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Need for Speed Unbound: corse clandestine tra i graffiti – Recensione

19 Dic 2022 | PC, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox Series S, Xbox Series X

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Dopo l’ultima iterazione della saga Need for Speed, Heat, Electronic Arts ritorna in pista affidando la progettazione dei suoi nuovi motori
a Criterion Games, la software house dietro al capolavoro di Burnout Paradise, dando vita a Need for Speed Unbound. Il nuovo capitolo offre qualche novità sia nella gestione delle attività sia a livello estetico mantenendo invariata l’esperienza di gioco nella gran parte del titolo. Vediamo dunque se questi cambiamenti basteranno per farlo rendere al meglio.

Tradimento per poi arrivare alla vetta

La storia di Need for Speed Unbound ci vede vestire i panni di un pilota impegnato a lavorare presso la famosa officina Rydell insieme al proprietario e all’amica Jasmine. Tra auto da riparare e qualche recupero di veicoli da modificare la situazione prende dei risvolti inaspettati con la ragazza che finisce per tradire il nostro alter ego e Rydell facendo piazza pulita del garage insieme ad un gruppo di criminali lasciando i due con nulla in mano.
Dopo due anni l’officina riesce a tornare in auge con il nostro alter ego che ha un solo obiettivo partecipare alle corse organizzate da Yaz per sconfiggerla e recuperare la sua storica auto.
Purtroppo il canovaccio messo in piedi in questo capitolo ricalca quelli già visti in passato con il classico tradimento che porta il protagonista a ripartire dal basso scalando le classifiche e vincendo le varie corse per riguadagnare la fama e recuperare quanto gli è stato portato via. Una trama dunque abbastanza standard per la serie che non porta grandi novità e colpi di scena, che ci accompagna nelle corse in una quindicina di ore di gioco.

need for speed unbound Serial Gamer

Corse giorno e notte

Parlando invece del gameplay il gioco rimane fedele a quanto visto nei capitoli precendenti facendo dell’arcade il suo aspetto principale con corse mozzafiato, derapate e salti che la fanno da padrone mettendo spesso in mezzo i poliziotti che vogliono ovviamente metterci i bastoni tra le ruote sia in gara che nelle nostre scorrazzate nell’open world. La struttura del gioco si divide in giornate ed ognuna di queste vede una differenziazione temporale tra giorno e notte dove i “fuochi” di ricercato vanno a sommarsi per poi azzerarsi il giorno successivo.
L’obiettivo principale delle nostre giornate sarà quello di raccimolare soldi svolgendo le varie gare disponibili con i quali andare sia a potenziare il nostro veicolo portandolo dalla classe B alla classe S+ oppure comprando direttamente una vettura specifica per ogni classe.
Purtroppo però questo sistema di gioco risulta ben presto ripetitivo e privo di guizzi dato che, una volta capita l’antifona, basta puntare
alle due o tre gare più importanti per guadagnare denaro per poi ritornare in garage; questo fino alla fine della settimana per poi prender parte ad una delle quattro gare di qualifica per il Grand Final che è l’appuntamento che sancisce la fine del gioco.

need for speed unbound 2 Serial Gamer

Di sicuro la parte più riuscita del gioco è quella, come sempre, di collezionare e potenziare le proprie auto preferite che vede ben 143 vetture su licenza che vanno dai suv alle più iconiche supercar, dalla Volvo alla Ferrari e così via. TUtte le macchine poi sono modificabili sia per quanto riguarda le prestazioni con il cambio di motori, settaggi e quant’altro per poi passare al lato estetico che permette di dar vita a wrap e tuning di qualsiasi tipo agghindando e colorando i nostri mezzi al meglio.

maxresdefault pjmz Serial Gamer

Cel shading e wrap

In Unbound ci troviamo a Lakeshore una cittadina che si rifà a Chicago facendoci immergere in una buona varietà di ambientazioni che vanno dalle sezioni cittadine a quelle naturali con boschi e scorci rocciosi che permettono ai giocatori di godersi il tutto anche grazie ad una buonissima realizzazione artistica caratterizzata soprattutto dagli effetti speciali che prendono spunto dai classici graffiti. Quest’ultimi vanno ad abbellire alcune azioni come le derapate, i salti e l’uso del turbo riuscendo a dare un tocco più colorato e caratteristico alle gare non andando a disturbare i giocatori. Anche per quanto riguarda i veicoli la realizzazione risulta ottima con i modelli che rispecchiano la realtà sotto ogni punto di vista, così come il sistema di illuminazione che fa la sua bella figura.
Per quanto riguarda il comparto sonoro troviamo una serie di brani che si adattano benissimo alle gare clandestine con una prevalenza di trap anche se non è possibile selezionare le varie tracce oppure dar vita ad una propria playlist. Presente inoltre il doppiaggio italiano che risulta sempre una piacevole aggiunta alla produzione anche vista la sua buona realizzazione (l’unico neo sono le sequenze in cui parla ASAP Rocky che sono rimaste inspiegabilmente in inglese).

Need for Speed Unbound feature 2 Serial Gamer

Si poteva dare di più

Need for Speed Unbound non riesce a rilanciare comletamente la serie soprattutto per alcune scelte discutibili come lo spezzare la scelta del giorno e della notte e la presenza di pochi eventi che portano i giocatori a selezionare sempre le stesse corse per raccimolare più denaro. Dal punto di vista artistico il gioco riesce a dire la sua grazie all’ottima realizzazione delle auto e di piacevoli effetti visivi che vanno a ravvivare l’ambiente circostante.
Per gli amanti della serie sarà sicuramente un titolo da giocare anche se si poteva dare decisamente di più pensando al meglio qualche aspetto del gioco.

*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher

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Need for Speed Unbound

6.9

Trama

6.0/10

Gameplay

7.5/10

Grafica

7.5/10

Sonoro

7.0/10

Longevità

6.5/10

Pro

  • Auto e moltissime possibilità di personalizzazione
  • Stile grafico apprezzabile

Contro

  • Poche novità sotto l'aspetto del gameplay
  • Trama solita della serie
  • Open world spoglio

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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