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Street Fighter 6 – Innovazione e tradizione – Recensione

15 Giu 2023 | PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox Series S, Xbox Series X

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A distanza di sette anni dal capitolo precedente, Capcom si ripresenta sul ring in ottima forma con Street Fighter 6, nuovo capitolo della saga picchiaduro nipponica nata alla fine degli anni ’80 del secolo scorso.

Street Fighter 6 è disponibile dal 2 giugno su PC, PS4, PS5 e Xbox Series X|S, in versione fisica e digitale, mentre non è prevista l’uscita del gioco su Xbox One; scopriamo tutti i dettagli del titolo Capcom nella nostra recensione approfondita.

Molte strade da percorrere!

 

A livello di contenuti, la novità più grande in Street Fighter 6 rispetto ai suoi più recenti predecessori è la presenza di una modalità storia, World Tour, che mescola le meccaniche da picchiaduro con alcune dinamiche da gioco di ruolo. In questa modalità i giocatori creano il proprio avatar personalizzandolo tramite un editor abbastanza funzionale ed approfondito e intraprenderanno un viaggio alla scoperta del significato della forza, in cui verranno coinvolti in una cospirazione che porta avanti la lore del franchise nipponico, incontrando tutti i 18 personaggi del roster principale e una tonnellata di NPC generici con cui combattere.

Anche se la storia alla fine non risulta essere particolarmente memorabile, la modalità World Tour è divertente e prende spunto, anche dal lato comico e dei mini giochi, da titoli come Yakuza/Like a Dragon. Quasi ogni NPC del gioco è in grado di combattere e di essere sfidato in qualsiasi momento e ha un proprio livello che si adeguerà col progredire dell’esperienza. Gli NPC sono anche piuttosto vari e diversificati: si passa dal supereroe che vuole difendere Metro City a caratteristiche bande di criminali con in testa scatole e televisori e altri personaggi bizzarri; anche i minigiochi e le missioni secondarie sono numerosi e divertenti da giocare.

World Tour si sviluppa in due mappe “metropolitane” più grandi: Metro City e Old Nayshall e in una serie di diverse mappe più piccole situate in diverse parti del mondo che si sbloccheranno progredendo con le missioni principali della modalità; in ogni mappa sono presenti, oltre agli NPC di cui parlavamo sopra, anche molti negozi (che vendono oggetti dai consumabili ai potenziamenti temporanei passando per gli elementi estetici e gli equipaggiamenti) e davvero tantissimi segreti, la maggior parte scopribili solo dopo aver imparato determinate tecniche dei PG principali (per esempio con la Sumo Headbutt di Honda sarà possibile saltare da un tetto all’altro e con i calci rotanti di Chun-Li potremmo rompere determinati oggetti negli scenari).

World Tour Serial Gamer

La progressione del personaggio in World Tour è infatti legata all’apprendimento delle Mosse Maestro e dei diversi stili di combattimento unici dei 18 personaggi principali che rivestono il ruolo di mentori nella storia. Sarà possibile utilizzare un solo stile di combattimento per volta, ma saranno utilizzabili fino a 4 diverse Mosse Maestro (avendo a disposizione delle scorciatoie rapide per accedere ad altri set da quattro mosse preparati) una volta sbloccate iniziando le missioni con lo specifico insegnante. Oltre ad un livello principale generico, il combattente salirà anche di un livello dedicato allo stile di combattimento utilizzato, sbloccando mosse speciali di quello stile. Sbloccando più stili e più maestri le combinazioni possibili diventano via via più numerose e permettono una personalizzazione pressoché totale del personaggio.

Questa modalità permette sia ai novizi della serie di impratichirsi mano a mano seguendo i capitoli del World Tour che ai veterani di poter creare abbinamenti di mosse speciali iconiche della saga (con alcune combo si ottengono risultati sorprendenti, in tutti i sensi), di cogliere tutti i riferimenti del franchise sparsi in ogni angolo delle strade.

Ovviamente l’avatar personalizzato non sarà utilizzabile nelle modalità online classiche ma solamente nel Battle Hub, la seconda delle tre opzioni disponibili avviando il gioco, dove sarà possibile sfidare gli altri giocatori anche in alcuni storici cabinati arcade in una grande sala giochi virtuale nell’attesa tra un combattimento e l’altro e dove ci si potrà riunire in clan. La terza opzione disponibile nel menu di avvio è invece Fighting Ground, dove si trovano i match classificati online, le battaglie in locale e l’immancabile modalità Arcade.

