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Resident Evil: Welcome to Raccoon City – Un ritorno tra alti e bassi – Recensione

23 Nov 2021 | Cinema, Film, Recensioni, Recensioni Film

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Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi prodotti ispirati a serie videoludiche passando da Assassin’s Creed ai film su Tomb Raider arrivando alle più recenti opere come Arcane, la serie animata su League of Legends, fino a quelli in lavorazione in questi mesi come il film di Uncharted e la serie TV su The Last of Us. Ed è in questo panorama che si va ad immettere la nuova fatica cinematografica a sfondo videoludico Resident Evil: Welcome to Raccoon City, il film che trae ispirazione dalla saga targata Capcom. Basterà avere un grande nome sulle spalle con l’obiettivo di riproporre le figure iconiche del secondo capitolo della serie videoludica per consegnare ai fan un prodotto valido? Scopriamolo insieme.

Ritorno a Raccoon City

Il lavoro svolto da Johannes Roberts è quello di andare a recuperare quanto visto nella serie videoludica di Resident Evil cercando di riprodurre fedelmente le atmosfere e i fatti narrati nel primo e nel secondo capitolo del quale abbiamo assaporato recentemente il remake uscito su PC e console. Tutto si svolge quindi in quel di Raccoon City, una cittadina terribilmente segnata dalle azioni e dagli esperimenti svolti dall’azienda nota come Umbrella Corporation, una multinazionale che si occupa di farmaci medicinali anche se dietro questa “copertura” c’è ben più di quanto si possa immaginare.

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Dopo una prima fase introduttiva all’infanzia della protagonista, Claire Redfield (Kaya Scodelario), che, insieme a suo fratello Chris (Robbie Amell), è cresciuta nell’orfanotrofio della città in mano proprio all’Umbrella, si arriva al ricongiungimento dei due dopo diversi anni con la città che sembra esser diventata un luogo molto pericoloso. Ben presto i due scopriranno cosa si cela effettivamente dietro i piani dell’azienda farmaceutica e del Dottor Spencer venendo a conoscenza di altri personaggi iconici come un distratto Leon Scott Kennedy (Avan Jogia) che risulta fin troppo inetto nel corso di tutto il film salvo poi fare un guizzo nel finale; come Leon anche gli altri personaggi non brillano con Albert Wesker (Tom Hopper) che risulta abbastanza incolore così come l’iconica Jill Valentine (Hannah John-Kamen). Dopo una prima parte introduttiva al mondo e ai personaggi si arriva alla vera e propria azione con il film che porta avanti due veri e propri filoni tra Villa Spencer, scenario del primo capitolo della serie, dove si trovano i vari poliziotti e le strade di Raccoon City, nella quale la protagonista e Leon si ritrovano assediati dall’orda di zombi.

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Horror d’azione ma a rilento

Per tutta la durata del film si assaporano le atmosfere classiche della serie Resident Evil con il lavoro fatto nella riproduzione dei set e delle ambientazioni che risulta buonissimo dando al prodotto una natura horror piacevole che va a declinarsi in un susseguirsi di situazioni ricche di tensione e ben congegnate. Tra momenti splatter e istanti decisamente creepy la pellicola fa il suo lavoro riuscendo a mantenere per tutta la sua durata di 1 ora e 40 un buon livello di tensione nello spettatore.

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Purtroppo però in questo centinaio di minuti in cui si dirama il prodotto non sempre il ritmo è azzeccato con Roberts che si sofferma fin troppo nella parte introduttiva accelerando poi nella sezione finale andando a esaminare elementi su cui si poteva tranquillamente soprassedere.

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Un film sufficiente

Resident Evil: Welcome to Raccoon City è il classico film senza infamia e senza lode, sotto alcuni aspetti convince costruendo delle atmosfere e delle ambientazioni horror ispirate e tratte dai primi due capitoli della serie videoludica decisamente ottime, perdendo colpi però sotto l’aspetto della caratterizzazione dei personaggi e del ritmo della narrativa, a rilento soprattutto nella prima parte della produzione. Se avete apprezzato i due capitoli di Resident Evil in questione troverete qualche buono spunto ma non aspettatevi un tie-in degno di nota.

Resident Evil: Welcome to Raccoon City

File votoResEvilWel Serial Gamer

  • Regia 65% 65%
  • Fotografia 70% 70%
  • Montaggio 65% 65%
  • Interpretazioni 55% 55%
  • Sceneggiatura 55% 55%

Pro

  • Ambientazioni e atmosfere promosse

Contro

  • Ritmo un po’ lento
  • Personaggi poco caratterizzati
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Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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