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The Elder Scrolls Online: Scribes of Fate – Mora Allunga i Tentacoli – Recensione

12 Apr 2023 | News, PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox One, Xbox One X, Xbox Series S, Xbox Series X

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Con regolarità, nell’universo di The Elder Scrolls Online, esplode una bomba.

Tutti sanno che sta per arrivare e sanno quando arriverà, ma nessuno può fare nulla per fermarla.

Le forze dell’ordine, così come quelle del caos, possono solo prepararsi al suo arrivo.

Il passare del tempo su ESO, infatti, è scandito dall’arrivo delle espansioni annuali come le recenti Greymoor e Blackwood, ma per preparare l’avvento di queste il mondo del vivido mmorpg si plasma di continuo, costellandosi di DLC più piccoli.

L’ultimo di questi, che presagisce l’arrivo della prossima espansione quest’estate, è Scribes of Fate.

Reso disponibile su PC il 13 marzo scorso e su console successivamente il 28 dello stesso mese, Scribes of Fate è appunto l’ultima espansione prima dell’avvento di Necrom, il prossimo grande aggiornamento stagionale, e ci fa venire già l’acquolina in bocca per ciò che potremo aspettarci.

Il dlc prevede l’implementazione semplice di due nuovi dungeon, come molti prima di lui, ma entrando nel dettaglio a esaminare la proposta troveremo qualcosa di davvero stupefacente.

Scribes of Fate DLC Serial Gamer

Il setting narrativo del dlc è basilare, e comunque molto simile a qualunque altro dlc anticipasse di pochi mesi l’arrivo dell’espansione annuale di ESO.

In Scribes of Fate entriamo infatti in contatto con i discepoli di uno dei principi daedrici più schivi e pericolosi dell’oblivion: Hermaeus Mora, il signore della conoscenza.

Presentandosi ai mortali spesso come una massa informe di tentacoli e occhi di capra, questa semidivinità adora carpire i segreti degli abitanti di tamriel, catalogando ogni conoscenza proibita nella sua personale biblioteca di Apocrypha e aumentando così il suo potere per scopi a tutti sconosciuti.

I segreti infatti sono armi letali fin quando rimangono tali.

La sua discesa sul mondo è attesa dunque con l’arrivo di Necrom, ma è chiaro che il principe abbia già iniziato a muovere le sue pedine in previsione di una guerra che tutto sarà tranne che convenzionale.

Le incursioni del vestige di Serial Gamer Italia nei due dungeon introdotti con Scribes of Fate sarà volta a limitare l’influenza del semidio, e perché no, a portare a casa la nostra argonianissima pellaccia squamosa.

bal sunnar Serial Gamer

Il primo dungeon con cui avremo a che fare prende il nome di Bal Sunnar. Non si tratta in questo caso di una vera e propria segreta, in quanto l’attività si chiama così semplice conseguenza al piccolo villaggio di elfi scuri dove la nostra impresa avrà luogo. Nascosto tra le montagne di Stonefalls, questo centro abitato è rimasto nell’anonimato per secoli, finché qualcosa non ha iniziato a muoversi tra le sue case: la zona è ora permeata di magia temporale, dovuta probabilmente all’apparizione di una singolarità nello spazio-tempo che ha attirato l’attenzione dell’ordine dei maghi Psijic, vecchie conoscenze in ESO della ormai lontana espansione Summerset. Questa potente congrega non ci penserà due volte ad affidarsi al nostro aiuto, e insieme a noi si avventurerà in un territorio prima pacifico ed ora reale campo di battaglia tra le forze dell’ordine e quelle del caos, mosse in questo caso non da Hermaeus Mora, ma da Peryite, principe daedrico della pestilenza.

Come è collegato il potere del daedra alla singolarità che sta erodendo la realtà a Bal Sunnar? Quali sono le pedine minacciose che ha schierato per fermarci dall’andare a fondo della faccenda? Come faremo a salvare il mondo a questo giro?

Il dungeon di Bal Sunnar è un’attività davvero molto interessante, perché tra le sue meccaniche coi proporrà addirittura la possibilità di viaggiare avanti e indietro nel tempo, per visitare il villaggio in periodi storici diversi. La progressione ci metterà di fronte a due boss principali più il boss finale, ovvero l’ultima pedina di Peryite e baluardo alle sue malefatte allo spazio-tempo: quella contro di lui sarà una battaglia interessante in cui più che in altre i giocatori dovranno fare affidamento sul ruolo del supporto e una coordinazione di buon livello tra loro, visti i poderosi danni ad area del nemico e la sua capacità di concatenare i suoi danni attraverso i membri del party.