Ryu 3 Serial Gamer

Un gameplay tra tradizione ed innovazione

 

Prima di parlare di gameplay e del sistema di combattimento di Street Fighter 6 è bene specificare che Capcom offre ai giocatori tre diverse opzioni per i comandi: classico a sei tasti con tre pugni e tre calci e le mosse con mezzaluna, moderno a quattro tasti (debole, medio, forte e speciale) e dinamico a tre tasti (vicino, medio, distante) con le mosse speciali legate alla barra Drive che vengono utilizzate con un solo tasto quando cariche (Y su Xbox) per facilitarne l’utilizzo.

Assodato che i veterani utilizzeranno sicuramente lo schema di comandi classico, il gameplay di questo capitolo si basa essenzialmente sull’utilizzo della barra Drive, posta sotto l’indicatore di vita del personaggio.

La barra drive è divisa in sei parti che potranno essere utilizzate per diversi scopi, offensivi e difensivi.

L’OpenDrive con due “tacche” di barra permetterà di potenziare una mossa speciale, il Drive Impact di assorbire una determinata quantità di danni e colpi, il Parry parerà in automatico gli attacchi nemici ed ogni personaggio ha una mossa specifica che consuma buona parte della riserva di Drive.

La barra delle SuperArt è separata a quella del Drive e quindi le mosse consentite in un match sono decisamente molte e le combinazioni possibili ancora di più, cosa che rende fondamentale la conoscenza del personaggio e dell’utilizzo tattico delle varie soluzioni a disposizione.

Il roster di personaggi al lancio è di 18 tra vecchie glorie e nuovi arrivi, che sono 6: Manon, JP, Marisa, Kimberly, Jamie e Lily, che sono ben differenziati e in alcuni casi ricordano precedenti PG con cui hanno un legame, sia nello stile che nei move-set. Anche i vecchi personaggi presentano diverse novità di caratterizzazione e di stile di combattimento con differenze più marcate rispetto al passato ma che ci paiono ben integrate col nuovo gameplay e con la nuova struttura di gioco.

I personaggi ci sembrano ben equilibrati ed abbastanza bilanciati, anche se chiaramente da questo punto di vista ci saranno accorgimenti nei prossimi mesi e con l’uscita dei futuri DLC che aggiungeranno altri eroi giocabili.

Fighting Ground Serial Gamer

Pugni e calci, lividi e tagli!

 

La resa grafica di Street Fighter 6 è decisamente di ottimo livello e sfrutta molto bene il RE Engine; personaggi ed ambienti sono dettagliati e particolareggiati ed anche il sistema di illuminazione e le animazioni sono davvero eccellenti. Su Xbox Series X i combattimenti mantengono un framerate stabile di 60 fps ed abbiamo riscontrato solo qualche sporadico lieve calo nella modalità World Tour.

Da segnalare che tra un set e l’altro dei combattimenti i personaggi presentano segni di contusioni, lividi e graffi e tagli che persistono nel proseguo del match e di moltissimi ester-egg presenti per i fan di lunga data nei fondali delle partite e soprattutto nella modalità single player.

Il comparto sonoro propone una OST in prevalenz a con pezzi rap e pop abbastanza orecchiabili ed effetti sonori come al solito decisamente ben realizzati.

In conclusione, Street Fighter 6 è assolutamente un picchiaduro degno del nome che porta, che farà felici i fan di vecchia data che troveranno le nuove dinamiche di gameplay integrate con i comandi classici del gioco e una mole contenutistica eccezionale tra World Tour, Arcade ed online (più vecchi giochi da cabinato e altre chicche). Il titolo, grazie ai tre sistemi di comando disponibili ed ai tutorial approfonditi (oltre alla modalità single-player con caratteristiche da RPG) è anche un perfetto primo titolo per chi si volesse approcciare al genere ed è accessibile a tutti/e, perlomeno per quanto riguarda le componenti offline o single-player, ovviamente sapendo che non sarà per nulla facile competere online. 

*Versione Testata: Xbox Series X, grazie al codice fornitoci dal publisher

Street Fighter 6

sf6 Serial Gamer

  • Trama/Ambientazione 85% 85%
  • Grafica 95% 95%
  • Gameplay 90% 90%
  • Sonoro 85% 85%
  • Longevità 95% 95%
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Paolo Lorenzini

Dispotico caporedattore di Serial Gamer Italia, dopo anni a girovagare per le redazioni di settore ha deciso di costruirsi una “casa” su misura che gli permettesse di offrire un’informazione libera, priva di clickbait e gestita in maniera equa e meritocratica.

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