conclusione, Endless Dungeon è una bella avventura che ha come unico grosso limite la mancanza di varietà negli obiettivi, perché se è vero che ogni sezione ed ogni piano può essere affrontata in molti modi differenti, ogni run ha sempre il medesimo scopo e dopo i primi livelli, diciamo introduttivi, tutto avrà comunque un sentore di “già visto” dopo poche ore. Se Amplitude saprà variare l’offerta con futuri DLC, assicurerà ancora più ore di divertimento ai giocatori in solo o in co-op. Se amate i roguelike, in ogni caso, non fatevi scappare questa piccola perla. Da segnalare, infine, la mancanza di localizzazione in italiano.

*Versione testata: Xbox Series X, grazie ad un codice fornito dal publisher.