Una volta che anche questo sarà caduto però, potremo dire di aver avuto ragione di un altro potente avversario, di aver salvato il continuum spaziotemporale e, perché no, di esserci fatti anche una bella esperienza con i nostri compagni di squadra.

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Il secondo Dungeon proposto da Scribes of Fate è Scrivener’s Hall, e ci darà più che il primo filo da torcere.

All’interno di questa attività verremo a conoscenza del fatto che in un importante tempio dedicato al culto di Hermaeus Mora, il capo degli scribi in carica, moderato e ligio al suo dovere, è stato scalzato da un gruppo di accoliti fanatici che pensano di dover portare gloria al loro principe daedrico sguinzagliando un potere nefasto anche all’esterno del tempio. Sarà proprio l’ex capo scriba a chiedere il nostro aiuto perché la situazione rientri prima che il “colpo di stato” possa avere delle conseguenze disastrose: scenderemo dunque in questo caso davvero in delle labirintiche segrete per fermare i fanatici e rimettere al suo posto il buon scriba, ma basterà questo ad arginare le mire espansionistiche di Mora su Tamriel?

Chiaramente no.

Scrivener’s Hall è un dungeon discretamente lungo e complicato. Le sue prime due bossfight fungeranno qui da entry level e non ci daranno troppo filo da torcere, aiutando in ogni caso a creare un’atmosfera immersiva man mano che procediamo tra le segrete e dandoci l’idea dell’effettiva presenza di una minaccia strisciante. A farci sudare invece ci penserà il terzo boss, quello finale: la battaglia qui proposta sarà divisa in diverse fasi, che ci vedranno fronteggiare appunto il nemico più potente del dungeon e il suo simpatico animaletto da compagnia, un ragno grande come un capannone con il brutto vizio di infliggere oltre 70k di danno con un morso.

Per sconfiggere il nostro avversario sarà si necessaria una buona dose di affiatamento tra i quattro membri del party, ma certo anche un buon livello di equipaggiamento e stats per ognuno di questi oltre che ad una competenza soddisfacente di ognuno nel suo ruolo: i dps dovranno infatti fare necessariamente più danno possibile nel minor tempo disponibile, l’healer dovrà essere in grado di mantenere tutti in salute anche di fronte ai possenti nemici e il tank dovrà riuscire a gestire di fatto due boss e lo sciame di mob inclusi nel prezzo.

Quando avremo sconfitto anche questo potente nemico avremo però di fatto tagliato il traguardo della fine del DLC, ci saremo fregiati di essere vittoriosi davvero su ugni sfida e potremo preparaci al meglio per quelle che verranno.

hall 6 Serial Gamer

Parlando di ricompense, i due dungeon inclusi in Scribes of Fate portano con se un importante numero di nuovi set da 5 pezzi per tutte le classi di giocatori e due monster set, ognuno droppato dal boss finale della rispettiva attività.

L’equipaggiamento propone bonus interessanti anche per essere implementati nelle build più utilizzate nel meta corrente; con l’arrivo poi della nuova classe Arcanista in Necrom, nuovi set sono certamente ben voluti, in attesa di capire come far quadrare al meglio le miriadi di nuovi pg che nasceranno con la stagione estiva.

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In conclusione, Scribes of Fates è un contenuto di stampo classico per The Elder Scrolls Online, che introduce di fatto solo due nuove attività e rispettive ricompense, in attesa del piatto ricco che sarà la nuova espansione Necrom, prevista per il 5 giugno su PC e il 20 dello stesso mese su console.

I dungeon nello specifico sono di una qualità ai limiti del sopraffino, divertenti, coinvolgenti e caratterizzati da un livello di difficoltà adeguato ad un contenuto endgame. La sfida che lanciano è solo da cogliere, e le soddisfazioni che darà superarla dureranno per sempre. O almeno fino al lancio di Necrom, che aspettiamo tutti con giustificata impazienza.

ESO è sempre vivo, e viverlo è ancora oggi, a 9 anni dal suo lancio, quasi un dovere morale.

 

 

 

*Versione testata: PS5, grazie al codice fornito dal publisher

The Elder Scrolls Online: Scribes of Fate

File voto recensioni 25 Serial Gamer

  • Trama/Ambientazione 76% 76%
  • Grafica 75% 75%
  • Gameplay 80% 80%
  • Sonoro 70% 70%
  • Longevità/Multiplayer 86% 86%
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Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

Pietro "Pido" Ferri

Deputy Editor di Serial Gamer, viaggia per i Videogames, si guarda in giro, fa foto, respira l'aria. È un po' come un turista, ma nel senso buono. Si interessa con dedizione all'approfondimento di qualunque forma d'arte che riesca a trasmettergli emozioni

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