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Remnant 2: un seguito che parte da basi solide – Recensione

29 Ago 2023 | PC, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox Series S, Xbox Series X

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Dopo una delle grandi sorprese del 2019 Gunfire Games ha deciso di riportare in auge il brand di Remnant, l’action sparatutto in terza persona che ha conquistato il pubblico e la stampa pur non essendo un titolo perfetto. Proprio grazie all’incredibile successo del primo capitolo la compagnia porta su PC e console Remnant 2 tenendo salda la strada intrapresa dal suo predecessore portando ovviamente tutta l’esperienza del team. Basterà la fama e le buone idee per dar vita ad un capitolo degno di nota? Scopriamolo insieme in questa recensione.

Ritorno al Ward

Il secondo capitolo del gioco prende spunto da quanto visto qualche anno fa collocandosi qualche anno dopo le vicende di Remnant con i sopravvissuti che si erano ricongiunti presso il Ward, uno degli ultimi baluardi per difendersi dalla piaga dei Root. Come in occasione del primo capitolo impersoneremo un sopravvissuto che vaga alla ricerca di un nuovo rifugio per dare alla propria gente la sicurezza che sta cercando, capendo ben presto che quest’ultimo sarà il prescelto che dovrà porre fine alla diffusione dei Root seguendo i consigli e l’aiuto di alcuni personaggi come il comandante Ford con tanto di vecchie facce amiche come il mercante del primo titolo Whisperers oppure Wallace. Anche se ci sono dei rimandi al primo e la storia sembra ingranare all’inizio con qualche colpo di scena, l’intreccio rimane abbastanza prevedibile con la vicenda che risulta abbastanza lineare diventando un pretesto per proseguire tra i vari mondi procedurali e divertirsi destreggiandosi tra le varie build messe a disposizione.

Remnant II Serial Gamer

Build e oggetti prima di tutto

La narrazione infatti non è il fulcro del gioco che risiede invece nel gameplay con il team di sviluppo che ha cercato di dare ancora più possibilità ai giocatori introducendo diverse novità all’interno del seguito rimanendo, come detto in precedenza, assolutamente fedele a quanto proposto qualche anno fa. La produzione di Gunfire Games infatti ripropone la base già vista in Remnant From the Ashes, ovvero un action sparatutto in terza persona che non prevede coperture alla Gears of War basando sulle sole schivate e capriole i soli modi per eludere gli attacchi nemici. Una delle peculiarità della serie è non rendere le cose facili ai giocatori soprattutto per quanto riguarda la riserva di munizioni che va gestita alla perfezione per non arrivare senza colpi nei momenti più concitati della battaglia; i sopravvissuti infatti avranno a disposizione un numero contenuto di munizioni che potranno essere trovate una volta uccisi i nemici oppure migliorate nella loro quantità a perfezionando la propria build grazie ai moltissimi perk presenti.
Proprio le build fanno parte del cuore del gioco con il team che per questo capitolo ha deciso di implementare più classi con la possibilità di utilizzare perk diversi a seconda di quest’ultime e, addirittura, combinare nello stesso momento due classi dando vita a combinazioni uniche contando poi la vastissima scelta di reliquie, amuleti, anelli e mod che permettono di perfezionare al meglio la propria build. Le possibilità in questo senso sono davvero innumerevoli focalizzandosi per esempio sull’accumulo di esperienza e detriti (la valuta del gioco) oppure perfezionare i danni corpo a corpo o dalla distanza.

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Procedurale

Tutto questo ben di dio si potrà utilizzare nel classico schema di gioco introdotto dal primo capitolo che consente di prender parte alla campagna classica oppure alle specifiche avventure, un modo interessante per affrontare sezioni di gioco (che ricordiamo è procedurale nella creazione dei mondi) non affrontate in una run precedente. Di base il titolo avrà tre biomi, ovvero Yaesha, N’erud e Losomn, con qualche aggiunta nella modalità campagna che non vi sveleremo per non rovinarvi la sorpresa. La cosa interessante è che il mondo di gioco varierà a seconda delle run dando la possibilità ai giocatori di trovare sezioni diverse a seconda della partita andando ad affrontare boss unici o recuperando oggetti che altri utenti vedranno dopo ore di gioco. Riavviare più volte la campagna o le avventure singolo infatti sarà essenziale per dar vita a build sempre più stratificate questo porta la longevità ad un livello abbastanza alto con il titolo che risulterà decisamente rigiocabile più e più volte anche per scoprire i finali alternativi di alcune quest molto intriganti e di diversi segreti che popolano il mondo.

Alti e bassi

Per quanto riguarda il lato tecnico e artistico di Remnant 2 il gioco oscilla tra alti e bassi con le ambientazioni che vanno dai tetri e cupi toni di Losomn, una location che richiama a pieno le strade di Yharnam di Bloodborne, a sezioni più accese anche se meno ispirate di Yaesha, fino ad arrivare alle più variegate ambientazioni di N’ereud. Purtroppo è nell’estetica soprattutto dei boss che il gioco perde qualche colpo non riuscendo a impressionare più di tanto rimanendo spesso sull’anonimato a parte qualche eccezione. Anche per il lato tecnico bisogna dire che il titolo non spicca presentando alcuni problemi di frame rate nelle fasi più concitate e qualche bug di troppo, senza contare alcuni movimenti che risultano decisamente legnosi, compresa la navigazione nei menù di gioco che poteva decisamente essere studiata meglio.

Remnant 2vsfs Serial Gamer

Un titolo consigliato

Con Remnant 2 Gunfire Games è riuscita a migliorare quanto di buono visto nel primo capitolo dando ai giocatori un titolo divertente da giocare e con moltissime possibilità di personalizzazione tra build, armature e armi per essere sempre più performanti. Sicuramente gli amanti del primo capitolo troveranno ulteriori stimoli da questa produzione mentre chi non ha affrontato le sfide di Remnant ha una buona occasione per passare ore ed ore tra dungeon procedurali e nemici pronti a mettervi i bastoni tra le ruote.

*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher

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7.9

Trama

7.0/10

Gameplay

8.5/10

Grafica

7.5/10

Sonoro

7.5/10

Longevità

9.0/10

Pro

  • Molta varietà e possibilità tra build e oggetti
  • Moltissimi segreti e boss opzionali

Contro

  • Alcune animazioni non al massimo
  • Interfaccia e menù da migliorare

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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