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Tails of Iron: topi e rane si scontrano in un action GDR – Recensione

20 Set 2021 | Nintendo Switch, PC, PlayStation 4, PlayStation 4 Pro, PlayStation 5, Recensioni, Recensioni Videogiochi, Videogiochi, Xbox One, Xbox One X, Xbox Series S, Xbox Series X

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In un periodo ricco di uscite videoludiche anche le produzioni indipendenti vogliono la loro parte ed è questo il caso di Tails of Iron, il nuovo action GDR in due dimensioni confezionato dal team di Odd Bug, nel quale saremo trasportati all’interno di una interessante storia medievale dove i protagonisti saranno nientemeno che dei topolini. Vediamo se il lavoro dei ragazzi di Odd Bug si rivelerà all’altezza.

 

Batracomiomachia

La fiaba racconta di una lotta infinita tra ratti e rane con entrambe le tribù che hanno prevalso in diverse epoche: dopo una serie di invasioni da parte delle rane i ratti, grazie alla guida di re Rattus, riuscirono a rispedire il popolo guidato da Verruca Verde nelle paludi dando un periodo di pace e serenità alla popolazione. Purtroppo però il regno di Rattus non dura in eterno e col passare del tempo e l’arrivo della vecchiaia quest’ultimo è costretto a consegnare il trono ad uno dei suoi figli, ovvero Redgi, quello che è anche il protagonista del gioco. Ma la dipartita di Rattus non è l’unica cosa negativa per il mondo dei ratti visto che, proprio durante il passaggio della corona, il popolo di Verruca invade nuovamente le terre dei roditori conquistando la fortezza e assassinando il povero re.
Da qui si sviluppa una storia avvincente, dalla durata di una decina di ore, incentrata principalmente sulla vendetta, con il nostro Redgi che dovrà ridare speranze al suo popolo combattendo senza sosta contro i suoi antagonisti storici.

tails of iron 1 Serial Gamer

Un action impegnativo

Tails of Iron fa degli elementi action la parte principale del suo gameplay con il team di sviluppo che si è ispirato ai classici del genere cercando di dare la propria visione sviluppandola in una mappa lineare in 2D. Il mood del gioco è quello dei soulslike (anche se con alcune differenze di cui parleremo tra qualche riga) con combattimenti impegnativi imbracciando spada e scudo con la possibilità di sferrare attacchi pesanti o leggeri all’occorrenza e deviare i colpi avversari con i classici e iconici parry. Tra i diversi oggetti utilizzabili per offendere i nemici troviamo un discreto arsenale composto da armi ad una mano che permettono di equipaggiare anche uno scudo per proteggersi, oppure armi a due mani che faranno più danni ma ci renderanno più lenti; oltre a queste sono presenti anche armi dalla distanza come balestre e archi per restare ancor più sulla difensiva. Il tutto è equipaggiabile con l’utilizzo di appositi bauli assegnando i vari oggetti ai tasti del pad con i giocatori che potranno utilizzare lo stile e l’approccio che più preferiscono.

tails of iron Serial Gamer

Modificare l’approccio è infatti essenziale per aver la meglio con i vari nemici che ci troveremo davanti nel corso del gioco, spesso infatti ci ritroveremo a ripetere e ripetere alcune sezioni per poter andare avanti con il nostro ratto che ogni volta che cadrà in battaglia sarà costretto a riprendere dall’ultima panchina visitata.
Anche se Tails of Iron si basa sullo spirito dei soulslike il team di sviluppo ha deciso di rimuovere il fattore stamina dai combattimenti con i giocatori che non saranno costretti a dover centellinare gli attacchi e le schivate per non incappare in tragiche morti, ma potranno utilizzare entrambe le azioni senza aver limiti di sorta. Un altro elemento che facilita e non poco l’esperienza di gioco è senza dubbio quello della differenziazione degli attacchi nemici con quest’ultimi che vengono classificati a seconda della loro potenza con appositi colori: il rosso, quello più forte, è quello non bloccabile e va evitato con apposite capriole; il giallo, invece, rappresenta gli attacchi bloccabili con i parry con questi che hanno una finestra di attivazione abbastanza ampia.
Stesso destino della stamina lo ritroviamo nel sistema di livellamento del personaggio dato che, malgrado l’approccio sia molto personalizzabile, non saranno presenti punti esperienza e livelli con tanto di abilità, a differenza del classico peso trasportabile e delle caratteristiche delle armature che potranno aiutarci in battaglia aumentando per esempio qualche resistenza.
Molto avvincenti poi le Boss Fight che sono probabilmente le sfide più interessanti del gioco con i diversi nemici che cercheranno sempre di metterci alle strette e che ci faranno sudare sette camicie.

TailsOfIron 02 Serial Gamer

Stile disegnato a mano

A livello artistico e grafico il gioco si ispira a produzioni come Darkest Dungeon con uno stile cartone tutto fatto a mano caratterizzato da ottime sfumature di colori con contorni più marcati che si notano soprattutto negli ottimi sfondi realizzati dal team con quest’ultimi che presentano ognuno una diversa animazione come per esempio lo spostamento di nemici, compagni e altro ancora. Buono l’audio con diverse sonorità ben azzeccate e con il narratore che viene intrerpretato da Doug Cockle, lo stesso doppiatore di Gerarlt di Rivia, mentre per quanto riguarda i dialoghi non è presente il doppiaggio in quanto tutto è accompagnato da fumetti che spiegano il tutto.

tails of iron 5 Serial Gamer

Un fantasy consigliato

I ragazzi di Odd Bug ci propongono un action GDR decisamente valido con i giocatori che potranno farsi trasportare nella storia del piccolo Redgi nella sua lotta al popolo delle rane. Tra un buon gameplay con chiare ispirazioni ai più classici dei soulslike, anche se con qualche modifica, e un piacevole comparto artistico Tails of Iron è consigliato per chi cerca un fantasy più impegnativo della media.

*Versione Testata: PS5, grazie al codice fornitoci dal publisher.

Tails of Iron

€ 24,99

File votoTails Serial Gamer

  • Trama/Ambientazione 70% 70%
  • Gameplay 80% 80%
  • Grafica 80% 80%
  • Sonoro 75% 75%
  • Longevità 70% 70%

Pro

  • Action bello da giocare
  • Comparto artistico ottimo

Contro

  • Esplorazione fin troppo lineare
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Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

Alessandro Reppucci

Senior Editor e responsabile YouTube di Serial Gamer, da sempre innamorato follemente dei videogames, dai 5/6 anni in poi ha macinato giochi su giochi di ogni genere.

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